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Autore: Vanel    04/06/2014    1 recensioni
E' la storia di Jenna, che dopo 15 anni decide di tornare a scrivere.
Jenna è legata al suo passato più di ogni altra cosa, e dopo 15 anni da un evento che resta segreto ai lettori fino alla fine del racconto, Jenna svela cosa è accaduto.
Si fa trasportare dai flashback che si andranno ad incastrare perfettamente con la trama, da una Jenna liceale ad una Jenna adulta.
Ricordi, sentimenti e passato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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I sentimenti non muoiono mai
 
Dedicata a chi ha dovuto superare un momento difficile della vita




Ho sempre amato la sera, sin da piccola.
Ricordo quando tutto il rumore e il chiasso del mondo esterno si placava, e potevo finalmente scrivere e riflettere.
Questa sera però, dopo anni, volevo scrivere di nuovo, sono passati tanti anni dall'ultima volta che ho toccato la tastiera di questo computer, per scrivere.
Non l'ho più fatto da quel giorno, esattamente 15 anni fa.

Preparo la mia borsa per uscire, mi faccio bella, è già il nostro primo anno del nostro amore, il nostro anniversario.
Ricordo ancora quando lo conobbi al liceo: aveva una felpa rossa vivace e girava mano mano con una bella ragazza, una bionda, quelle che tutti i ragazzi volevano.
Quel giorno ero particolarmente nervosa, brutto voto a Matematica e in più avevo perso il cellulare.
Myriam, la mia migliore amica mi disse che lo avevano nascosto, era dietro l'armadietto del laboratorio di Scienze.
Andai di corsa furiosa, era ricreazione, il corridoio come sempre, era pieno di gente.
Sopra l'armadietto c'era proprio lui mentre parlava con la ragazza bionda.
"Spostati"-Dissi
"No"-Mi rispose
Odiai quello sguardo sin dal primo momento, era il tipico ragazzo che Jenna Smith avrebbe evitato, ma quel giorno, l'unica scelta sembrava affrontarlo.
"Ho detto spostati"
"Dai, Fab, spostiamoci o questa esplode"-Commentò la ragazza bionda
"Io non mi sposto"
"Fab non fare lo sciocco"-Lo riprese lei
"Hai dei problemi celebrali o cosa? SPOSTATI!"-Lo incitai con falsa calma.
La ragazza bionda lo spostò con forza, ripresi il mio cellulare ma lui continuava a guardarmi.
Andai via.
Faber Bell lo incontrai di nuovo e di nuovo lungo i corridoi, continuava a darmi fastidio non appena mi vedeva.
Mi bloccava la strada, e mi chiamava (non so chi gli avesse detto il mio nome).
Ma dopo un po' di tempo, i suoi discorsi, i suoi giochetti che prima avrei definito senza senso iniziarono a piacermi.
Diventammo amici senza neanche rendercene conto, lui mi chiamava ed io facevo lo stesso.
Se lo incontravo per prima io, gli bloccavo la strada.
Non so cosa stesse diventando, io lo definivo "odio reciproco", ma sapevo che non era così.
Seppi dalla stessa Myriam che Faber era tornato single per il ballo di fine anno, aveva lasciato la sua ragazza.
Non mi invitò lui al ballo, è ovvio.
Sostituì la fidanzata bionda con una mora, però penso che non ci fosse alcun legame amoroso, solo fisico, così dicevano voci di corridoio.
Lui continuava a scherzare con me, e a me non dava fastidio.
Il giorno del ballo ero insieme al fratello di Myriam.
Sapevo che provava qualcosa per me, e volevo dargli una possibilità.
Ma senza neanche accorgermene, finii col ballare insieme a lui, Faber.
Quella sera era diverso.
Indossava una camicia nera aderente con uno spacco al collo che mostrava un suo piccolo tatuaggio, c'era scritto:"I sentimenti non muoiono mai", era scritto in Latino, dovevo ringraziare la mia conoscenza per quella lingua "morta" in un certo senso.
"Mi piace il tuo tatuaggio"-Dissi, ed era vero, io amavo scrivere, quello era un buon punto per cominciare una storia!
"Grazie"
Mi prese la mano e andammo verso il terrazzo.
Nessuno dei due parlò durante il tragitto.
Non so perchè, ma non mi importò più del fratello di Myriam, anche se non era da me.
Non mi importava se stavo seguendo la mano di un ragazzo, che fino a pochi mesi fa odiavo, non mi importava più.
"E dimmi"-Tornò a parlare-"Alla vecchia Jenna sarebbe piaciuto questo?"
Non feci in tempo a rispondere, ma neanche a capire la domanda, i suoi occhi blu mi rapirono completamente.
E poi fu un attimo, lo baciai, mi baciò.

