Danzavano franetiche intorno al fuoco
Mentre mani d’ombra nascevano dai grembi silenti,
sussurri d’oblio si insinuano nei gemiti dell’inverno
mentre l’uomo va nelle stelle dalla sua società d’illuse realtà.
 
Dei del giorno da troni di false religioni
Comandano di far scorrere il sangue caldo dell’orizzonte
Mentre la solitaria luna mira la notte
Dei draghi e degli spiriti grigi, della rabbia e della paura
Dei mostri di pensieri e di speranze deluse.
 
Io ho solo poche lettere e infiniti silenzi
Per creare la realtà d’un animo nero
Senza prigioni tra queste fronde di salici.
 
Datemi infinite lettere e pochi silenzi, e no,
questo non è la mia penna e questa non è la mia carta
ho sbagliato palcoscenico, io non sono una bestia in catene.