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Autore: xonlyexception    04/06/2014    1 recensioni
[Emma/Hook | Valentine's Day| OneShot ]
«Swan, come tu ben sai oggi è San Valentino, ed ecco, ho pensato di prenderti un piccolo pensiero». Sfonderò un sorriso ammiccante, pronunciando l’ultima parola con particolare enfasi e cercando di nascondere l’imbarazzo. Ecco, aveva già rovinato tutto.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A egoica perché mi sopporta
e perché le voglio (tanto) bene.
 

Rose rosse e baci rubati.


 
Si sentiva un ragazzino di fronte alla sua prima cotta, e la cosa non andava bene, non andava bene per niente. Insomma, lui era un pirata, doveva pur sempre mantenere il suo ruolo da duro. Da quanto quelli come lui facevano i romantici? Morale della storia: si trovava di fronte alla porta di casa di Emma da più o meno un quarto d’ora, con un mazzo di rose rosse tra le mani, senza trovare il coraggio di bussare a quella maledetta porta. Aveva trovato il termine perfetto per definirsi in quel momento: idiota. Sbuffò per l’ennesima volta e finalmente si decise a bussare. Dopo pochi istanti, che ad Hook sembrarono infiniti, Emma aprì la porta. «Hook», esclamò la donna stupita, «Che ci…», interruppe la frase all’improvviso, spostando lo sguardo sulle rose che l’uomo teneva in mano. Quest’ultimò si sentiva in imbarazzo, situazione completamente nuova per lui. Ma che cosa diamine gli era saltato in testa? Prendere delle rose ad Emma per la festa degli innamorati, non avrebbe dovuto dare ascolto a Belle quando era andato a chiederle consiglio. Aveva tanto sentito parlare di San Valentino che alla fine aveva pensato di prendere anche lui qualcosa per Emma, pur sapendo che la donna che si ritrovava davanti non era per niente il tipo da romanticherie di quel genere. Ma Belle aveva saputo essere davvero convincente: «Vedrai le piacerà tantissimo!», aveva detto, «Ne sarà lusingata, ad ogni donna farebbe piacere un gesto del genere, Emma compresa». E lui, povero idiota, si era lasciato persuadere.  Ormai non si poteva più tirare indietro, veloce ed indolore, si disse mentalmente, dagli le rose e scappa via. «Swan, come tu ben sai oggi è San Valentino, ed ecco, ho pensato di prenderti un piccolo pensiero». Sfonderò un sorriso ammiccante, pronunciando l’ultima parola con particolare enfasi e cercando di nascondere l’imbarazzo. Ecco, aveva già rovinato tutto. Emma alzò un sopracciglio contrariata e perplessa, «A me? E perché mai?» Hook sbuffò, possibile che quella donna non riuscisse a mettersi in testa il fatto che lui fosse seriamente e palesemente interessato a lei? Lo avevano capito tutti, anche Henry aveva compreso quanto l’uomo tenesse alla madre, mettendo da parte il desiderio che nutriva per possibile ritorno di Emma con Neal. «Dovresti saperlo bene ormai, Swan». Disse allora Hook, «Sai cosa? Lascia stare, dimentica questa conversazione». Fece per andarsene, quando la voce di Emma lo fermò. «Aspetta,» disse cauta e quasi esitante, «potresti entrare un attimo, insomma, sarebbe un peccato buttare via quelle rose, no?» Hook sorrise soddisfatto, per poi girarsi verso la donna, indossano una maschera di perfetta indifferenza. «Se proprio insisti» Emma si spostò al lato della porta, permettendo ad Hook di entrare, per poi richiuderla in fretta alle sue spalle. Prese un vaso vuoto, lo riempì d’acqua e si avvicinò al pirata che gli porse il mazzo di rose. «Sono bellissime», quasi sussurrò Emma. Walsh le prendeva spesso regali, parecchio costosi alle volte, ma alla fine niente di quello che vi era stato tra loro si era dimostrato essere reale, non era neanche un umano, la loro relazione faceva parte di un piano premeditato per tenerla lontano da Storybrooke. Il gesto di Hook invece sembrava essere così genuino, poteva addirittura leggere nel suo sguardo la delusione per la sua reazione iniziale. Sapeva che l’uomo provava qualcosa per lei, ma riteneva che quel qualcosa sarebbe passato in fretta, che fosse solamente un invaghimento passeggiero. E invece i mesi erano passati, era perfino venuto a cercarla a New York per farle riprendere la