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Autore: heartbreakerz    05/06/2014    2 recensioni
[ Midorima/Kagami (+ el Ghosto), fluff. ]
I due rimasero a fissarsi per qualche istante, mentre l'imbarazzo cresceva e con esso il desiderio, la voglia di sentirsi più vicini, uniti.
Fu un attimo: si ritrovarono schiacciati contro il muro, i corpi incastrati in modo scomposto, i loro visi vicini, abbastanza vicini da sfiorarsi ma non da toccarsi.

Fanfiction scritta per il contest "About basketball players!" indetto da ShotGuard50 sul forum di EFP.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Shintarou Midorima, Taiga Kagami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nome sul forum e su efp: heartbreakerz (EFP), Minhyun (Forum).
Titolo: Di baci rubati e corridoi infestati.
Genere: Fluff, romantico.
Rating: Verde.
Pacchetto e cosa avete usato: Utah Jazz (Personaggio, prompt e citazione – anche se in modo sottile).
Personaggi: Midorima Shintarou, Kagami Taiga (+ Kuroko Tetsuya)
Note dell'autore (se ci sono): I personaggi non mi appartengono.
Spero che la fanfiction vi piaccia! Buona lettura. (:

 

Di baci rubati e corridoi infestati

 

Midorima fissò Kagami, e Kagami ricambiò lo sguardo.

I due rimasero a fissarsi per qualche istante, mentre l'imbarazzo cresceva e con esso il desiderio, la voglia di sentirsi più vicini, uniti.

Fu un attimo: si ritrovarono schiacciati contro il muro, i corpi incastrati in modo scomposto, i loro visi vicini, abbastanza vicini da sfiorarsi ma non da toccarsi.

Kagami prese l'iniziativa: fece per baciarlo, ma i loro nasi si scontrarono e gli occhiali di Midorima si spostarono dal suo naso.

I due si separarono subito, imbarazzati dalla situazione.

Pareva essere il primo bacio per entrambi. E forse lo era, forse non lo era: a loro non importava. Sentivano il bisogno di stare l'uno accanto all'altro, in un modo più intimo, ma erano pur sempre Midorima e Kagami. Due magneti opposti che si erano attratti per qualche malfunzionamento.

I loro sospiri si unirono. Non era la prima volta che succedeva loro di ritrovarsi così vicini ma non riuscire ad andare oltre, non riuscire a baciarsi, toccarsi, sentirsi vicini.

Kagami si allontanò da lui. Si guardò attorno, nel corridoio, ma non vide nessuno.

«La partita sta per iniziare,» disse. Non avevano più tempo.

Ma Midorima si fece avanti. Si sfilò gli occhiali e se li infilò in tasca; poggiò le dita fasciate sulla guancia di Kagami e attirò a sé il suo viso.

Le loro labbra si sfiorarono. Fu un attimo, un misero, semplice attimo, che bastò a Kagami per toccare le stelle con un dito.

«Non mi piacciono i ragazzi che mollano,» disse Midorima. Kagami rimase a fissarlo, mentre con la sua solita mossa si sistemava gli occhiali sul naso e lo guardava quasi con aria di sufficienza.

«Odio quando mi guardi così,» disse il rosso.

«Allora dovresti fare qualcosa in proposito, non credi?» disse rilassato Midorima. «Vedi di vincere. Ci vediamo in finale.»

E poi se ne andò, lasciando Kagami lì a fissarlo, con le guance leggermente rosse dall'imbarazzo, ed un sorriso stupido sul volto.

«Kagami-kun.»

Kagami sussultò.

Era la voce di Kuroko.

 
   
 
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