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Autore: FigliadiDurin    03/06/2014    1 recensioni
Sam non ha mai creduto nel destino, si è imposto, insieme al fratello, di riuscire a poterlo cambiare. Ha fondato la sua intera esistenza su quel principio, come per nascondersi dalla sua vita, come per fuggire da un futuro già scritto che non riserva per lui e per le persone a lui care niente di buono.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Sam non ha mai creduto nel destino, si è imposto, insieme al fratello, di poterlo cambiare. Ha fondato la sua intera esistenza su quel principio, come per nascondersi dalla sua vita, come per fuggire da un futuro già scritto che non riserva per lui e per le persone a lui care niente di buono.

E se fino a quel momento, nonostante alti e bassi, quella concezione di vita era rimasta radicata nella sua mente, adesso seduto sul cofano dell'Impala con un bottiglia di birra in mano si ritrova a riflettere su quello che è il destino. 

Essere il tramite di Lucifero.
Dirlo ad alta voce con la mente libera da pensieri opprimenti, fa tutto un altro effetto. Un effetto disastrante, cupo, angosciante, quasi spettrale. E Sam si chiede che cosa c'entra lui con tutto questo e scommette che anche Dean da qualche parte si sta facendo domande simili, domande terribilmente contorte, domande che non ammettono risposte. Sam non si capacita di capire il destino della sua famiglia, ha lottato, lo ha accettato, lo sta vivendo, perché è come se la sua vita andasse da sola, senza di lui. Ogni tanto si accorge di essere il protagonista ma è già troppo tardi.

Essere il tramite di Lucifero, fa così tanta paura.

Sam non ci riesce, non ci riesce davvero ad accettare quelle parole. Parole, parole sporche che appartengono ad un destino losco e terribilmente ingiusto. Non è forse il destino stesso ad aver già detto di sì al posto suo?

Si chiede perché tutte quelle sceneggiate, perché tutto quel dolore per qualcosa che qualcuno di talmente grande sa già come andrà a finire. 
Marionette, forse sono solo stupidi pupazzi senza vita manovrati da qualcuno ai piani alti, solo per un insano divertimento. 

Ma la posta in palio è troppa e ne sono coinvolti, in quello che sembra essere il destino della terra, in tanti anche troppi. Non direttamente ovviamente, ma la vita di ogni persona, angelo, demone o mostro che sia sembra dipendere da quella fatidica battaglia.

Ed è davvero Sam a dover cambiare il destino della terra? 

Troppi perché, troppe domande si affollano nella sua testa, troppe responsabilità aggravano le sue spalle. 

Detroit. 
Sam dirà di sì, lo sanno già tutti, lo sa anche chi non lo vuole sapere o chi si ostiene a non saperlo.
Sam dirà di sì e ce la metterà tutta per cancellare quel destino.
Sarebbe pronto a morire per arrivare al suo intento perché è davvero stufo, arrabbiato, stanco di quella vita. 

Detroit. Essere il tramite di Lucifero.
Suonano ancora più disperati detti insieme.

Sam accoglierà quell'essere dentro il suo corpo, e poi? 
Vede solo nero dopo, un brivido attraversagli la schiena e la consapevolezza di essere solo un umano, troppo piccolo e debole per quello che lo attende. Fa fatica Sam a respingere i conati di vomito, un essere spaventoso gli avrebbe strappato il corpo, lo avrebbe calpestato, distrutto, facendone la sua personale dimora. 

Così recita il suo destino e così le cose andranno.
Sam dirà sì, un sì per farsi perdonare, un sì per cancellare i suoi errori.
Lui aveva causato tutto, lui e la sua testardaggine, lui è quel qualcosa dentro di lui che inevitabilmente incute terrore e adesso Sam si capacita, capisce che non poteva essere altro che il tramite di Lucifero, di un essere così maligno.

Il male lo ha sempre circondato fin dalla nascita, dalla nascita l'oscuro lo ha divorato rendendolo parte di se e per quanto potesse scappare, lottare, Sam era destinato a far parte di quel mondo che odiava e cacciava. 

Il destino ha voluto che Sam fosse un mostro e che morisse da tale.
   
 
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