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Autore: The Sorrow    30/05/2014    7 recensioni
Esiste un proverbio che dice "Chi scherza col fuoco, prima o poi si brucia". A me piace scherzare col fuoco.
Adoro il fuoco.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Piromania



Avete mai visto qualcosa che brucia? Io si, spesso. Mi piace vedere le fiamme, mi fa sentire bene, in pace con me stesso. Trovo che il fuoco abbia una forza e una maestosità che nessun'altro elemento in natura possiede.

Mi ricordo quando ho bruciato qualcosa per la prima volta. Era una foto, una foto che ritraeva me e la mia ragazza. La mia ex ragazza. Ho scoperto che mi aveva preso in giro, mi tradiva; aveva programmato tutto per farmi soffrire. Per lei era un divertimento. Quando lo scoprii non sapevo che cosa fare, poi mi venne un'idea. Presi l'accendino che mio padre usava per accendersi le sigarette e cominciai a giocarci. Facevo apparire la fiamma, poi la facevo sparire. Riapparire, sparire. Riapparire, sparire. Mi piaceva. D'istinto presi la foto che ritraeva me e la mia ex ragazza e le diedi fuoco con l'accendino. Non avevo mai provato quella sensazione prima d'ora, ero eccitato, il cuore aveva accellerato il suo battito, sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene. Quando la foto era ormai bruciata del tutto, presi un pezzo di carta e lo bruciai. Non volevo che quella sensazione finisse, volevo provarla di nuovo. Senza che me ne accorgessi passò mezz'ora. Mezz'ora spesa a dar fuoco a fogli di carta. Ma era stata la mezz'ora più eccitante della mia vita.

Da quell'esperienza mi sono promesso di dar fuoco a qualcosa tutti i giorni. Qualsiasi cosa che mi capitasse sotto mano era perfetta. Un quaderno, un soprammobile, un vecchio giocattolo. Dovevo bruciare qualcosa, dovevo vedere le fiamme. Non mi importava di avere amici, non mi importava di quello che dicevano i miei genitori. A proposito, per non insospettirli fingevo di uscire per farmi una passeggiata. In realtà andavo in cantina e svolgevo i miei rituali. Oramai erano dei rituali. Non sapevo esattamente perchè il fuoco mi dava quella sensazione; era qualcosa di indescrivibile, quasi astratto.

Dopo circa due settimane, la sensazione che provavo quando bruciavo qualcosa diminuì. Sentivo il bisogno di misurarmi con qualcosa di più grande, con qualcosa di vivo. Dovete sapere che ho un cane, un mastino per la precisione.
Non volevo fargli del male, ma era più forte di me. Lo presi, lo portai in cantina e lo legai per fare in modo che non scappasse. Ero riuscito a procurarmi due taniche di benzina, sicuro che mi sarebbero servite. Gettai la benzina addosso al cane, lui guaiva. Avrebbe fatto tenerezza a chiunque, ma non a me. Sapevo che quello sarebbe stato il mio rituale più eccitante. Accesi un fiammifero e lo lanciai sul cane. In pochi secondi era completamente avvolto dalle fiamme. Era un'emozione unica, mai mi ero sentito così bene vedendo qualcosa che brucia. Dovevo farlo, dovevo farlo di nuovo.

Eleonora era arrivata. Bellissima ed elegante come al solito. Aveva accettato il mio invito senza dire niente, probabilmente avrà pensato che io volessi ritornare con lei. Quale migliore occasione per umiliarmi nuovamente? Ma non sarebbe andata così. La presi e, con la forza, la legai ad una sedia imbavagliandola. Vedevo la disperazione nei suoi occhi e questo mi faceva stare bene, insieme al pensiero di cosa sarebbe successo. Presi una tanica di benzina che avevo preparato precedentemente e la gettai su Eleonora. Lei si dimenava, cercava di urlare ma era tutto inutile. I miei occhi vedevano solo il fuoco. Accesi un fiammifero e le sorrisi. Poi le diedi fuoco. Non ho parole per descrivere quello che successe dopo; mi sentivo realizzato. Non sentivo bisogno di nient'altro, mi bastava vederla bruciare.

Adesso sono in una specie di riformatorio per malati mentali. Pensano che io sia pazzo. Mia madre piangeva quando mi hanno portato via, i genitori di Eleonora mi urlavano "Sei un mostro!". Io non sono pazzo, lo siete voi.
So perfettamente cosa devo fare. Accendo un fiammifero, vedo il fuoco, ne sento il calore. Aumenta sempre di più, sempre di più. Oramai sono circondato dalle fiamme. Non vedo più niente.

  
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