Natsu si era appena svegliato.
Non capiva bene dove si trovasse, vedeva molte macerie attorno a sè, per lo più erano enormi blocchi di pietra.
Constatò di trovarsi all'aperto e non più nella base dei Tartaros, era sicuramente successo qualcosa e quelle macerie dovevano essere la base dei demoni andata distrutta.
Si chiedeva chi li avesse salvati e se questo qualcuno era dalla loro parte.
Decise che era meglio andare a cercare i suoi compagni  di gilda per vedere se stavano bene.
Tentò di alzarsi, ma una fitta lo fece tornare a terra, non ricordava di essersi ferito in quel modo mentre aveva combattuto con Lucy contro il tizio che risucchiava le anime.
Poi, mentre tentava di ricordare, un pensiero gli invase la mente.
Lucy.
Dov'era Lucy?
Ricordava che mentre stavano cercando altri demoni da sconfiggere, la stanza in cui si trovavano aveva cominciato a muoversi e lui aveva fatto di tutto per raggiungere la sua mano in modo da non separarsi da lei, eppure una forza sconosciuta li aveva allontanati costringendoli a separarsi contro il volere di entrambi.
Quella era stata l'ultima volta che l'aveva vista, ed ora, la paura aveva invaso il suo corpo.
Aveva paura che le fosse successo qualcosa dopo che erano stati divisi.
Era preoccupato anche per i suoi compagni, ma ogni volta si ritrovava a prensare a lei ed era più che mai deciso a trovarla.
Provò ad alzarsi di nuovo, a fatica, ma ci riuscì.
Lentamente cominciò ad avanzare tra le macerie.
Ogni tanto vedeva qualcuno dei suoi amici e li raggiungeva per accertarsi che questi stessero bene, per poi riprendere a camminare quando gli dicevano che stavano bene e di continuare a cercare gli altri.
Poi, in lontanza, avvertì i colpi di uno scontro, qualcuno stava combattendo.
Continuò ad avanzare e, ad ogni passo, i colpi erano sempre più forti.
Poi li vide, d'avanti a lui c'erano il Re degli spiriti stellari e uno strano tipo tutto vestito di nero, con un libro tra le mani e un sorrisetto beffardo.
Quel tipo doveva essere sicuramente uno dei demoni, ma si chiedeva cosa ci facesse lì il Re degli spiriti, era stato lui a salvarli distruggendo la base dei Tartaros?
Poi, però, pensò che se lui era lì, Lucy doveva essere in pericolo, così staccò gli occhi dal combattimento e li puntò verso la strada d'avanti a sè.
Attorno a lui c'erano soltanto macerie su macerie e ancora non riusciva a sentire il suo profumo.
Il profumo così dolce che aveva il potere di calmarlo, lo stesso che la notte, quando andava a dormire da lei, riusciva a farlo dormire, e lo stesso che la mattina, in gilda, gli annuciava che la sua stella stava varcando il portone della loro seconda casa.
Ad un tratto, mentre camminava, un leggero soffio di vento gli portò alle narici il profumo che tanto aveva cercato.
Aumentò il passo, voleva raggiungerla il più velocemente possibile per sapere se stesse bene o se fosse ferita.
Scorse la sua esile figura tra le macerie e la raggiunse in un lampo.
Era priva di sensi, il potere magico quasi esaurito e respirava a fatica.
S'inginocchiò vicino a lei, la sollevò un pò da terra per portarla tra le sue braccia, cosa le era successo per ridurla in quello stato?
Sentì qualcosa muoversi dietro di loro.
Si girò e vide il corpo di Jackal, non sapeva dire se fosse svenuto o privo di vita, vedeva soltanto che era steso tra le rocce ed era gravemente ferito.
Nella sua mente fece due più due e capì che era stata Lucy a ridurlo in quel modo, evidentemente quello che gli avevano detto i demoni era vero, loro potevano tornare in vita e questo spiegava in parte la presenza di Jackal in quel posto.
Tornò a concentrarsi su Lucy, non riusciva a perdonarsi il fatto di averla lasciata da sola.
La teneva nelle sue braccia sperando che si riprendesse, eppure gli sembrava che ogni secondo che passava, lei respirasse sempre più a fatica.
Si lasciò sopraffare dal panico, Wendy era andata a distruggere Faith e non era ancora tornata quindi non poteva curarla, e lui non sapeva cosa fare.
Non si accorse neanche di star piangendo fino a quando non vide una lacrima cadere sulla guancia calda e morbida della maga.
