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Autore: Bad A p p l e    02/06/2014    2 recensioni
Tutto, nelle loro vite, aveva fedelmente seguito uno sterile spartito, le cui note sorde erano state scritte con il sangue di ognuno di loro; se all’inizio Leo era stato sicuro che lo spartito in questione fosse “Lacie”, ultimamente si era reso conto che quella melodia li aveva letteralmente fagocitati in sé, aveva intrecciato i fili delle loro vite in modo così inscindibile che pure le loro identità si erano mescolate tra loro, rendendo impossibile capire se “Lacie” fosse stata una persona diversa da “Leo”, “Jack”, “Oz”, “Elliot”, “Oswald” o da tutti coloro la cui vita era stata risucchiata in quel vortice nero.
Tutte queste riflessioni portavano ad un unico punto essenziale: Leo era stanco.

[Jack/Leo]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jack Vessalius, Leo Baskerville
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Requiem.

 

 

 

Leo crollò sul letto sfatto, ansimando forte nella disperata ricerca di un po’ di ossigeno.

Si strinse meglio al corpo che lo sovrastava, pur sapendo che non si trattava di Elliot, che non si sarebbe mai più trattato di Elliot… in effetti non si trattava nemmeno di Oz, anche se l’apparenza avrebbe suggerito senz’altro quello.

Alla fine anche Oz era diventato null’altro se non un’ombra cancellata dai terribili eventi che avevano sconvolto le loro vite; adesso, quel corpo che ora Leo stringeva quasi con disperazione, era tornato al suo legittimo proprietario. Jack.

Tutto, nelle loro vite, aveva fedelmente seguito uno sterile spartito, le cui note sorde erano state scritte con il sangue di ognuno di loro; se all’inizio Leo era stato sicuro che lo spartito in questione fosse “Lacie”, ultimamente si era reso conto che quella melodia li aveva letteralmente fagocitati in sé, aveva intrecciato i fili delle loro vite in modo così inscindibile che pure le loro identità si erano mescolate tra loro, rendendo impossibile capire se “Lacie” fosse stata una persona diversa da “Leo”, “Jack”, “Oz”, “Elliot”, “Oswald” o da tutti coloro la cui vita era stata risucchiata in quel vortice nero.

Tutte queste riflessioni portavano ad un unico punto essenziale: Leo era stanco.

Una stanchezza totale, di quelle che tolgono pure la voglia di respirare, spingendo il corpo ad andare contro la sua stessa natura, cercando solo la fine.

Era stanco di cercare gli occhi di Elliot negli occhi di tutte le persone su cui il suo sguardo si posava. Era stanco della convinzione che il suo destino non gli fosse mai appartenuto.

Per un po’ di tempo aveva giocato a fare finta di non esistere, lasciando il comando del suo corpo e della sua volontà a Oswald, ma alla fine si era stancato anche di quello, perché per quanto cercasse di convincersi di essere solo l’ennesima macchia nera nella moltitudine di anime racchiuse in “Glen”, la sua personalità era ancora abbastanza forte da ricordargli le sue innumerevoli colpe.

Nonostante ciò, lo terrorizzava l’idea di una fine rapida, istantanea, gli ricordava troppo il modo in cui il destino gli aveva strappato via Elliot.

Voleva morire lentamente, pezzo per pezzo; forse era per questo che si era avvicinato così tanto a Jack, pur sapendo che sarebbe stato la sua fine.

Si era reso conto di quanto fossero simili, di quanto il falso Eroe avesse causato la Tragedia solo per la pura disperazione di aver perso la persona amata e di quanto lui avrebbe fatto lo stesso per Elliot.

Erano uguali nella loro disperazione e Jack stesso doveva essersene reso conto, dato che aveva deciso di tenerlo un po’ con sé come giocattolo, nella speranza di trovare in lui un po’ di Oswald e di conseguenza un po’ di Lacie.

Non gli importava, sapeva che presto il biondo si sarebbe accorto che ormai in quel corpo non era rimasto nulla e allora gli avrebbe dato la tanto agognata fine.

Non gli importava, decise di distogliere la mente da quelle riflessioni e di concentrarsi unicamente sul piacere che lentamente lo divorava, senza fretta, finché raggiunse il limite.

Sentì Jack crollargli addosso, quasi a fermargli il respiro e rimasero così per interminabili istanti; fu il biondo a riprendersi per primo, bloccandogli i polsi sopra la testa, poi legarglieli alla testiera del letto.

Leo lo guardò armeggiare nel cassetto del comodino, sapendo già cosa stava cercando il biondo.

«E adesso?»

Il volto di Jack si aprì in un ghigno. «be’, adesso muori».

 

 

Death Note: Be’, eccoci qua…

Se vi state chiedendo il perché di una Jack/Leo, il motivo è molto semplice: una scommessa xD

L’anno scorso, avevo promesso che se la mia pagina su Pandora Hearts fosse arrivata a cento “mi piace”, avrei scritto una Jack/Leo e finalmente sono riuscita a mantenere la parola xD (Dopo un anno e a quasi cinque cento “mi piace” xD)

Il vero problema è che… come coppia inizia anche a piacermi D8

Anyway, la pagina è questa , se vi interessa <3.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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