La morte le era stata
risparmiata mentre tutti quelli della sua razza erano ormai corpi senza
vita. Noraperò
non era sicura di voler vivere e tutto quello che sapeva era che la
stavano braccando,
quei maledetti soldati al servizio di Freezer stavano fiutando il suo
odore, ma
perché ? Perché stavano giocando con lei?
Perché non la finivano con la forza
del loro potere?
Nora aveva seguito un sentiero familiare, una piccola strada che attraversava la boscaglia ormai devastata dalle fiamme. Forse avrebbe potuto nascondersi, ma dove? Dove? Quegli animali le erano addosso, percepiva i loro passi svelti, le loro voci trionfanti.
"Maledetti!"
Mentre si faceva strada
in quella desolazione Nora pregò di morire, quel dolore al
ginocchio la limitava
nei movimenti, mentre la rabbia cresceva e le riduceva il cuore a
brandelli.
“Hanno ucciso tutti,
tutti quanti! Mio padre, i miei fratelli …voglio morire
anch’io.” Si trascinò
verso una barriera di rocce e fu lì che lo vide per la prima
volta: gli occhi neri sembravano due
tizzoni ardenti, il volto sudato ma compiaciuto da ciò che
erano riusciti a compiere in
quel pacifico luogo, Vegeta sorrise con sarcasmo.
“Pensavi di sfuggirmi?
Freezer mi ha detto di avere riguardo per te…principessa
Nora.” era cinico e spietato, lei lo
riconobbe...Vegeta.
“Perché non mi
uccidi?
Cosa vuole quel mostro da me?” Nora continuò a
guardare con odio quel saiyan che
aveva annientato la sua razza, che aveva distrutto ogni forma di vita
sul suo rigoglioso pianeta. Emise un lungo respiro, i lunghi e sudati
capelli scuri le scendevano
sul viso e gli occhi verdi erano paragonabili a due gemme da tanto
erano belli
e lucenti.
Era bella come un angelo,
un angelo precipitato all’inferno.
“Non ho idea di cosa
voglia fare di te…ma non mi importa! Adesso
seguirmi!”
“NO!” rispose lei sollevando il
mento, non si sarebbe mai
piegata alla volontà di quell’assassino. Alle sue
spalle si udì una gelida risata:
Nappa la fissava dalla sua imponente statura con soddisfazione e
accanto a lui
anche Radish sorrideva.
“Voi due non state
lì
impalati, prendere la ragazza e portatela sulla navicella, non voglio
restare
in questo insulso pianeta un secondo di più!”
ordinò Vegeta muovendosi con la
grazie di una pantera per avvicinarsi a lei.
L’afferrò per i capelli e la trascinò
verso il saiyan più massiccio, ma lei si
divincolò e riuscii ad avvicinare le
labbra a un braccio, lo morse con tutta forza che aveva in corpo,
così forte che Vegeta strinse i denti e gli
occhi si iniettarono di collera.
“Piccola arrogante, ora
ti insegno io ad ubbidire!” proferì con voce dura
il principe, il suo sguardo
si fece tremendo, non tollerava un simile affronto per di
più davanti ai suoi uomini.
Continua …
E’ la mia prima fic
…vorrei
ricevere qualche consiglio.
Grazie.