Tentò di ricacciare le lacrime indietro ma presto iniziò a singhiozzare, non riusciva a vederla in quello stato.
"Lisanna aveva ragione, avrei dovuto dirtelo prima" continuava a ripetere questa frase mentre i ricordi l'assalirono....

*Inizio flashback*
In una cella buia e fredda, seduti a contatto con il pavimento gelido, Natsu e Lisanna erano schiena contro schiena.
Natsu continuava a dimenarsi tentado in qualche modo di spezzare la cosa che gli impediva di muovere le mani e di usare la magia, invece, Lisanna aveva puntato il suo sgardo in alto, verso un punto imprecisato.
"Come mai sei così calma?" chiese Natsu, voltandosi leggermente verso di lei.
"Non ti girare! Siamo ancora nudi!" disse Lisanna, leggermente in imbarazzo.
Il rosato di voltò subito, tornando a guardare le sbarre della cella.
"Scusa...." sussurrò lui ".... però non mi hai ancora risposto" continuò.
"Stavo pensando" disse l'albina, tornando a guardare in alto. "Dovevo chiederti una cosa, ma non riesco a ricordarla".
In effetti aveva sempre voluto trovarsi da sola con Natsu per chiedergli quella cosa, eppure, ora che erano da soli, non la ricordava.
"Cosa devi chiedermi?" chiese ingenuamente il ragazzo.
"Ho detto che non la ricordo!" strillò l'albina, proprio nell'orecchio del poverino che si scansò dolorante.
"Accidenti, in quanto a urli spacca - timpani, non hai niente da invidiare a Lucy" disse Natsu, piegando la testa a sinistra sfregando l'orecchio sulla spalla come a massaggiarlo.
"Ma certo, ora ricordo!" disse felice Lisanna.
"Cosa?".
"La cosa che dovevo chiederti, di un pò Natsu, tu sei innamorato di Lucy??" chiese lei, ridacchiando.
"N - non è vero!! Come ti è venuto in mente?!" disse il mago del fuoco, imbarazzato.
"Ma se si vede lontano un miglio che ti piace!! A me non puoi nasconderlo Natsu, ti conosco bene, ero la tua migliore amica, ricordi?" disse Lisanna.
"Si vede tanto?".
"Si. Non hai mai rivolto ad una ragazza della gilda, gli sguardi e le attenzioni che rivolgi a Lucy, quando la vedi ti s'illiminano gli occhi di una luce stupenda, mi chiedo ancora come hanno fatto gli altri a non accorgersene. Mi spieghi perchè ancora non ti sei dichiarato?" disse lei, con un sorriso, era più che certa che Natsu fosse arrossito fino alla punta dei capelli.
"Non voglio rovinare la nostra amicizia e poi sono sicuro che lei non è innamorata di me" disse dispiaciuto il dragon slayer.
"Io non ne sarei così sicura...." disse con un sorrisetto furbo Lisanna.
"Sai se Lucy prova lo stesso per me?!".
"Dev'essere lei a dirtelo, io non posso dirti nulla. Dai, provaci, dichiarati a lei ti assicuro che andrà bene, fidati di me Natsu".
"Va bene, farò" sorrise il ragazzo.
"Penso che avresti fatto meglio a dichiararti prima, però".
"E' facile per te, non devi dichiararti a nessuno".
"Chi te lo dice? Ho scoperto di essere innamorata di un ragazzo e dopo che si sarà svegliato ho intenzione di dichiarmi, sono così emozionata!" disse Lisanna con occhi sognanti.
"Chi è? E' della gilda?" chiese Natsu curioso.
"E' un certo dragon slayer del fulmine di nostra conoscenza" disse l'albina, sognando ad occhi aperti quasi come Juvia.
"Laxus? Ma come fa a piacerti?".
"I gusti son gusti e poi tu pensa a come dichiararti a Lucy" rise lei.
*Fine flashback*

Natsu era ancora in lacrime, Lucy tra le sue braccia non accennava a svegliarsi e il suo respiro diventava sempre più impercettibile.
Continuava a ripetere quella frase come un disco rotto, fino a quando non avvertì il respiro della maga riprendere un ritmo sempre più normale.
"Su cosa.... aveva ragione... Lisanna? Cosa... mi dovevi.... dire?" disse a fatica Lucy, stropicciandosi gli occhi e aprirli poi, lentamente.
