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Autore: jennifer targaryen    04/06/2014    0 recensioni
Alyssa era arrivata finalmente ad Approdo del Re, dove la attendevano le nozze di sua sorella con il nuovo re, di cui lei ne sapeva ben poco. Era sempre stata la pecora nera della famiglia...
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Alyssa era arrivata finalmente ad Approdo del Re, dove la attendevano le nozze di sua sorella con il nuovo re, di cui lei ne sapeva ben poco. Era sempre stata la pecora nera della famiglia, la ribelle, colei che non aveva fede negli dei o nelle casate, ma semplicemente nelle persone, almeno, cercava di trovarla. Il mondo in cui era nata era pieno di menzogne e avarizia, l’uomo mirava solo al potere, era egoista e irrazionale. Alyssa era molto popolare tra le chiacchiere della gente per essere la bastarda di casa Tyrell, ma non era una semplice bastarda, perché nel suo sangue scorreva anche quello dei Targaryen. Era nata dall’amore impossibile ma passionale di Mace Tyrell e Rhaella Targaryen.
Arrivata ad Approdo del Re, trovò ad attenderla un ometto, con una cicatrice sul volto, che la guardava incantato. Si schiarì la voce e la aiutò a scendere dalla carrozza.

“Grazie, ma non ho bisogno dell’aiuto di un uomo.” Disse Alyssa rifiutando la mano del piccolo uomo.
“Lady Alyssa, per me è un piacere conoscerla, sono Tyrion Lannister, maestro del conio e da parte del re Joffrey le do il benvenuto ad Approdo del Re.”
 “Ah, Joffrey Baratheon, mia sorella non ha mai avuto buon gusto nel scegliere uomini virili.”
 A quell’affermazione Tyrion rimase perplesso, non era il solo a pensare che Joffrey non fosse adatto per essere un buon re.
“Ordinerò ai miei uomini di guidarla al castello del re.”
“Devo per forza andarci ora? Avevo in mente di fare una visita a un’oasi. Sto morendo di sete.”
Tyrion fece cenno ai suoi uomini di proseguire senza lady Alyssa, e la portò con sé all’oasi più vicina. Durante il breve tragitto Tyrion sembrava teso, mentre Alyssa era molto disinvolta.
 “Allora ha fatto un viaggio gradito, mia signora?”chiese gentilmente.
“Sì, anche se venire qua, penso sia stato un grosso sbaglio. Ad Approdo del Re la gente è abile solo in due cose: uccidere e mentire. Non me ne vogliate signor Tyrion, ma io con gente avara di potere non voglio averci a che fare.”. Disse Alyssa dura.
“Beh, non siete l’unica. Il re è mio nipote ed è un incosciente e violento ragazzino. La mia famiglia è sanguinosa ed ha ucciso quasi tutti gli Stark. Io posso dire di non avere le loro stesse idee riguardo al potere e al modo in cui arrivarci.”
L’ometto guardò per un istante Alyssa e i due si fermarono davanti alla porta del lussuoso ostello.
“Ma mia signora…” Tyrion fu bloccato da Alyssa.
“Vi prego Tyrion, chiamatemi Alyssa e non datemi del voi, mi fa sentire vecchia.” Tyrion sorrise e continuò la sua frase.
“Alyssa…posso assicurarti che durante questo soggiorno ad Approdo del Re, tu possa fare affidamento su di me per qualunque urgenza o anche semplicemente per una chiacchierata.” Disse Tyrion.
Le piaceva proprio quell’ometto, riusciva a percepire che non era un Lannister, ma non per l’aspetto, bensì dall’onestà e la gentilezza d’animo e d’onore che mostrava.
“Certamente, ne sarei onorata.” Rispose Alyssa.
 Tyrion le aprì educatamente la porta, e la fece accomodare.
“Questo posto non è un gran chè, ma è l’oasi più vicina.”
“Andrà benissimo, ho solo bisogno di bere qualcosa.”

Tyrion andò a prendere i calici e del buon vino nel seminterrato, mentre Alyssa rimase sopra, seduta su una poltrona a due bracci di vimini. Mossa dalla curiosità, si alzò, perché sentì delle risate e degli scocchi di baci provenienti dalla porta socchiusa che si trovava di fronte.  Si alzò e aprì la porta. Si ritrovò davanti ad un’orgia di donne e due uomini. Rimase imbarazzata.

“Ah, penso di essermi sbagliata, questo non è il bagno.” Mentre ritornava indietro Alyssa fu invitata a presentarsi da uno dei due uomini.
“E tu meravigliosa creatura, chi saresti?” Tyrion sbucò dietro ad Alyssa.
“Alyssa … stavo per avvertirti che qui c’erano anche altri ospiti.”

