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Autore: chiara_981    04/06/2014    0 recensioni
Questa storia, " intitolata "Sulle note dell'amore", parla di una diciassette,Clary, che deve far chiarezza sulla scomparsa di sua sorella, Lucy, che è stata rapita il giorno del sue sedicesimo compleanno.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di addormentarmi la mia mente tornó ad un anno fa, alla notte del mio compleanno,precisamente, la notte della  scomparsa di Lucy.
 Lucy quella sera andó  ad una festa con un paio di sue  amiche ma il giorno seguente, alle 6 di mattina, mamma si accorse che non era tornata a casa. 
Chiamammo gli agenti di polizia e prima che questi arrivassero mio padre mi portó a casa di mia zia.
 Tutti si dimenticarono del mio compleanno..nessuno dei miei parenti, troppo distratti dalla scomparsa di lucy, non mi fecero neppure gli auguri. 
Dopo tre mesi gli agenti si presentarono a casa nostra dicendo che non avevano trovato alcuna traccia di Lucy e che avrebbero archiviato il caso.
 Mia madre fece di tutto per far continuare l'indagine ma il capo della polizia e disse semplicemente di voltare pagina.
 Cosí fece.
 Dalla mattina alla sera cambió tutto,  sembrava quasi essersi dimenticata della scomparsa di Lucy, ma anche andando avanti, facendo finta che non fosse successo niente ,molte cose cambiarono.
 Mia mamma inizió ad assumere un atteggiamento troppo protettivo nei miei confronti e mio padre, dalla scomparsa di Lucy, inizió a fumare e a bere
.   Dopo un anno le acque si sono un po' calmate ma la casa senza Lucy sembra esser vuota e pur se non parliamo mai di lei so che ogni membro della mia famiglia pensa tutti i giorni a lei
. Cosí, mentre cerco di cacciare quei pensieri cado nelle braccia di Morfeo.
 Mi trovavo  in un parco debolmente illuminato dalla luce delle luna, mi guardavo intorno per cercar di capire dove mi trovassi esattamente ma l'unica cosa che attiró la mia attenzione fu  un'altalena un po' arrugginita. 
Inizialmente non capii perchè quell'altalena mi fosse cosí tanto familiare ma dopo un po' mi ricordai dei pomeriggi che passai con mia sorella in questo parco. Un tempo, quell'altalena non era  verniciata di rosso. 
   Facevamo a turno: prima era lei che spingeva me e poi ero io che spingevo lei. 
Mentre fissavo paralizzata quell'altalena sentii un rumore e mi  girai di scatto.
  Quando mi assicurai che fosse solo il vento mi voltai e sussultando per lo stupore e per lo spavento vidi mia sorella da piccola seduta sull'altalena. 
"Lucy"sussurrai.
"Sorellina spingi l'altalena??.
 " Emh..certo". 
Mi avvicinai all'altalena e spinsi piano.
   "Più forte.. Come piaceva a me.Perché piangi,sorellina?".
 "Dove sei? Perchè te ne sei andata?"
 Lei sorridendomi si alzó dall'altalena e mi disse
"Cerca trova"
."Cosa intendi per cerca trova?? Cosa devo cercare??".
 "Non sono morta Clary, ma non posso dirti dove mi trovo.Mi devi trovare tu"
. Non ebbi il coraggio di dire niente. Lei si avvicinó a me, mi diede un bacio sulla guangia e mi disse
"ti ricordí di cosa avevo paura da piccola?"
 Non ebbi il tempo di rispondere che suona la sveglia.
. 'Buon compleanno Clary, pensai. 
 Chiudo  gli occhi per raccogliere i pensieri e per  riflettere su quel sogno che mi turbó molto.
  È la prima volta che sogno mia sorella e non so se fosse  frutto della mia immaginazione dovuto ai pensieri della sera precedente oppure se quel in quel sogno mia sorella avesse voluto darmi un indizio per trovarla. 
Dopo un anno l'idea che non fosse morta era andata a scemare ma dopo questo sogno non ho alcuna certezza.  
 Scaccio  dalla mente quei pensieri e scendo giù in cucina. Non appena mi siedo  a tavola mia mamma si avvicina a me e abbracciandomi dice 
 "tesoro mio, auguri.".
 "grazie mamma"
. Come procedono i preparativi per la festa?".
