Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: se solose    01/06/2014    2 recensioni
Eccomi con una nuova storia su Arrow!! Non voglio farla troppo lunga ma...ho cercato di immaginare una sorta di proseguo a questo finale di stagione, vedere un po' cosa capita, dopo, ai miei personaggi preferiti, Olicity.
Fatemi sapere che ne pensate!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Due giorni chiusi qua dentro senza ottenere un risultato concreto. Felicity ha fatto le ore piccole senza potersi dire di aver fatto un buon lavoro perché niente di buono ne è uscito fuori.
"Vorrei poter fare più in fretta di così" mi dice e in risposta le metto una mano sulla spalla.
Questo è il massimo che siamo riusciti a condividere fino ad ora dalla notte della festa. 
"Piccioncini, ecco la colazione" È Roy seguito da Diggle.
"Grazie al cielo! Stavo morendo di fame, senza contare che ho tipo venti minuti per arrivare a lavoro" dice lei addentando una ciambella. 
"Anche io ho un lavoro adesso! Ragazzo delle consegne" ci informa il ragazzo strizzando un occhio.
"Bene, così sarai sempre in giro e controllerai la situazione generale" gli dico afferrando anche io una ciambella dato che la fame iniziava a sentirsi.

"Direi che forse dovremmo dare una mano a quella poveretta" la voce di John mi scuote e quando mi volto a guardarlo lo vedo posizionarsi ai computer dove fino a poco fa stava lavorando Felicity, così lo raggiungo per aggiungere un altro paio di occhi.
"Allora Oliver cosa cerchiamo con esattezza?" 
"Un nome comune, un presunto compagno di viaggio dell'aggressore" 
"Ok!" Minuti di silezio seguono, nei quali ci sforziamo di trovare un nome , un volto per arrivare alla conclusione di questa storia quando John riprende a parlare. 
"Ultimamente state passando molto tempo insieme voi, eh?"
"Si chiama lavorare"
"Si, ne sono sicuro solo che - fa una pausa - ti chiedo di stare attento", lo guardo interrogativo e lui se ne rende conto. 
"Oliver, non voglio dover raccogliere i pezzi di nessuno dei due".
Perché mi sta facendo questo discorso?  Sono stanco di questo atteggiamento,  quello di qualcuno che sembra sapere le cose prima degli altri.
"Sono solo preoccupato per un'amica e voglio assicurare un criminale alla giustizia, chiaro?" Mi rendo conto di essere stato scortese e di aver alzato la voce, ma inizio a perdere il controllo. 
"Sicuramente,  ma non vorrai farmi credere che tu non ti sia reso conto di quello che succede tra voi?" 
"Non succede nulla!"
"Perfetto".
Fatico non poco nel non controbattere ancora nel sentire quel tono accondiscendente.

*** Pov Felicity ***

Sono sicura che Oliver mi farà una ramanzina per essere uscita così tardi dall'ufficio.
Mentre mi avvicino alla mia auto non posso non fare caso alla sensazione che mi sento addosso; quella di essere osservata.
Mi fermo qualche secondo per guardarmi intorno ma è tutto deserto. Proseguo e raggiungo la mia auto a passo svelto. Solo una volta dentro e acceso il motore tiro un sospiro di sollievo.
Una volta alla base del Team Arrow, come mi diverto a chiamarlo, chiudo la porta accertandomi che sia davvero chiusa e non come faccio di solito, ovvero tirandomela alle spalle mentre continuo a camminare.
"Tutto bene?" Mi chiede John ed io sobbalzo.
"Ehm, si" dico fintamente,  ma nessuno dei due se la beve, come era prevedibile che fosse.
" Che succede? " questa volta è Oliver a parlare e vedo segnali di allarme nei suoi profondi occhi azzurri.
"Niente,  pensavo che qualcuno mi stesse seguendo, ma credo fosse solo una stupida sensazione" lo dico come se non si trattasse di qualcosa di importante,  ma entrambi non la prendono sotto gamba.
"Potrebbe essere qualcun'altro, qualcuno che ha sostituito il tizio morto, no?" 
"Si, infondo non avevano finito qualsiasi cosa avessero in mente" termina Oliver.
"Ok, adesso mi state spaventando. Perché cavolo qualcuno vorrebbe rapirmi o che so io, e non mi dire per arrivare a te perché sennò ti uccido!" Dico puntanto l'indice verso Oliver, leggermente agitata e con gli occhi velati di paura.
"Non lo so, davvero" il suo sguardo è dispiaciuto, come il tono della sua voce; so bene che si sente in difetto perché magari il vero obiettivo è lui, ma io non sono fatta per queste cose.
"Non permetteremo a nessuno di farti del male, Felicity" mi rassicura John mettendomi una mano su una spalla.
"Lo so, è solo che....vado un po' fuori di testa quando succedono queste cose".
"Intanto stanotte resto a casa tua" dice Oliver con fare sicuro e sia io che John lo guardiamo di sbieco.
"Come?" Lo rimbecca l'amico.
"Sempre se non ti dispiace. Sai, preferirei averti sott'occhio" ci spiega, ed io annuisco ancora sconcertata. Dopo la sera della festa Oliver che si offre volontario per venire a dormire sul mio divano diciamo solo che mi manda nel panico più totale.
"Mentre tu e Roy resterete di pattuglia. Dobbiamo essere pronti per qualsiasi evenienza", Diggle annuisce poi si precipita al telefono, starà sicuramente chiamando Roy.
"Ti senti più tranquilla così? " mi chiede il mio partner sfiorando il mio braccio per catturare la mia attenzione.  Annuisco.


