" Maka! Maka!"
Le urla di Soul rimbombavano nella stanza color cremisi.
"Ti prego Maka... svegliati."
" È inutile.” ripeté la voce sibilante alle sue palle.“Ormai non potete fare più nulla. Se solo aveste lasciato tutto com'era prim..."
"Sta' zitto!" Gli urlò contro Soul.
Quell'essere lo stava decisamente irritando. Era spaventato, ma non l'avrebbe mai lasciata lì. La sua partner sarebbe stata per sempre sua.
"Maka... ti giuro...giuro che ti porterò via da qui. Tu sei la mia partner. La mia arma."

PRIMA

Triiin. Triiin.
Finalmente la campanella. Un'altra giornata trascorsa tranquillamente alla Shibusen. Il sole splendeva, e i suoi raggi fendevano i rami degli alberi, formando strane ombre sul terreno. Tirava un leggero venticello, che faceva dolcemente muovere i capelli di Maka. Lei e Soul stavano ritornando a casa. Black Star se ne era andato poco prima: voleva allenarsi con Tsubaki. Kid invece, era impegnato in una delle tante missioni che lo tenevano quasi sempre lontano da Death City. Infatti, dopo aver quasi visto morire suo padre,aveva iniziato a pensare realmente al suo futuro. Un giorno lui sarebbe diventato il nuovo Sommo Shinigami, e per poter essere degno di quel ruolo, avrebbe dovuto migliorare le sue capacità.
Maka e Soul arrivarono finalmente al parcheggio dove spiccava fra tutte le altre, la moto del ragazzo.
Soul si sedette e con un cenno invitò Maka a fare lo stesso.
Lei salì e si aggrappò a lui.
“Mi raccomando reggiti forte” disse Soul con un sorriso malizioso.
Maka arrossì “Stupido."
Fortunatamente il tragitto fu breve e Maka riuscì alla svelta ad uscire da quella situazione imbarazzante.
Scese velocemente dalla moto e con i libri in mano, si affrettò a cercare le chiavi nella borsa. Alcuni caddero a terra e la ragazza si chinò subito per raccoglierli... quando si ritrovò di fronte due occhi scarlatti.
Le mani dei due ragazzi si toccarono e restarono li a fissarsi per alcuni secondi.
La mano di Soul le risalì dal braccio fino ad una delle due codine e...
“MAKA CHOMP!” urlò lei, prendendo in fretta uno dei libri caduti e tirandolo sulla fronte del ragazzo.
“Stupida! Perchè lo hai fatto?”
“ Te lo sei meritato! E ora saliamo su.”
Entrata, Maka poggiò la borsa e i libri sul tavolo. Perché non la smette... non so più come comportarmi con lui... pensò Maka. Eppure... i suoi occhi sono così belli.
"Aaah, casa dolce casa!" Disse Soul ,togliendosi le scarpe e allungandosi sul divano.
"Hey ,tu! Non essere pigro! Oggi toccava a te cucinare!".
"Sta' zitta Maka, sono stanco".
"Pum pum pumkin! Ragazzi! Siete tornati! " esclamò con aria frivola Blair, uscendo di corsa dal bagno ed andando a posare le sue "grazie" sul faccino di Soul. Fiotti di sangue iniziarono a scendere dal suo naso, come al solito d'altronde. Maka scoppiò a ridere.
" Soul!" Disse la gatta ridendo " ancora ti sei abituato?" Poi si girò verso Maka e disse " È passato tuo padre prima."
Il sorriso della ragazza si trasformò subito in un broncio. Perché doveva sempre esserci lui?
"Ha portato il pranzo, ha detto di averlo cucinato lui."
Tsè, mio padre che cucina... pensò Maka. "Io oggi non mangio, prendi tutto tu Soul."
"Va bene, come vuoi." Rispose il ragazzo alzandosi dal divano e diregendosi verso il tavolo.
Maka si riinfilò le scarpe : voleva uscire a passeggiare un po' da sola. Erano passati alcuni mesi dalla sconfitta del Kishin Ashura e ormai, era da molto tempo che la pace regnava a Death City. La città era stata alla svelta ricostruita, grazie all'aiuto di tutti e rispostata . La Shibusen era perfettamente simmetrica. Tutti scherzavano e si allenavano pacificamente. Eppure, Maka era pensierosa.
Quel giorno, in cui lei e Soul avevano sconfitto il kishin, aveva mostrato la sua natura di arma. Non avrebbe mai immaginato una cosa simile. Aveva sempre ripudiato tutto ciò, perché pensava che se avesse scelto questa parte di sé avrebbe finito per somigliare a suo padre.
Invece aveva preferito sua madre. Lei era una Meinster. La più forte. Lei e Soul erano invincibili. Erano anche sul punto di farlo diventare
falce della morte. Così avrebbe definitivamente surclassato Spirit. Ma adesso... continuava a pensare solo a quel momento. Quello in cui aveva perso conoscenza... ed era diventata un'arma. Anche lei era una falce. La sua forma non era ben definita a quanto diceva Soul, dato che non si era trasformata completamente. Ma ora... cosa avrebbe fatto? Cosa sarebbe successo?

Pensierosa continuava a camminare finché ...BAM!

"Hey ragazzina stai più attenta e guarda dove... Maka? Che ci fai qui?" La voce del Dottor Stein pareva sorpresa. "Ti stavo cercando!"
Maka lo guardò con aria interrogativa .
Stein sorrise e girandosi con una mano la rotella nella sua testa, cominciò " Dovevo chiederti una cosa. Volevo parlarne anche con Soul mandato che ho trovato prima te... Sai, quel giorno in cui ti sei trasformata in arma ho visto in te grandi potenzialità. Potresti diventare la miglior combattente del mondo. La Shibusen sarebbe fiera di avere un elemento così. Però ogni arma, per poter eseguire le sue prestazioni al meglio, ha bisogno di un partner... quindi... Che ne direste di scambiarvi di ruolo tu e Soul?”.

NOTE D'AUTRICE 

Ragazziiii benvenuti. Grazie per aver letto il primo capitolo di questa nuova serie. Ora vi spiego un po'. La fine di Soul Eater mi ha causato gravi problemi mentali, e adesso ho questo bisogno personale di continuare la storia. Non sarò mai al livello di Atsushi Ohkubo, ma dato che trovo Soul Eater Not (seppur fantastico) troppo da ragazza, ho deciso di scrivere un vero seguito della serie. Spero vi piaccia! Recensite miei cari!

Voglio anche giudizi negativi, se non vi piace!

Le prenderò come critiche costruttive. Poi se vorrete particolari nella storia basta chiedere!

Avete qualche desiderio in particolare? Se l'idea mi piace, prenderò spunto da lì e metterò in questa nuova serie gli avvenimenti che desiderate così da far contenti un po' tutti.

Tanti saluti, Vostra Balck Paper Moon.