05/06/2014
5 recensioniSei pallida, sporca di cenere e polvere, odori di fumo.
Hai lo sguardo sofferente.
Ti lamenti, invochi qualcuno, ti agiti, piangi.
E io mi sento morire.
Non ho un attimo per pensare.
In pochi secondi accade il finimondo.
Incendio, frantumi, urla.
Le tue urla.
Ti raggiungo, corro a perdifiato.
Intorno a noi solo fuoco e macerie.
E penso che è solo un sogno.
Che sto ancora dormendo.
Io non ti conosco.
Non so chi sei.
Ma sono stato obbligato a combattere con te, per attirarmi l'odio di tuo fratello.
Me l'hanno ordinato.
Mi è stato imposto.
Ti giuro, non volevo.
Ti guardo.
Ti muovi, graffi, gridi per il dolore.
Ad ogni tuo lamento, una lama invisibile mi trapassa il petto.
Soffro vedondoti ridotta così.
A causa mia.
E mi sento morire.
Sento qualcosa di caldo bagnarmi le mani.
E per un attimo mi assale il dubbio che tu stia avendo un'emorragia.
Dove sono i soccorsi?
Poi mi accorgo che non sei tu.
Mi pizzica la guancia sinistra.
Sto perdendo sangue.
Sangue che scivola dal mio viso, cade sulla mia mano e imbratta il tuo vestito.
Vorrei piangere.
Ma le lacrime non escono.
Mi sento troppo scioccato.
Vorrei gridare.
La voce si arrampica per la gola, ma qualcosa la blocca.
Non vuole uscire.
Ti guardo.
Smetti di gemere.
Rimani ferma col viso contorto in un'espressione di pura agonia.
Ti stringo a me.
Sei fredda.
E temo il peggio.
Per un attimo smetto di respirare.
Tremo.
Il tuo cuore batte ancora.
Sei solo svenuta.
I soccorsi dovrebbero arrivare a momenti.
Alzo la testa.
Rosso, arancione, grigio, nero.
Una confusione.
Le lame lambiscono i resti di quello che, fino a qualche ora fa, era un palazzo.
Sono riuscito a portarti in salvo prima che crollasse.
Mi sento morire.
Il suono dell'ambulanza.
Ci raggiungono.
Ti prendono.
Ti strappano via da me.
Mi aiutano ad alzarmi.
Ti guardo mentre ti portano via.
Sono molto allarmati, si sente dal tono.
"Presto!"
"Di corsa!"
"Prima che sia troppo tardi!"
E sento il sangue gelarmi nelle vene.
E penso che se stai rischiando è solo per colpa mia.
Un uomo mi guarda. "Dai, che il peggio è passato."
E mi asciuga la ferita.
Non ho nulla di rotto, a parte la caviglia slogata e il cuore lacerato.
"Lo so" rispondo con gli occhi inchiodati a terra.
In realtà il peggio è appena iniziato…
[397 Parole]