Un uomo alto con la carnagione abbronzata, mezzo nudo, con un corpo scolpito e asciutto, capelli nero corvino proprio come quelli di Alyssa, occhi penetranti, barba abbastanza folta e una voce profonda ed attraente.
 “La bellezza dei sette regni, Alyssa Tyrell Targaryen.” L’uomo si alzò e si avvicinò a lei. Alyssa era imbarazzata e infastidita dalla sicurezza e dalla sfrontataggine che emanava quel bellissimo uomo.
“Mi dispiace farmi trovare in queste circostanze, il mio nome è Oberyn Martell.”
“Io, dovrei andare. Scusate per aver interrotto il vostro piacere, io e Tyrion dovremmo raggiungere il castello. E’ stato un piacere principe Oberyn.” Alyssa imbarazzata salutò e chiuse la porta.
“Ma cos’è questo? Un bordello?” chiese Alyssa.
“Mi dispiace, ma il principe Oberyn ha una certa perversione che ho dovuto soddisfare.” Rispose Tyrion.
 Dalla stanza uscì Oberyn, ma questa volta con una tunica oro con lo stemma della sua casta, un sole.
“Lady Alyssa, ho sentito tanto parlare di voi.”
“La gente parla troppo.” Disse fredda.
“Beh ma di voi cosa c’è di male da dire? Siete bellissima, forte e Targaryen.” “Sangue e fuoco, peccato che io non lo condivida.” Disse.
“Mi farebbe molto piacere incontrarvi di nuovo.”
“Ci sarò al matrimonio.” Disse Alyssa.
Dalla stanza uscì fuori una donna alta, capelli neri e lunghi che le ricadevano sulla schiena. “Caro, ti stiamo aspettando.” Disse guardando Alyssa in modo ambiguo. “Allora non vedo l’ora.” Disse Oberyn baciandole la mano per poi ritornare nella stanza.

“Alyssa, andiamo?” chiese Tyrion.
“Si, e anche subito.” Rispose Alyssa. I due salirono su di una carrozza e iniziarono a chiacchierare molto, c’era una strana sintonia e un legame tra loro, sembrava che si conoscessero da anni.
“Sai Tyrion, sei davvero simpatico ed intelligente, spero solo che tu non sia anche un traditore.” Disse Alyssa.
“Perché pensi questo?”
“Mi sono stancata di essere tradita dalle persone che mi circondano.”
“Puoi fidarti di me, lo so che detto da un Lannister non è credibile, ma sta a te farlo o no.” Disse.
“Grazie.” Rispose Alyssa.

Durante la cena tra Tyrell e Lannister, Alyssa dovette presentarsi ai Lannister. Nel tavolo di fronte al suo c’erano proprio tutti: Tywin, Cersei, Jaime, Tommen, Myrcella e Tyrion. Provava molto disgusto per quelle persone, tranne ovviamente per Tyrion. Si avvicinò al banchetto e fece un inchino generale.
“Piacere di fare la vostra conoscenza, il mio nome è Alyssa Tyrell Targaryen.”
“Ah, la bastarda.” Sussurò Cersei.
Alyssa le lanciò un’occhiata fulminea.
“Si, proprio io.” Rispose sarcastica.
Lord Tywin si alzò e le porse i suoi saluti.
“Benvenuta ad Approdo del Re, lady Alyssa. Se le servirà una guida può sempre far riferimento a mio figlio Jaime Lannister.” Tywin indicò Jaime che sembrava scocciato dalle parole del padre.
“Grazie mio signore, ma la compagnia di vostro figlio Tyrion mi è più che utile.”
“Tyrion, non è nemmeno arrivata che già le hai fatto la corte?” Cersei si divertiva a umiliare il fratello.
Alyssa si congedò e alla fine della cena Tyrion la raggiunse nella sua stanza.
“Tua sorella ha una lingua affilata.” Disse.
“La fa compiacere umiliare gli altri.” Tyrion si sedette sulla sedia di ebano che lo rendeva più alto. Alyssa continuava a guardare fuori dalla vetrata enorme che affacciava sul mare.
“Lady Alyssa, voglio mostrarti una cosa.” La prese con la sua  piccola ma paffuta mano e la condusse in un’enorme libreria.
“E’ grandissima! Ma è bellissima, Tyrion!” Il viso di Alyssa risplendeva e il suo sorriso irradiava serenità e gioia.
“Ho pensato che una donna colta come te amasse leggere.”
“Posso prenderne uno?”
“Ma certo. Quando non mi cimento in imprese eroiche vengo qui a leggere.” Disse Tyrion sorridendole.
“E’ l’unica cosa che mi permette di evadere da questo mondo malvagio.” Disse Alyssa.
“Come ti sei procurato quella cicatrice?” chiese curiosa.
“Durante la battaglia contro Renly Baratheon.” Tyrion sembrava quasi vergognarsi.
“Ti rende ancora di più attraente.” Disse Alyssa sorridendogli in modo malizioso ma scherzoso.
“Ah ora capisco perché le donne cadono ai miei piedi.”

Risero insieme, Alyssa stava bene con lui. Poteva parlare di tutto e di tutti senza avere il terrore di essere tradita. A notte fonda ritornarono nelle loro stanze e Alyssa, stanca, crollò in un sonno profondo.




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Spero che la mia storia sia piaciuta, le scrivo perchè mi fanno stare bene. Per Alyssa avevo pensato alla mia amata Megan Fox, che ho trasformato in una Targaryen/Tyrell

Alyssa Targaryen Tyrell aka Megan Fox
  
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