Natsu non riusciva a crederci, e in fretta si asciugò gli occhi con il dorso della mano.
Sorrise e si piegò su di lei, si fermò vicinissimo alle sue labbra e disse "Questo" posando le sue labbra su quelle di Lucy.
All'inizio la maga rimase sorpresa e non reagì, ma quando sentì le labbra di Natsu iniziare a staccarsi piano piano dalle sue, aveva subito alzato le braccia portandole dietro al collo di lui e stringendolo di più a sè, riportando le labbra del mago sulle sue.
Natsu rimase sorpreso da quel gesto, quando aveva sentito che non aveva risposto al bacio, pensava che lei non lo ricambiasse, eppure, adesso stava continuando a baciare quelle labbra per lui così perfette che aveva sempre desiderato sfiorare con le proprie.
Istintivamente posò le sue mani su i fianchi di lei, mettendo i loro corpi sempre più vicini e avendo un contatto maggiore l'uno dell'altra.
Si staccarono quando il bisogno d'aria divenne impellente e si sorrisero.
"Ti amo!" dissero all'unisono, scoppiando poi a ridere.
Natsu si rialzò e disse "Ti va di andare da gli altri?".
"Si, ma....".
"Che c'è?" chiese lui, preoccupato.
La maga si girò raccongliendo i piccoli frammenti che rimanevano della chiave di Aquarius, e a vederli, scoppiò a piangere.
Natsu s'inginocchiò subito vicino a lei, attirandola a sè e abbracciandola.
"Io.... non volevo farlo.... non volevo sacrificarla per.... per chiamare il Re..... io.... io non volevo!" disse Lucy, tra i sighiozzi.
"Te l'ha chiesto lei?".
"Si, però...".
"Allora non devi piangere, l'ha fatto per te, non sentirti in colpa!" disse lui, sfoggiando un bellissimo sorriso.
"Ma.... non ci... riesco, anche se..... se mi odiava.... io.... le volevo bene".
"Lu, lei non è scoparsa, è nel tuo cuore, tieni a mente i ricordi che hai con lei e tienili stretti, sono il tuo tesoro più grande".
"Grazie, Natsu" disse Lucy, asciugandosi le lacrime e regalandogli un sorriso.
"Voglio sempre vederti sorridere, Lu." disse Natsu sorridendole. "Adesso ti va di raggiungere gli altri?" continuò.
"Si!"disse lei, prendendolo per mano e correndo tra le macerie.
"Sai, è stata Lisanna a darmi il coraggio per dichiararmi a te" disse il mago, continuando a correre con lei.
"Non volevi farlo?" chiese la maga, un pò intristita.
"Avevo paura che tu non provassi lo stesso, ma in qualche modo mi ha fatto capire che dovevo farlo, per tutti e due, quando arriviamo dagli altri devo ringraziarla.
"Facciamolo adesso, gridiamolo all'orizzonte" sorrise Lucy, fermandosi.
"Daccordo! Facciamolo insieme!" sorrise lui.
"GRAZIE LISANNA!" gridarono all'unisono, scoppiando poi a ridere e finendo per baciarsi.
Si promisero, che una volta finita quella storia, in gilda avrebbero festeggiato per la vittoria, che sicuramente avrebbero ottenuto, per il loro fidanzamento, per Lisanna che aveva fatto da cupido per entrambi e chissà, forse anche al fidanzamente di quest'ultima con Laxus.
Riunirono di nuovo le loro labbra, dando inizio così, alla storia d'amore che avevano sempre sognato.

Angolo autrice
In questi giorni il mio computer sta diventando una fonte di sorprese, ho trovato questa one-shot scritta all'incirca una settimana fa XD Non ho avuto molto tempo per rileggerla, anche perchè sto scrivendo il capitolo 9 della long e sto dando di matto, non riesco a farlo fuzionare!!! Fin da quando ho visto la saga dell'isola di Tenrou ho sempre immaginato che Lisanna faccia da cupido a quei due, non riesco ad odiarla la trovo dolce e poi sostiene la Nalu ;) Spero che la storia vi piaccia, ma sono certa che qualcuno mi lancerà dei pomodori addosso XD
Spero di ricevere qualche recensioncina, anche per sapere se devo migliorare nel modo di scrivere o nel descrivere le scene, non riesco a farci niente, ho poca fiducia in me stessa e penso sempre che tutti scrivano meglio di me....
Adesso finisco di stra-parlare e vi saluto :)
Un abbraccio,
Gaia