Dolore

<< Cerca di stare calma, ora li rivedrai. >> Erano passati sei mesi dalla morte di Leon S.Kennedy... o quella che era sembrata la sua morte. Chris era stato ritrovato dalla B.S.A.A e naturalmente Jill e Claire erano state avvisate in tempo record. Invece scoprirono che Leon era vivo solo dopo la sterilizzazione di Tatchi.

<< Sono calmissima, vedrò solo una persona morta e mio fratello, Jill. Perché non dovrei essere calma? >> Fece la donna dai capelli color bronzo, seduta sul sedile accanto a quello della bionda. Si sentiva dannatamente presa in giro, non da Chris, ma da Leon. Una missione era una missione, lo sapeva, ma almeno poteva avvisarla, via posta elettronica, chiamata privata, attraverso complicati anagrammi sul giornale, che era vivo. Lui non l'aveva fatto, si era dimenticato di lei, di quello che erano stati nell'ultimo mese.

Era venuta a conoscenza di quello che era successo, dalla storia di Ada, da come l'aveva salvata, a quella di Dereck. Però continuava a sentirsi tradita, da come era scomparso a come aveva fatto il cagnolino fedele con la Wong. Lei, in quei sei mesi che Leon andava in giro a salvare il mondo, aveva cercato di superare lo shock che aveva subito, cercando di sopportare il dolore. Un dolore che con il tempo non era scomparso, non era diminuito, ma che riuscì a mettere in un angolo del suo cuore, cercando di andare avanti.

Era stata lei a raccontare chi era Leon Scott Kennedy al suo funerale, lei che aveva stretto la mano ad amici e colleghi, che gli facevano le condoglianze. Sì, perché loro erano una coppia quando lui era “morto”. Per onorare il suo ricordo aveva deciso di lasciare il suo lavora a TerraSave, decidendo di diventare un'agente governativo. Quando scoprì che era vivo stava finendo l'addestramento, ma non scappò dal suo istruttore, non prese un aereo verso la Cina per riabbracciarlo. Aveva proseguito con l'allenamento, sfogando la sua rabbia in quel residence del governo, e in una sola settimana era riuscita a completare l'intero addestramento.

<< Leon non è una persona morta, è ancora vivo. >> Gli ricordò Jill con fare materno, fermando l'auto davanti all'aeroporto. << Aspetta che lo vedo, poi ne riparliamo. >> Fece l'altra, sbattendo la portiera del mezzo. Aspettarono al check-in che uscissero, il primo che videro fu Chris, che con lo sguardo sconfitto, e un borsone per spalla, si dirigeva verso le porte dell'edificio.

<< Sparisci per mesi e neanche ci saluti? >> La voce della sua fidanzata lo convinse ad alzare lo sguardo, trovando lei e la sorella che gli sorridevano con le lacrime agli occhi. Gli caddero le braccia sui fianchi, mentre i borsoni sbatterono a terra. Jill corse per prima verso di lui, baciandolo, per poi stringerlo in un forte abbraccio. << Scusami, io... io, non... mi sei mancata. >> Disse affondando la testa sui suoi capelli, tornando finalmente ad annusarne l'odore.

<< Chris... >> Anche Claire gli si avvicinò, facendolo staccare dalla bionda per abbracciare lei.

Da dove era arrivato il trentanovenne uscirono anche gli altri passeggeri dell'aereo cinese, due in particolare si fermarono, uno di questi era Leon. L'altra era Helena Harper, sua partner a Tall Oaks e a Tatchi.

Quando la donna si staccò dal fratello i suoi occhi castani s'incrociarono con quelli azzurro cielo di lui. << C-Claire. >> Bofonchiò l'uomo, facendosi scappare un piccolo sorriso... ma non era felice. Era terrorizzato.

Lei gli si avvicinò con calma, mentre le lacrime tentavano di uscire prepotentemente dagli occhi. Le ritrasse, non volendo farsi vedere debole. Continuò a fissarlo, fino a fermarsi a pochi centimetri da lui. Leon poté leggere nel suo sguardo quanto aveva sofferto, e si sentiva male solo a pensarci.

<< Mi dispiace... >> Esclamò in un sussurro, portandogli le dita sulla guancia. Lei le scansò con una mano, per poi dargli un sonoro ceffone con l'altra. << Hai la vaga idea di quanto sono stata male? >> Domandò ringhiando, mentre una lacrima le solcava il viso roseo.

<< Claire... io ho dovuto. >> Lui abbassò lo sguardo, non riuscendo a tenere quello della donna. << Che cosa, Leon? Hai dovuto stare su un letto d'ospedale per lo shock? Presenziare al tuo funerale? Stringere la mano a tutti i tuoi colleghi che ti facevano le condoglianze?! >> Gridò lei, mentre dagli occhi gli usciva un fiume in piena. L'uomo che aveva davanti si sentì stritolare il cuore a sentirla, senza contare che aveva addosso gli sguardi attoniti di tutti.

<< Ah, già. Tu hai dovuto salvare il mondo. Trattenerti dal farmi sapere che eri vivo. Distruggere una promessa... e correre dalla donna che amavi veramente. >> Quelle ultime frasi, dette quasi in un sussurro, mandarono in un vortice tutti i sentimenti che in quel momento Leon provava, costringendolo ad alzare lo sguardo. La guardò negli occhi, intuendo che lei lo aveva capito. Sapeva che se era scomparso e non si era fatto più vivo non era perché doveva salvare il mondo, ma per capire cosa centrava in tutto quello Ada Wong.

Abbassò nuovamente il capo, avendo un turbinio di emozioni negative dentro di sé. Sentì la donna allontanarsi, fino a scomparire insieme a Chris e Jill. Sapeva che probabilmente quella era l'ultima volta che la vedeva.

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Note Autore:
Salve! Eccomi qui con il continuo della One Shot che ho pubblicato ieri. Parla della Cleon e accenna anche alle Wonnedy o come cavolo si chiama la coppia LeonxAda. E' un po' ciò che succede prima della mia prossima long... ho deciso di rifare Resident Evil 7 Boston Bio Attack, visto che ho riscontrato dei problemi di trama quando lo scrivevo. Visto che ho letto i libri di S.D Perry ci saranno personaggi come David e Jhon, ma terrò lo stesso gli OC che voi mi avete dato, dando qualche modifica lieve, visto che saranno comunque allievi del liceo di Boston. Si chiamerà Resident Evil 7 BBA Reloted e per la prima volta vedrete all'opera la squadra A.B.T.F (Anti-BioTerrorism Force), che avrà come capo un personaggio che voi non v'immaginerete mai. :D Alla prossima!