Pensavo che fosse stato colpa dell'alcool, o di qualche sostanza stupefacente all'interno dei drink ad aver portato Faber a baciarmi, e invece dovetti ricredermi.
La mattina dopo lo ritrovai sotto casa mia.
Mia madre si arrabbiò tantissimo, non voleva ritrovarsi ragazzi sotto casa, e così uscii di nascosto.
Fu bello, emozionante e bello infrangere le regole.
Faber venne ogni giorno d'estate, e io andavo con lui.
Solo a settembre mi tornò dopo tutta l'estate la sua domanda prima di baciarmi.
"Alla vecchia Jenna sarebbe piaciuto questo, credimi"-Dissi pensando al nostro rapporto.
"Non credo, la vecchia Jenna mi avrebbe ucciso"
"Se le avessi dato la possibilità di prendere il suo cellulare nascosto dai suoi amici cretini magari..."-Poi volevo sapere altro-"Al vecchio Faber sarebbero piaciute le ragazze come Jenna?"
"Al vecchio Faber piacevano le ragazze come te"
"E adesso?"
"Adesso le ama"
Mi baciò e mi abbracciò forte, mi sentivo protetta, amata, al sicuro.
Persino lui, il ragazzo con la felpa rossa era entrato nel mio cuore, persino lui.

Torno a preparare la borsa per uscire, oggi sono passati 8 anni dalle superiori, abbiamo scelto lo stesso college e ci siamo sposati dopo averlo terminato.
Fu un matrimonio pieno di imprevisti, a partire dalle fedi scomparse, fino al testimone con la febbre.
Ma fu un matrimonio bellissimo, era la prova che il nostro amore era riuscito a superare tutto, l'apparenza, l'odio, la superbia, la prepotenza, e tanti altri fattori che prima appartenevano alla vecchia Jenna e al vecchio Faber.
Oggi ancora non riesco a credere che sia già passato un anno.
Forse oggi parleremo anche della possibilità di avere un bambino, Faber lavora già dopotutto.
Tra poco verrà a prendermi, e andremo nel ristorante che ha appena aperto, è da stamattina che non lo vedo, mi ha detto che oggi voleva farmi un regalo speciale.
Stamattina dopo aver preparato la colazione ci siamo seduti sul divano e siamo rimasti abbracciati per mezz'ora.
"Ti amo, ti amo"-Mi ripete lui contento.
"Anche io, tanto, felpa rossa!"-Ogni tanto mi piace tirare fuori il nostro primo incontro, lo custodisco come qualcosa di magico, di eterno.
Quando l'orologio segna le 9:00 mi saluta lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Fatti bella questa sera"-Mi dice
Quando chiude la porta vado al computer.
Ho intenzione di scrivere una storia del nostro amore, di tutto quello che abbiamo passato, di ciò che ci ha portato a condividere lo stesso tetto.
Inizio a scrivere il primo capitolo e poi mi fermo.
Di vestiti nuovi non ho nulla.
Prendo il bus e vado al centro commerciale.
La commessa mi aiuta nella scelta, e compro un abito lilla, aderente e perlato.
Non vedo l'ora che Faber lo vedrà!

Quell'abito lo custodisco come una reliquia oggi, lo accarezzo delicatamente oggi, sono passati 15 anni ma sembra che l'abito non li senti per niente.
E' sempre morbido e profumato, come la prima volta che l'ho indossato.