  " Abbastanza bene. Alfred(il nostro maggiordomo) alle 10 deve ritirare la torta e devo chiarire alcune cose con il fioraio. Oggi hai l'appuntamento alle 15 con l'estetista  e alle 18 con il parrucchiere cosí alle 20 arriverai a casa e sarai pronta per la festa. Cosa ne pensi?".
 "Sai benissimo cosa ne penso. È solo una festa di compleanno...non mi devo sposare. Preferisco di gran lunga una cosa "inter nos" con voi e con le mie amiche a una festa di 50 invitati."
 "Questo è un giorno speciale e voglio che venga festeggiato come merita"
 "Basta poco per rendere questo giorno speciale".
 "Clary..non voglio continuare questo discorso. Mangia e vai scuola". Mi da un bacio e va via.


    Arrivata a scuola mi siedo sulla panchina e aspetto che arrivino anche Lottie e Brenda . Mi immergo nei miei pensieri e non posso non pensare al sogno. Per far chiarezza ho bisogno di andare in quel parco e vedere se c'è qualche cosa che si riallacci con la sua scomparsa. 
Mentre vedo le mie amiche da lontano decido che, per ora, sarebbe meglio non dire niente per non farle preoccupare.
 Neppure il tempo di sedersi che urlano in coro:"augurii Claryy".
 Mezza scuola si voltó a guardarci e, sicuramente, la maggior parte di loro non avrà pensato al mio compleanno ma alla scomparsa di mia sorella. 
Cerco di scacciare quei pensieri dalla mia mente e abbracciandole dissi 
"buongiorno e..grazie mille ahahahha."
"quanta gente ci sarà stasera?" chiede  Lottie sedendosi sulla panchina. 
" una cinquantina, saranno per lo più parenti che non vedo da anni..ah..quest'anno verrà anche zia Lucilla." 
"ahahahah davvero ??" 
"Si. Mi aspetto che voi veniate, non posso affrontare da sola tutta quella gente e.."
 "inviterai anche Simon ?" chiede Brenda interrompendomi. 
"non credo. Non ci sentiamo da un anno."
 "é il tuo migliore amico" 
"era, Bren , era"
 Suona la campanella ed entriamo in classe. Ci sediamo e subito dopo entra quella vecchia megera della professoressa di latino. 
"ragazzi, prima di iniziare la lezione, vorrei che faceste gli auguri alla vostra compagna di classe, Clary"
 Tutti si voltano  a guardarmi e con un'aria di compassione mi fanno gli auguri. Affondo il viso nei capelli e rispondo con un timido grazie. L'ora passa molto lentamente, sento gli occhi di miei compagni che mi fissano chiedendosi cosa si debba provare quando il giorno del proprio compleanno scompare la propria sorella. Appena suona  la campanella esco di corsa dalla classe e in un attimo mi ritrovo chiusa in bagno a piangere tutta la rabbia che provo verso lei. È sempre stata lei la figlia preferita e io ho sempre vissuto nella sua ombra. Lei era più bella, più intelligente, e più simpatica di me. Anche ora che non c'è più  è sempre sulla bocca di tutti, quando mi incontrano per strada mi riscono come la sorella di Lucy, quella povera ragazza cosí amata e apprezzata da tutti che è scomparsa misteriosamente  e non  semplicemente come Clary. Sono sicura che se fossi scomparsa io, nessuno l'avrebbe notato, neppure i miei genitori, nessuno.
 Dopo questo sfogo mi sciacquo la faccia ed esco dal bagno. La giornata passa tranquillamente fin quando non mi sento chiamare da una voce fin troppo familiare. 
 Clary". Mi volto e vedo Saimon. 
"Simon..CHE VUOI ??"
 " ehi..sai che è vietato arrabbiarsi il giorno del proprio compleanno".
 " Ero felice come una bambina al luna Park prima che arrivassi tu"
 "Non posso neppure farti gli auguri?" 
"Non dopo quello che hai fatto"
 "A cosa ti riferisci, esattamente?"
 "A cosa mi riferisco?.A COSA MI RIFERISCO?? Non so se ti ricordi ma dalla scomparsa di Lucy non ti sei fatto più sentire, ti ho mandato cosí tanti messaggi vocali che ormai la tua segreteria conosce a memoria il mio numero e a scuola, hai sempre  cercato di evitarmi.." 
"Clary ascolt.."
