07/08/2008
2 recensioniProposal
for Marriage
Correre. Doveva correre. Doveva dirglielo!
Daisuke si vestì in fretta e in furia rischiando di trovarsi coi pantaloni in testa e la camicia legata in vita.
Ma non importava.
Sarebbe uscito di casa anche nudo se fosse stato necessario.
Ci aveva pensato a lungo.
E più che mai era deciso.
Voleva compiere con lei il grande passo.
Sua sorella gli aveva consigliato di pensarci bene. Non era una cosa da poco, considerando poi i rapporti che correvano tra i due.
Insomma: tutti sapevano che tra lui e Miyako Inoue i rapporti non erano sempre rose e fiori.
Daisuke era allegro, impulsivo, a volte ingenuo.
Miyako era invece una ragazza molto sveglia, alle volte impulsiva e molto autoritaria.
Entrambi erano testardi e difficilmente uno dei due dava ragione all'altro.
Ma Daisuke era a conoscenza del fatto che Miyako sapeva essere molto dolce quando lo voleva.
Per questo stavano insieme.
Nonostante i rapporti semi burrascosi tra i due, stavano insieme da circa tre anni.
Tre anni speciali per lui e sicuramente anche per lei.
Ma se ora le avesse fatto quella domanda, cosa avrebbe pensato lei?
Che la voleva solo perchè aspettava suo figlio?
No. Daisuke amava veramente Miyako e le avrebbe fatto quella richiesta anche se non ci fosse stato un bambino in mezzo.
Arrivò sotto casa sua ansimante e fradicio di sudore.
Non era lontano dal suo appartamento, ma aveva fatto tutta la strada di corsa, impiegando circa 1/3 del tempo.
Miyako stava là.
Usciva dal negozio dei suoi trasportando una cassa di bibite.
-Ma sei pazza?- esclamò il digiprescelto, al che la ragazza si voltò
-Daisuke!- poi si fece seria -Pazza a chi?-
-Chi è che sta sollevando una cassa pesante nello stato in cui si trova?- rispose lui
-Ma dai! Non è nulla.- non voleva dargliela vinta.
Le attenzioni di Daisuke le facevano piacere, ma lei era una ragazza autonoma, che amava arrangiarsi. Non si sentiva a suo agio nel farsi aiutare.
-Dammela.- disse lui cercando di togliergliela dalle mani, ma lei non cedeva.
-Miyako, è pericoloso per il bambino!-
Lei sembrò cedere.
Daisuke aveva ragione, anche se non voleva ammetterlo.
-Sposiamoci.- disse il ragazzo.
Quelle parole gli uscirono di botto.
Per tutta la notte e tutta la mattina si era tormentato su come chiederglielo e non aveva mai trovato le parole.
E ora, glielo aveva detto chiaramente, senza giri di parole.
Una fitta terribile al piede lo riportò alla realtà.
-Ahi!!!!- esclamò
-SCUSA!- gridò Miyako raccogliendo la cassa che per lo stupore le era caduta dalle mani per finire dritta dritta sul piede del Motomiya.
-Fa nulla...- disse lui stringendo i denti. -La prossima volta che ti chiedo qualcosa, farò in modo di chiedertela quando non avrai niente in mano.-
Risero un po', poi la viola prese per mano il ragazzo e lo trascinò nel negozio.
-Su, dobbiamo dare la buona notizia!!!-
-Aspetta! Glielo vuoi dire così su due piedi? E poi, sono gravemente ferito e...-
-Ma non dirne! Sei un uomo o cosa?-
Inutile. Quando Miyako diceva qualcosa, così era.
E forse era proprio per questo che Daisuke l'amava.
Et voilà!!!!! Questo è un regalo per Roe. In pratica è il suo regalo vero e proprio, dato che la Daiyako della raccolta l'aveva richiesta sempre lei, ma non per il suo compleanno.
Comunque, AUGURONI A CENT'ANNI ROE!!!!!!!! (sicura che non ti senti vecchia?) XD
Mi verrebbe da cantarti la canzoncina, ma meglio di no, anche oerchè se non arriva la bufera di neve U_U.
Spero che ti sia piaciuta.
Ancora auguri!