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Autore: flatwhat    02/06/2014    1 recensioni
Raoul porta Christine sulla spiaggia per rivivere i vecchi tempi.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christine Daaé, Raoul De Chagny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ti piace?”
Christine sorride. Il mare è tranquillo, la brezza è piacevole e c’è il sole. Potrebbe non piacerle?
“Sei stato molto carino a portarmi qui”, dice, sedendosi sulla sabbia. La spiaggia è deserta, tutta per loro. 
“Oh, figurati”, risponde lui, arrossendo. La vista è buffa, è suo marito e arrossisce ancora come un ragazzino timido. Ma intanto, arrossisce anche Christine.
Si prendono per mano e osservano le onde infrangersi sulla riva. 
“Chissà se stasera si vedranno i ‘korrigans’”, dice Christine. Raoul emette una risatina.
“Io non riesco mai a vederli”.
Ripiombano nel silenzio un’altra volta, semplicemente apprezzando la reciproca compagnia. Lentamente, altri pensieri, ben più foschi, cominciano a farsi strada nelle loro menti. La spiaggia metterebbe chiunque di buonumore, ma per loro è carica di nostalgia e malinconia. 
È Raoul a rompere il silenzio.
“Cantiamo?”, chiede, con la voce un po’ tremolante. Christine lo guarda.
“Cantiamo?”, ripete lui, arrossendo di nuovo. “Non sono bravo quanto te, ma… Potremmo farlo. Come ai vecchi tempi”.
Christine gli rivolge un sorriso carico di tenerezza. Il ricordo di suo padre perde la tristezza e lascia solo la dolcezza.
“Cosa vuoi cantare?”, chiede.
“Decidi tu. Sei tu l’artista”.
Così cantano un’aria svedese che solevano cantare da bambini con il dolce accompagnamento del violino del papà. Raoul è fuori allenamento e inciampa sulle note e sulla pronuncia delle parole, ma Christine lo prende per un braccio, poggia la testa sulla sua spalla, ride. E, insieme, continuano a cantare.
Quando finiscono, Raoul la accarezza e scuote la testa.
“Sono proprio una frana, paragonato a te”. Ride.
“Avresti potuto fare di peggio”, scherza lei, dandogli un bacio sulla guancia.
“Oh, beh. Tu hai avuto maestri d’eccezione”, dice Raoul, e subito dopo si morde la lingua, come se avesse detto qualcosa di sbagliato. Ma Christine gli sorride ancora. È già contenta che non ci sia alcun astio, nella sua voce, quando parla di Erik. Benedetto Raoul.
Suo marito le tocca il ventre, sente il battito di una nuova vita che sta nascendo.
“Lo porteremo in spiaggia, qualche volta?”, chiede.
Christine annuisce. Lo porteranno in spiaggia, canteranno, e giocheranno con lui. Gli daranno tutto l’amore del mondo, l’amore che purtroppo non tutti i bambini ricevono dai propri genitori.
Gli racconteranno storie. Gli racconteranno della sciarpa rossa in mare, e del bambino che si tuffò per recuperarla. Gli racconteranno del maestro violinista Daaé e del suo immenso amore per la figliola. Non gli racconteranno la storia dell’Angelo della musica, no. Ma gli racconteranno di un uomo geniale, spaventoso che avrebbe potuto piegare il mondo al suo volere e distruggere tutto ciò che gli capitava sottomano. Un uomo rimaneva, nient’altro che un uomo, e proprio dai suoi sentimenti umani fu fermato. 
Gli diranno: “ama i tuoi figli nonostante il loro aspetto”.
Dopo queste riflessioni, Christine posa la mano su quella di Raoul, che tocca ancora il suo pancione. Con l’altra mano, Raoul la circonda per le spalle.
Il sole comincia a tramontare.
L’aria è colma dell’odore salmastro del mare, la superficie dell’acqua riflette i colori rossi del cielo. Le loro mani sono intrecciate, e Christine si lascia cullare.
La piccola Lotte pensava a tutto e non pensava a niente.

 
Note: avevo bisogno di un po' di sano fluff con questa coppia, una amica mi ha dato il prompt "Dopo sposati Raoul porta Christine in riva al mare per rivivere i loro "appuntamenti" di quando erano bimbetti" ed ecco qua <3
  
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