Quando è sera e mi vesto, aspetto Faber fuori la porta.
Ci mette tempo, si sta mettendo tempo.
Decido di chiamarlo, non mi risponde.
Mezz'ora dopo rientro in casa, gli invio messaggi, lo chiamo, ma lui non mi risponde.
Ma lui non mi risponde.
Un'oretta buona mi affacciò dalla finestra dopo aver sentito il rumore di una macchina, è Faber.
Mi affaccio e la prima cosa che vedo sono le luci rosse e blu della Polizia.
Suonano dentro casa.
"Signora Bell?"-Mi chiede un ragazzo
"Si"-Rispondo
Abbassa la testa ma poi torna a guardarmi negli occhi.
"Suo marito ha avuto un incidente"
Non respiro, non sento altro, i rumori sono scomparsi, il chiasso è svanito, così, come quando ero bambina ed era sera.
Sono le nove di sera adesso.
Mi sento le gambe leggere, adesso non le sento più.

Quando mi sveglio c'è mia madre al mio fianco, mi parla, mi rassicura.
Faber è morto, ha avuto un incidente con un camion, è stato letale.

I giorni che arrivarono dopo furono privi di vita, privi di ogni senso di vivacità che prima aveva caratterizzato le mie giornate.
Mi tormentavo, alcune volte mi sentivo persino in colpa.
Il camionista era morto anche lui, aveva moglie e tre figli.
Non dimenticherò mai il volto di quella donna, quando mi vide sembrò capire ogni mia lacrima, ogni mio lamento.
Odiavo chi provava compassione per me, quella donna non la provò.
La sua fu comprensione.
Quando tornai a casa, la mia e quella di Fab, dopo mesi, trovai un messaggio alla segreteria telefonica.
"Salve signora Bell, volevamo ricordarle che aveva ancora quel tatuaggio pagato da suo marito..."
Datato 4 mesi fa, il giorno dell'incidente.
Era quello il suo regalo speciale.
Era il suo ultimo desiderio, anche senza saperlo.
Il giorno dopo andai dal tatuatore che si ricordò di mio marito.
Mi disse che aveva già deciso cosa tatuarmi.
"I sentimenti non muoiono mai"
Iniziai a piangere mentre venivo tatuata.
Spiegai al tatuatore che non era per il dolore, ma per un ricordo.
Era il giorno del ballo di fine anno, uno dei giorni più belli della mia vita.

Oggi sono passati 15 anni, oggi sto tornando a scrivere la nostra storia, quella mia e di Faber e di come siamo finiti sotto lo stesso tetto.
Il tatuaggio che ho nel polso, mi trasmette forza, speranza.
Ho riaperto una porta che avevo chiuso, non ho mai avuto il coraggio di tornare a scrivere dopo quel giorno.
Era come se Faber si fosse portato con lui tutti i sentimenti che provavo.
Ma oggi a distanza di 15 anni ho compreso che Faber non mi ha mai realmente abbandonata.
Faber è il tatuaggio che mi costò tante lacrime, ma che mi diede tanta forza.
Faber sono le felpe rosse che vedo in giro per strada, vivaci e sgargianti che danno subito nell'occhio.
Faber è quando perdo il cellulare, e quando lo sento squillare.
Faber è quando sento una risata fragorosa.
Faber è il raggio di sole dopo la pioggia.
Con Faber ho capito che persino in una giornataccia puoi incontrare una persona che ti cambierà la vita.
Con Faber ho capito che la speranza non ti abbandonerà mai, persino quando credi di aver perso la vita.
Oggi ho voluto condividere con voi questo ricordo, questo sentimento che mai dimenticherò, perchè non morirà mai.


 
***

Buonasera :) ho voluto condividere con voi questa piccola flashfic che mi è venuta in mente stasera,,,
Lo so, è un po' triste e magari alcune di voi stanno pensando "Non è lo stile di Vanel"
Invece si che lo è:) come sempre, voglio trasmettere speranza e forza, questa è dedicata a tutte quelle persone che hanno vissuto/stanno vivendo un momento difficile, spero di esservi arrivata nel cuore e magari di avervi aiutato ad aprire alcune porte chiuse da troppo tempo.
Mai perdere la speranza, mai.


Vanel

Ps:Questa storia forse parteciperà ad un concorso, poi vi farò sapere come andrà !!
  
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