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Autore: phantom of music    03/06/2014    1 recensioni
Dal testo:
"Da quanto non rivedo quei tuoi grandi occhi azzurri? Così chiari da sembrare ghiaccio eppure così profondi da poterti perdere nei loro abissi, oscuri ai molti eppure a me così lucenti da poterti scorgere l’animo.
Il mio cuore palpita più forte al solo pensarti, ma uno strana inquietudine allo stesso tempo mi uccide, mi fa così male che sono costretta a piegarmi su me stessa per alleviare quel dolore che sento dentro di me, mentre piccole e cristalline lacrime solcano le mie guance rosee, cadendo sul cuscino, formando piccoli pozzi d’acqua che, inevitabilmente, mi ricordano te ... facendomi ancora più male."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Theana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia

Il rumore della pioggia che cade giunge alle mie orecchie, come una dolce ninna nanna. Una melodia che dovrebbe portare la pace nel mio animo tormentato e nel mio cuore.

Eppure non riesco a dormire, non riesco a immergermi nel dolce oblio dell’incoscienza.

I miei sensi sono vigili, come se stessero aspettando che accada qualcosa.

O che qualcuno ritorni.

Da quanto non rivedo quei tuoi grandi occhi azzurri? Così chiari da sembrare ghiaccio eppure così profondi da poterti perdere nei loro abissi, oscuri ai molti eppure a me così lucenti da poterti scorgere l’animo.

Il mio cuore palpita più forte al solo pensarti, ma uno strana inquietudine allo stesso tempo mi uccide, mi fa così male che sono costretta a piegarmi su me stessa per alleviare quel dolore che sento dentro di me, mentre piccole e cristalline lacrime solcano le mie guancie rosee, cadendo sul cuscino, formando piccoli pozzi d’acqua che, inevitabilmente, mi ricordano te ... facendomi ancora più male.

Perché non sei qui, accanto a me?

Perché sei voluto partire per quella terra da cui nessuno è mai tornato? Perché mi hai lasciato proprio quando avevo bisogno di te? Non capisci che anche se ti allontanavo in realtà ti volevo solamente più vicino?

Mi mancano i nostri piccoli battibecchi, mi manca non poter sentire la tua voce che mi solleticava l’orecchio quando mi sussurravi gli incantesimi da compiere, pensando che non li avessi capiti .... ma non hai compreso che era solamente per sentire il tuo corpo a contatto con il mio anche se solo per un breve istante?

Perché non sei mai riuscito a vedere che ti amavo?

Sei cambiato, mio piccolo mago. Io lo so.

Sei partito e sei ritornato con gli occhi scuri, velati di un sentimento che da tempo hai voluto seppellire nell’oscurità del tuo animo, ma da cui non sei mai riuscito a liberarti, come se fosse il tuo peso da portare, le catene che ti ancorano ancora a questo mondo.

Ma dopo, dimmi, cosa ti rimarrà se non l’amaro e il breve istante di felicità che proverai nel vedere realizzato il tuo più oscuro desidero?

Quello che neghi a te stesso? Quello che tu stesso non credi possibile, ma che vorresti si realizzasse?

Perché vuoi diventare l’ombra di te stesso?

Perché vuoi negare a te stesso il mondo dei vivi per rimanere legato a quello dei morti, rendendo inutile il sacrificio che fece tua madre in nome di un Dio che ormai viene visto come il male quando invece è anche creato?

Il rumore della pioggia che cade si affievolisce, fino a scomparire definitivamente, ma le mie lacrime non riescono ad arrestarsi, lasciandomi un sapore amaro e salato in bocca. lI cuore continua a farmi male, fuori si fa giorno, tutto prende vita intorno a me, mentre io aspetto invano che il mio piccolo mago ritorni finalmente a casa.

  
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