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Autore: Naruama    31/05/2014    2 recensioni
Non sentire più la tua anima legata alla mia è una tortura, la mancanza riecheggia come un eco sulle pareti vuote del mio corpo da faraone.
Rimembro assiduamente, mi rassegno saltuariamente.
Ambientata in Egitto, la terra nera, coperta dal limo lasciato dalle piene del Nilo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atemu, Yuugi Mouto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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         Il nodo di Iside.
 
Il sole assieme ai suoi raggi dardeggianti sta per tramontare sulla mia Tebe.
Osservo distrattamente le ombre che si proiettano sul pavimento color dell'onice bianca.
Chiudo leggermente gli occhi limitandomi a goder di quel calore solare che dolcemente rilascia sulla mia pelle olivastra e simultaneamente risplendere i piccoli colorati vetri che compongono il bracciale che indosso sul polso del braccio sinistro.
Successivamente, con un gesto dell'indice fermo il servitore che di buona lena sventola e arresta il delicato ondulio del ventaglio che mi ha rinfrescato durante il giorno dalle afose e assolate ore pomeridiane.
La tela color giallo ocra è dalla forma del fiore di loto, petali delicati ricamati in  beige con bordo oro, a reggere il tutto un lungo palo fissato all'intelaiatura.
Distolgo lo sguardo e decido di andare a fare una lunga passeggiata nel mio palazzo.
Senza proferir parola, utilizzando solamente il  linguaggio corporeo le mie guardie capiscono che non gradisco compagnia e a loro malgrado rispettano l'ordine impartitogli.
Tanto mi attanaglia e logora il pensiero della tua assenza, che faccio fatica a notare le immense colonne che mi sovrastano e le pareti impresse da geroglifici impregnati da colori primeggianti dal tratto deciso.
 
Come stai mio piccolo altro me?
Che cosa fai? Dove sei?
Non sentire più la tua anima legata alla mia è una tortura, la mancanza rieccheggia come un eco sulle pareti vuote del mio corpo da faraone.
Rimembro assiduamente, mi rassegno saltuariamente.
Mi ripeto che apparteniamo ad epoche differenti e quel che doveva compiersi ormai si è compiuto.
Assieme abbiamo salvato il mondo piu' volte, mi hai reso migliore e insegnato il valore dell'amicizia, l'antica fiamma che anima i cuori di tutte le anime presenti su questa terra.
 
Proseguendo scorgo in lontananza la Valle dei Re, un'arida valle rocciosa a forma di piramide, contenenti nei sotterranei le tombe dei faraoni.
Nelle pareti al suo interno, troviamo disegnati con la punta fine di un pennello delle cornici di forma ovale chiamate 'CARTIGLI', al suo interno racchiudono tutti i nomi dei re che regnarono sulle due terre d'Egitto.
Da Cheope a Amenfi da Ramses ad.. Atem. 
Io. Faraone del basso e dell'alto Egitto, considerato un Dio terreno artefice delle piene del Nilo e quindi della prosperità della sua terra.
Che fare quando toccherà anche a me, quando anche il mio nome finirà tra quella cornice?
Le nostre anime si rincontreranno? Potranno riunirsi? Chi regnerà la mia cara Tebe?
Un rumore di passi frettolosi mi riporta alla realtà.
- Mio Faraone! - grida una voce famigliare e la melodia echeggia contro le pareti dissolvendosi in esse.
La figura esile precipitosa e impaziente si materializza poco a poco.
- Eccovi eccellenza! - le sue mani protese in segno di adorazione, il capo chino.
- Ahy, ditemi.. -  le faccio segno di rialzarlo pure.
 
Ahy è la mia consigliera reale, eletta da me medesimo riservo in lei la più totale e incondizionata fiducia.
Possiede e porta splendide parrucche per le piu' disparate occasioni ed oggi ne indossa una dai capelli corti color dell'ebano,un piccolo cono di incenso fa capolino sul suo capo.
Una collana color oro le riempe perfettamente l'esile collo, le labbra color del diaspo provocano desiderio impudico anche nell'animo piu' candido, non quanto non fanno i suoi occhi, lapizzuli lucenti e preziosi che fissano a loro volta la mia figura.
Il lino più pregiato d'Egitto veste e copre perfettamente le sue forme femminili, i lacci dei sandali rialzati fasciano le sue caviglie 
con una morsa delicata.
Prende fiato e tutto ad un tratto mi rivolge questo fiume di parole in piena :
 - Mio sovrano, lei possiede della più totale e possibile autonomia, ma è col cuore in mano che la sto implorando da anni ormai di portar con se' delle guardie ogni qual volta che le viene in mente di allontanarsi, se non vuole che io muoia di un nuovo male chiamato preoccupazione! - abbassa quindi lo sguardo. 
La bocca, il naso e il gracile petto sono impegnati a riprendere l'ossigeno che il discorso fatto in modo veemente  avidamente gli ha rubato.
Rimango impressionato dalla sua preoccupazione, la sento è reale, vera, palpabile.
Mi scuso con la mia consigliera, la rassicurai dicendole che la prossima volta  andrà  diversamente.
 
Ahy annuisce in silenzio, poi mi rivolge uno dei suoi sorrisi. Celestiali, splendenti quanto basta per abbagliarmi.
Mi tende la mano e io la stringo volentieri :
-Faraone ora venga, la cena sta per esser servita nelle sue stanze-  e ci incamminiamo verso di esse.
 
Il mio palmo percepisce il suo calore,il suo affetto.
Mi ricorda il nostro legame, il nodo perfetto del piu' esperto marinaio e difficilmente potrà venir slegato.
Mio caro Yugi, non sarà mai un addio tra noi due..
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Se siete arrivati fin quà, sentirete un sospiro di sollievo echeggiare nelle vostre stanze!
E se sarò così fortunata da ricevere qualche critica o elogio sarò salva e potrò quindi pubblicare qualcos'altro !
Cari, questa one-shot è stata scritta dal lato più malinconico del nostro faraone Atem.
Nata e ispirata completamente da un  documentario visto qualche giorno fa' dedicato all'antico mondo egiziano, man mano che il filmato andava avanti appuntavo in modo sparso e disordinato concetti, nomi , fagogitavo ogni tipo informazione che poi in modo ipotetico mi sarebbe stata utile.
Guardando gli appunti mi è balenata l'idea di scrivere un racconto. 
Impersonificare un personaggio introspettivo e solitario come il faraone è alquanto arduo ma ho deciso di accettare comunque la sfida e scrivere questo breve testo.
La mia fantasia ha preso piede lasciandomi ciò, voglio condividerlo con voi!
Buona lettura!
 
  
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