" Lila?" nessuna risposta. La piccina alzò un po' di più la voce e riprovò a chiamare l'amica "Lila ??".
Un altro fischio del vento avvolse la casa. Il buio della notte aveva impregnato le mura della piccola stanza che raccoglieva al suo interno un gruppo di sei bambine.
"Lila ho paura !!" sussurrò terrorizzata, " Nene dormi è solo il vento !" ma ciò non servì a colmare l'ansia della prima.
La piccola di sette anni si raggomitolò stretta sotto le coperte e strinse forte gli occhi. Il fischio nemico continuava imperterrito.
Un viscido artiglio s'arrampicò sopra le coperte e una lingua di serpente sibilò freddamente. Sempre più impaurita la giovinetta si portò le gambe al petto mentre percepiva il fruscio del copri letto.
" vattene via vattene via" sussurrava inquieta mentre veniva circondata da un abisso di paura. Un roco verso raggiunse le sue orecchie e un brivido percorse le sue membra mentre un' unghia lunga e sudicia seguiva il profilo del suo corpo.
" è un brutto sogno è un brutto sogno svegliati svegliati svegliati " ripeteva come in una nenia, come una filastrocca per rompere l'incantesimo maledetto.
Un verso famelico e un alito caldo attraversarono la stoffa.

" oh così innocente ... così buona... la sua potenza ancora nascosta... " queste le parole dette sottovoce da mille voci diverse.
Mille voci nascoste nell'ombra delle stanze remote, quelle chiuse a chiave da oscuri segreti, quelle aperte solo per le occasioni speciali e poi dimenticate nel tempo.
Nene ascoltò tremante convinta che quella creatura la volesse mangiare o chissà rapire e portare in qualche antro segreto. Quella presenza e quel chiacchierio incombevano sul suo capino ma niente sembrava volesse accadere. Così di minuto in minuto la piccina si calmò addormentandosi stretta stretta al suo cuscino.

Al mattino non c'erano tracce della creatura dal lungo artiglio ma  ogni tanto la fanciulla la vide comparire nel riflesso del catino, nella luce del cristallo e nell'angolo del camino.