"Credo di aver trovato qualcosa!", esclamo eccitata, terrorizzata,  agitata e non so cos' altro. Entrambi si precipitano al mio fianco, ansiosi di sapere.
"Allora,  non sono sicura ma ho notato una strana coincidenza, a Malta Robert Way è partito con lo stesso volo del nostro amico e indovinate?" 
"È venuto a Starling con lui" dice Dig sprezzando ovvietà da tutti i pori.
"Quasi. Il giorno in cui è morto. Coincidenza? Comunque il signor Way è un azionista canadese, apparentemente ha tutto in regola."
"Credo di dover fare una visita a questo Robert Way" esclama Oliver precipitandosi verso l'arco.

*** Pov Oliver ***

Finalmente dopo tante ricerche abbiamo una pista.  Mi sento carico!
Afferro l'arco ma una mano mi blocca prima di arrivare al vestito.
"Oliver e che ne è del tuo piano teniamo Felicity al sicuro?"
" Dig abbiamo una pista finalmente,  non posso lasciarmela sfuggire. Se c'è lui dietro tutto questo?  Potrebbe finire stanotte."
" E se avesse ordinato a qualcun'altro di fare fuori la tua socia? Oliver, devi pensare a quali sono le tue priorità. "
"La mia priorità è tenere salva questa città. "
"Anche se significa passare sul suo cadavere? Sapresti conviverci?"
Ha ragione. Assicurarmi che questo Robert Way sia l'artefice di tutto potrebbe costarle la vita. Eppure sono combattuto.
" Devo fare quello che è giusto!" Dico alla fine tra i denti.

A meno di un isolato di distanza dall'indirizzo datomi da Felicity mi fermo. Mille pensieri di lei mi tornano alla mente; tutte le volte che è stata li per me a sorreggermi, a darmi forza, a farmi ridere e adesso stavo scegliendo un criminale alla sua sicurezza. 
Istintivamente mi volto e inizio a correre.
Alla fonderia non c'era più nessuno, solo un biglietto di Dig.
"Faccio un turno di pattuglia vicino casa sua."
Sapevo che non l'avrebbe lasciata sola, ma questo non è una scusante. Velocemente ritorno nei panni di Oliver Queen e mi dirigo verso casa di Felicity. 
Stranamente sembra tutto tranquillo e nessun rumore si sente provenire dall'interno.  Preoccupato suono. Aspetto una risposta che ci mette una vita ad arrivare. Sto per suonare ancora quando la porta si apre e davanti mi ritrovo una Felicity un po' assonnata e in pigiama.
"Ti ho svegliata? " le chiedo, ma lei fa una faccia contrariata posando lo sguardo  sulla maniglia della porta.
"Qualcosa non va?"
"Che strano,  credevo di aver chiuso a chiave ma la porta si è aperta solo con la maniglia". Mi guarda con una faccia interrogativa. 
"Qualcuno stava provando ad entrare" le dico spingendola dentro. Accendo la luce e guardo in ogni stanza della casa, controllo che sia tutto in ordine,  e lo è. 
"Sembra che il mio arrivo abbia fatto rinunciare all'impresa". Annuisce guardandosi intorno.
- Sono tornato appena in tempo,  non oso immaginare altrimenti. -
Deglutisco a quel pensiero.
"Dato che sei qui...ehm, posso offrirti qualcosa? Certo alle tre del mattino non è la domanda migliore ma..." rido, interrompendo il suo farneticare che, a volte, mi sembra essere così dolce.
"Un bicchiere d'acqua va bene".

*** Pov. Felicity ***

A passo lento vado in cucina e apro il rubinetto lasciando scorrere l'acqua mente cerco un bicchiere pulito. 
Credevo che dopo la missione notturna non sarebbe più venuto a farmi compagnia, o come dice lui a tenermi sott'occhio, invece...
Qualcosa si posa sulla mia bocca, sono dita, è una mano. Una gocciolina di sudore si imperla sulla mia fronte. Mi toglie il bicchiere dalla mani e lo poggia sul lavandino chiundendo l'acqua. È Oliver che mi fa segno di stare in silenzio. 
- Come posso stare zitta quando qualcuno ha appena fatto irruzione in casa mia?-
Mi fa cenno di seguirlo fuori dalla cucina e lo faccio. Silenziosa quanto più mi riesce e spaventata a morte.
Una mano è tutto quello che vedo prima di sparire nell'oblio.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: se solose