I'm gonna make you home our home.
 Quando Alec apre gli occhi ormai é mattina. È coricato di fianco e il lenzuolo gli copre fino alla vita. Ha un braccio sotto il cuscino. e il suo petto nudo si alza e abbassa a un ritmo particolare; ancora non si è completamente ripreso dalla notte passata interamente a far l'amore. Ma con Magnus é così, non ci si abitua mai. Alec sa che con lui, ogni giorno é una sorpresa. Una cosa che ha imparato dallo starci insieme è che Magnus é l'imprevedibilità fatta persona. Sa benissimo che la mattina appena si sveglia potrebbe accadere di tutto, dallo andare a mangiare un boccone al Java Jones allo scalare il Kilimangiaro. E a lui questa cosa non dispiace, almeno la noia é evitata. Alec ruota la testa e vede Magnus che ha il gomito appoggiato al cuscino e con la mano sorregge la testa. E lo sta guardando.
-Buongiorno amore mio. - dice Magnus avvicinandosi ad Alec e dandogli un bacio che lui ricambia per poi assumere un'aria interrogativa.
-Fammi capire, adesso non dormi per guardarmi?- Magnus ride.
-Non prendermi per stalker, Alexander. Ho dormito anche io. È che mi piace guardarti dormire. Tutte le tue difese sono abbassate ed è una delle poche volte in cui riesco a vederti veramente. Spariscono tutti i miei dubbi e paure.-
Poi si avvicina all'orecchio di Alec e sussurra: - e onestamente è una cosa che mi fa impazzire.- Ha sfoderato uno dei suoi sorrisi maliziosi e a quell'affermazione Alec arrossisce. Poi Magnus Si gira verso di lui e appoggia la testa nell'incavo del collo.
- Ti posso fare una domanda?-
-Vai- dice Alec chiudendo gli occhi.
- Hai mai voluto dei figli?-
Alec a quella domanda strabuzza gli occhi e si alza di scatto per guardarlo. - Cosa? Ma che razza di domanda è?!-
- Una semplice domanda. Ancora la legge le permette sai?-
- Mi spieghi che ti prende?-
- E tu mi spieghi perchè devi rispondere con un'altra domanda invece di darmi la risposta che voglio sentire?-
Alec si appoggia di nuovo al cuscino.
- Beh, certo. E' un desiderio comune a tutti.- si gira a guardarlo. - e tu?-
Magnus volge lo sguardo al soffitto e accenna un sorriso. - Da morire. -
- E scusa, hai vissuto ottocento anni, in tutti questi secoli avresti potuto creare un esercito: come mai non li hai fatti?-
- Perchè sapevo che tutte le storie che avevo sarebbero finite sempre, in un modo o nell'altro. Solo con te ho scoperto il vero amore, solo con te li vorrei.-
Alec sorride e gli accarezza una guancia.
- E sentiamo Lightwood, come avresti voluto chiamarli?-
Alec ci pensa un po' su e poi risponde. - Allora se fosse maschio, mi piacerebbe Michael. Ispirato a Michael Wayland. Era il migliore amico di mio padre. Per quanto possa non condividere le sue opinioni, mi piaceva il rapporto che avevano. Quando era con lui era una delle poche volte in cui riuscivo a vedere mio padre essere se stesso, senza preoccuparsi di nulla. E se fosse femmina invece direi al cento per cento Isabelle. Adoro mia sorella con ogni fibra del mio corpo. Non so cosa farei se lei non ci fosse.-
- Mi piace Isabelle.-
-E se fosse un maschio Bane?-
-Lucas.-
-Lucas? E che motivo c'è dietro quella scelta?-
-Non c'è nessun motivo. Semplicemente mi piace il nome Lucas. Io  non sono come te fiorellino. Non ci deve essere un motivo affinché io faccia qualcosa; se la faccio é perché mi piace. -
-Non chiamarmi fiorellino.- lo bacchettò Alec. - Sai cosa sarebbe bello? Se avesse, non so, il colore dei tuoi capelli e il colore dei miei occhi oppure non so il colore dei miei capelli e la forma dei tuoi occhi con il mio colore. - Alec aveva uno sguardo eccitato negli occhi. 
- Il colore dei nostri capelli é uguale Alec.-
-No i miei sono più scuri. - ribatté Alec. 
-Dettagli. Ovviamente avrà i miei gusti e gli insegnerò tutti i miei segreti nel vestire. -
-Forse è meglio che questo lo eviti. -
-Tsk! È tutta invidia. -                          
-Ceerrto.. ma scusa e di me cosa avrà?-
- Beh, spero non il carattere. Già ne sopporto uno, due é chiedere troppo!- Esclama Magnus ridendo. 
Alec ride e lo spinge. 
- Mi piacerebbe la tua astuzia, intelligenza, bravura con l'arco e perché no la tua bellezza!-
Alec sorride.
- Comunque sappi che non so se questo progetto potrà mai avverarsi, ma tu sei la mia sola e unica famiglia, che spero si possa allargare ma se così non fosse io mi considero comunque la persona più fortunata del mondo. Tu sei la mia casa. L'unica fonte della mia felicità. -
Alec aveva gli occhi lucidi. Aveva un sacco di cose che avrebbe voluto dirgli ma l'unica cosa che uscì dalla sua bocca fu: 
-Ti amo da morire Magnus.- Era uno dei più sinceri che gli aveva mai detto. Uno di quelli detti col cuore, che vengono dall'anima. 
Magnus sorrise, poi si scambiarono un bacio e strinse Alec a sé. 
"Si -pensò Alec - Magnus é decisamente la mia casa. Insieme però diventiamo la nostra casa, il che è molto meglio."
- Allora che ne dici di fare un brindisi al nostro Michael/Lucas e alla piccola Isabelle?-
- Ma non esistono nemmeno!- puntualizza Alec.
- E' vero o magari non ancora. Fatto sta che mentre parlavamo di loro tu non ti sei ne chiuso a riccio, ne stufato, ne infastidito. E' un record. Gli dobbiamo almeno un brindisi no?- Magnus ride e va in cucina a prendere due bicchieri d'acqua.
- Ti detesto quando fai così. -
- Tu che detesti moi? Lo escludo categoricamente!- dice Magnus porgendogli un bicchiere.
Entrambi ridono e i bicchieri vanno in alto.

My corner!
Salve fandom! I'm back con un'altra Malec, era da un po' che non scrivevo e due notti fa mi è venuta l'ispirazione per questa ff. E' un po' fluff e sinceramente adoro il fatto che parlino di figli, perchè dato che è uscito COHF vorrei con tutta me stessa che Cassadica non me li abbia uscisi e che anche loro possano avere l'happy end. Detto questo spero vi sia piaciuta e mi fa piacere se lasciate una recensione e vi do appuntamento alla prossima. Un bacione, Peanut! :***