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Autore: il compositore di nuvole    07/08/2008    2 recensioni
il compositore di nuvole
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO La Stanza è illuminata da una luce livida, dandogli un'aria triste e malinconica. Un'aria avida di felicità pronta a rinchiuderla nelle sue molecole lasciando spazio soltanto al dolore. avrei voglia di urlare e tirare pugni sul muro, ma non per rabbia, ma per tristezza ed ansia, vorrei tirare pugni sul muro fino a vedere il sangue scorrermi dalle nocche, ed assieme a lui tutte le paure ed i dubbi che si nascondono negli anfratti della mia anima. Forse anche lei sta piangendo, forse anche lei è stufa di tutte queste paure, forse anche la mia anima vorrebbe veder scorrere sangue dale sue nocche. Vedo Le tende muoversi, scosse dal vento e dai suoni della vita, sono tuttuno con l'ambiente, loro non sono statiche ma in movimento sfiorano e accarezzano le molecole che le circondano, ma un'ombra ferma e in volo dietro di loro però non accenna a muoversi, rimane li, sospesa in un'apnea di sensi e paure rendendosi cosi, immagine speculare delle paure di un cieco, e di chi non può vedere in volto i prorpi occhi. Sei tu, l'anima in silenzio che distorce la realtà di chi ti osserva, sei tu che chiedi di essere ignorata da chi ti ascolta sei quel barlume di follia nel volo di una nota dispersa nell'aria. Osservo la mia mano, la guardo come se solo lei potesse mettere in fila i giorni della mia confusa vita, ma lei non può parlare e le sue pieghe sono troppo buie per poterci scorgere una risposta. Mi siedo, e prendo fiato, inspiro, espiro, ed in fine chiudo gli occhi. Forse è questo che vorrei fare, chiudere gli occhi per l'ultima volta...lasciandomi tutto alle spalle, dimenticandomi di chi mi ama e di chi mi odia, dimenticandomi di quella scomoda cartella piena di ostacoli che molti chiamano esistenza sei troppo codardo per farlo il buio diventa oscurità e l'oscurità luce, capace di riempire gli spazzi invisibili della ragione tutto e muto, tutto e buio, un solo suono spezza la calma e la tranquillità del nulla un suono acuto, un suono che perfora le orecchie, distorcendo ogni minimo colore e pensiero. Chi sei? Si fa sempre più insinstente, sempre più perforante. Ma non è solo. con lui compaiono anche delle immagini. Accompagnate anchesse da un irriproducibile sottofondo un sottofondo fatto di urla, ma urla al di sotto della riproducibilità umana del suono le immagini sono illuminati da una luce ad intermittenza, Le vedo, impresse nella mia mente, fanno male e pulsano sotto le mie palpebre, mi fanno sentire sporco, e contorto sono come delle pugnalate in fondo al petto, nascoste dietro a una porta di cenere. Le immagine raccontano di volti, volti senza più una faccia e un perchè volti contorti nati dalla masturbazione di un'incubo volti, scpecchio di un silenzio distorto mente della confusione volti come i rami di un albero spoglio volti racchiusi nella mia mente... volti che chiedono pietà nascosti dal suangue volti che hai deturpato con la tua follia. Osservo per l'ultima volta il mio quadro di urla e paure godendo dell'immagine che mi si presenta davanti godendo del dolore racchiuso in quella stanza, e nela mia mente. Mi inginocchio vicino alla statua immobile che mi giace davanti, e con dolcezza, mi preparo a entrare nella stanza segreta della sua mente, sussurrandole ad un'orecchio le frasi più poetiche che un essere umano potrà mai pronunciare. “Ti racconterò l'inferno, è una promessa”
  
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