 "No ascoltami tu, invece. È da un anno che non mi rivolgi la parola e ora, proprio oggi, ti presenti come se non fosse accaduto nulla e mi saluti come se fossimo amici. Scusami tanto, ma proprio non riesco a capire"
 " So che ho sbagliato e me ne sono andato proprio nel momento in cui avevi bisogno di me. Mi sono allontanato perchè pensavo che volessi restare sola e in parte mi sento anche responsabile perchè, come già sai, quella notte anche io andai in quella discoteca ed ero cosí ubriaco che anche se avessi visto tua sorella  lasciare il Pandemonium  l'avrei sicuramente dimenticato. Comunque, ti ho portato un regalo." .
Mette le mani nella tasca ed estrae un piccolo pacchetto e porgendomelo dice 
"Scusa. Voglio ritornare ad essere tuo amico."
Presi il pacchetto e lo ringraziai.
 Aprii il pacchetto e trovari una collana in argento con un ciondolo a forma di cuore e uno zaffiro incastonato.Era davvero bella. 
 "È bellissima, Simon. Mi aiuti a metterla?".
 "Certo". Prende la collana e mentre armeggia con il gancio gli dico 
"Stasera c'è una festa a casa mia alle.." 
"Si alle otto e mezza,lo so. Tua mamma organizza sempre la stessa festa da anni." 
"Già, Ci sarai ?"
 "Certo, Ecco fatto.Ti sta benissimo. Ora devo andare, ci vediamo stasera, grazie per la seconda opportunità."
 "Grazie per il regalo". Mi diede un bacio sulla guancia e si incamminó verso la parte opposta. 
"Simon?" 
 Si voltò "Si?". 
"Mi sei mancato" 
"Anche tu, Clary, anche tu". Ci guardiamo  per un altro secondo poi si volta  e si incammina verso l'uscita. Lo guardo  da lontano e pensando all'accaduto  non mi rendo  conto che Lottie e Bren stanno  a pochi passi da me e mi chiamano  a gran voce. 
"Clary,,ma sei sorda ??" dice scherzando Lottie. 
"Ho parlato con Simon. O meglio, lui si è avvicinato a me ."
 "Davvero?" dicono in coro Lottie e Bren.
 "Si è scusato per la sua assenza. Si è allontanato perchè si sentiva in colpa. Quella notte andó anche lui al Pandemonium  ma era ubriaco, ha visto mia sorella entrare, ma non uscire. Si sente in colpa perchè se non fosse stato ubriaco, avrebbe potuto vedere o seguire mia sorella."
 "A proposito di uscire..da dove esce quella collana ?". Mi chiede.
Me l'ha regalata lui. Mi ha chiesto scusa e vuole che ritorniamo ad essere amici. Ho apprezzato molto il suo gesto, anche se non capisco perchè si sia fatto vivo dopo un anno, perchè abbia aspettato tutto questo tempo."
 "Cosa penserai di fare?" Chiede Bren. 
"L'ho invitato alla festa che si terrà stasera, per ringraziarlo del regalo."
 "È davvero bellissima la collana".
Guardo l'orologio:sono le tre. Tra dieci minuti ho l'appuntamento con l'estetista. 
Usciamo da scuola e dopo averle salutate mi dirigo dall'estetista e dopo un'ora dal parrucchiere, 
Guardo l'orologio:sono le tre. Tra dieci minuti ho l'appuntamento con l'estetista. 
Usciamo da scuola e dopo averle salutate mi dirigo dall'estetista e successivamente dal parrucchiere.
Appena entro in casa vedo nel salone un tavolo lungo almeno due metri dove si sarebbe tenuto il buffet. 
Cinque camerieri vestiti di tutto punto iniziano ad imbandire la tavola con rustici, caviale, champagne  e altre delizie. 
Prima di poter dire qualcosa si avvicina mia mamma 
"Clary, fatti guardare,sei bellissima. Ora peró vai in camerai tua, e indossa quel bel vestito che abbiamo comprato" .
"Va bene. Grazie per tutto quello che stai facendo per il mio compleanno." Nonostante non apprezzassi ,molto questo tipo di compleanno, mia mamma si stava impegnando moltissimo affinchè fosse tutto perfetto. 
Le do  un bacio sulla guancia e vado in camera mia. Indosso un vestito tutto bianco a maniche lunghe con dei "ghirigori" neri tutto intorno all'orlo ( http://www.pinterest.com/pin/271271577529719968/),sistemo un po' i capelli e non appena scendo giù bussano alla porta. 
   
 
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