Sdraiata sotto una coltre di stelle, così volevo passare le mie notti, sentendo il prato umido che mi gelava la schiena, odendo solamente il respiro pesante di Ed. Sì, Ed, il mio migliore amico, l'unico che avessi mai amato così tanto. Mi voltai ad osservarlo, com'era bello guardarlo mentre il suo sguardo era puntato verso il cielo, i suoi occhi blu infinito, lucidi e sognanti, nei quali mi perdevo così volentieri. I capelli, indescrivibili, sembravano un incendio in quello squarcio di prato, il minuscolo giardino di casa Sheeran. Chissà a che pensava.
Sospirai, il mio era un amore impossibile, lui era il mio amico del cuore, quasi un fratello.
Rabbrividii, stringendomi nella larga felpa che Edward mi aveva prestato, nonostante fosse estate, faceva davvero freddo. Lui mi accolse in un caldo abbraccio, e poi disse: "Lally, sei bellissima stasera, hai un' aria così semplice e genuina senza quei tre chili di trucco con cui ti pasticci il viso tutti i giorni" sorrisi e arrossii, mi piacevano molto i suoi complimenti e risposi ironicamente: "Grazie. Tu invece sei brutto come al solito". Sbuffò:" Simpatica oltre che bella!!",ma c'era una nota di amarezza nel modo in cui parlò.
"Lally, ti ricordi il nostro patto?" chiese
"Non potrei mai dimenticarlo, era tarda primavera e faceva caldo, un vento secco di sfiorava i capelli, così rossi che pareva che la tua testa fosse andata a fuoco. Eravamo seduti all'ombra di un salice, ficino al fiume. Quel giorno abbiamo giurato amicizia eterna" concludemmo la frase assieme con un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra.
"Ti va di entrare? Si gela qui fuori senza felpa, se ti va ci guardiamo un film" propose speranzoso, poverino tremava come una foglia, "Ci sto" risposi.
Appena dentro, mi accoccolai sul divano accanto a Ed, sotto una leggera coperta, e accendemmo la TV. Trasmettevano i pirati dei Caraibi, il nostro film preferito, sin da piccoli sognavamo di solcare i mari, sfidando i pericoli come dei veri pirati alla ricerca dell'avventura e, ovviamente, del magnifico tesoro. Erano solo sogni, ma daltronde non c'è differenza tra sogno e realtà; la vita è un'avventura piena di pericoli cosiccome i film.
"Pensi davvero quello che mi hai detto prima?" domandò
"Cosa?" chiesi.
"Pensi davvero che io sia brutto?"
"Oh Ed, ma come ti viene in mente, anche solo di immaginare una roba simile!?" continuai: "Credimi tesoro, tu sei una persona meravigliosa, perfetta in ogni difetto, sei un grande, non lasciare che ti dicano mai il contrario!!"
"Ma tutte le ragazze mi danno buca, mi dicono che non sono carino, che sono cicciotto, mi elencano sempre e solamente i miei difetti, ora mi viene il dubbio di avere dei pregi!" disse sconsolato, mentre lacrime calde gli rigavano le guance e il naso gli diventava rosso quanto i suoi meravigliosi capelli.
"Ascoltami bene, se le nostre compagne non sanno capire la tua bellezza è perchè sono solo delle oche giulive; tu sei il ginger più bello che io abbia mai visto, asomigli a quel figone di Rupert Grint, sei dolce e sensibile e non hai alcun difetto, i tuoi sono effetti speciali." conclusi facendogli l'occhiolino.
lo osservai, il suo viso, illuminato dalla luce bluastra del televisore, era tornato solare e le lacrime che prima erano di tristezza, ora erano di gioia. Si avvicinò e mi strizzò in un fortissimo abbraccio, mi lasciò un lieve bacio sulla guancia, sussurrandomi: "Grazie, non so che farei senza di te, sei un amore, per fortuna ci sei tu a sollevarmi il morale."
"No, grazie a te di esistere. Ti amo" pensai tra me.





Buongiorno, anzi, buonasera.
Questa è la mia prima fanfiction, spero davvero che vi piaccia questo primo capitolo, lo so è un po' corto, ma devo dire che il risultato non mi dispiace.
Avviso che questa ff non sarà particolarmente lunga, quindi godetevela finchè dura. Vi prego lasciate recensioni, anche negative, accetto ogni tipo di critica.
Tanti baci
ALICE