memoria, e continuava a comportarsi con un certo riguardo nei suoi confronti. Neal era il padre di suo figlio, ma lei aveva deciso di mettere una pietra sopra alla loro relazione una volta per tutte, ne avevano passate troppe, lo aveva amato si, ma le continue delusioni le avevano fatto aprire gli occhi: il passato era passato, ora doveva guardare al presente. Ne avevano parlato e aveva chiarito la situazione. Poteva considerare Neal una sorta di amico, sapeva che ci sarebbe stato nel momento del bisogno, ma  non ci sarebbe più stato alcunché di romantico tra loro. Hook si era rivelato essere un uragano nella sua vita, l’aveva sconvolta, aveva spazzato via tutte le certezze: forse stare sola non era la soluzione migliore, forse, per una volta, avrebbe dovuto pensare alla sua felicità, e smetterla di valutare le sue azioni in modo così razionale. In cuor suo sapeva bene che l’uomo non gli era indifferente, nonostante cercasse di nasconderlo in tutti i modi possibili. Perché negargli una possibilità a questo punto?  Si era addirittura presentato alla porta di casa sua con delle rose, ed Emma poteva immaginare quanto gli fosse costato fare una cosa del genere. Le scappò un sorriso, «E quindi, ora, per conquistare una ragazza le regali dei fiori? Come siamo all’antica». Hook alzò le spalle, «Pensavo che a voi ragazze queste cose piacessero, mi sbagliavo? O forse sei tu ad essere un caso particolare?». Non avrebbe mai e poi ammesso di aver chiesto consiglio a Belle per l’occasione, si sentiva abbastanza ridicolo di per se. «Beh no, mi…ha fatto piacere a dire il vero», ammise lei sincera, «Ti ringrazio Killian». L’uomo mascherò a stento lo stupore, lo aveva veramente chiamato per nome? «Non c’è di che, Emma». Rispose a sua volta, sorridendo malizioso. «A questo punto, non dovresti come minimo ringraziarmi?» Disse quindi toccandosi una guancia, come per farle segno di dargli un bacio. Emma ridacchiò, «Tu dici?», fece un passo verso di lui. In quel momento la salvatrice aveva deciso di lasciarsi alle spalle tutti i dubbi e le incertezze, e, per una volta, di non dare retta alla vocina dentro la sua mente che le diceva di non fare sciocchezze e di non agire in modo troppo avventato. «Sarebbe un ringraziamento davvero gradito». Asserì Hook, che non aveva distolto neanche per un attimo il suo sguardo da Emma. C’era poco da fare, ormai era perso, Emma Swan era entrata dentro di lui e ne sarebbe uscita difficilmente. «Allora credo sia doveroso ringraziarti in modo adeguato, ma preferisco farlo a modo mio». Si trovava ormai di fronte all’uomo, le sarebbe bastato spingersi leggermente in avanti per far incontrare le loro labbra, cosa che desiderava dannatemene fare. Hook continuava a guardarla intensamente, trattenendosi a stento, deciso però a non fare il primo passo, a non cedere: voleva che fosse lei a prendere l’iniziativa, come era successo a Neverland. A differenza di quella volta sperava però che le cose avrebbero poi preso una direzione diversa, sperava che Emma non si sarebbe tirata indietro, definendo l’accaduto una cosa che non si sarebbe mai più ripetuta. Eppure, stava per succedere nuovamente. E, pochi istanti dopo, successe veramente. Emma fece combaciare le sua labbra con quelle di Hook e lo baciò. Fu un bacio a fior di labbra, Emma si allontanò subito per osservare attenta la reazione di Hook, cogliendovi stupore e smarrimento. «Come siete lenti a comprendere voi uomini», sospirò. Si avvicinò nuovamente, «Baciami e basta». Quelle poche parole, pronunciate con tono deciso, convinsero Hook a lasciare da parte l’orgoglio, a fargli capire che questa volta le cose erano davvero diverse. E così si baciarono per davvero, e in quel momento le sembrò la cosa più giusta del mondo.
Forse ci potrebbe essere davvero una possibilità per noi, pensò Emma. Forse questo bacio sarà l’inizio di tutto.
 


Angolo Autore:
Ho scritto questa OS secoli fa, infatti come potete ben vedere Neal è ancora vivo. E niente, se qualche buon anima dovesse leggere questa "cosa" mi farebbe piacere sentire la sua opnione :)
Giulia.
   
 
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