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Autore: Aven90    06/06/2014    8 recensioni
Certo, Celeborn è un grande Elfo? ma siamo sicuri che Galadriel gli lasci fare gli onori di casa? Piccola flash comica nata dal prompt delle giudicie fantastiche del gruppo facebook "Fanfiction Challengers II"!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celeborn, Galadriel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Galadriel, Celeborn 
Prompt: "Benvenuti miei-"
"Taci"
"Ma cara..."
"Forse non hai capito che qui tu non conti nulla"

 

E infine, otto membri su nove della Compagnia partita da Imladris si presentò al cospetto degli sposi di Lòrien.

Da un lato, alla sinistra di Frodo, vi era un Elfo alto, biondo, che comunicava grande potenza e saggezza, senza pari fra gli stessi Sindar.

Il suo nome era Celeborn, figlio di Galadhon, e sposo di Dama Galadriel, che in quel momento torreggiava alla destra del punto di vista di Frodo.

Se l’aura mistica di Celeborn faceva muovere le foglie degli alberi vicini e la bellezza esteriore era pari a quella di un albero d’argento, Galadriel e la sua luce era molto superiore.

I capelli lunghi e biondi ricadevano in perfetto ordine sulle sue spalle, e gli occhi di un azzurro intenso perforavano ogni singolo membro della Compagnia, dal più piccolo Hobbit al grande Re degli Uomini, come se intendesse leggerli da dentro, e scorgere i segreti più oscuri e i dubbi più atroci.

E fu allora che una domanda colse di sorpresa la grande Dama, che tanto temuta era nelle terre di Rohan.

Chi doveva, fra lei e il suo sposo, fare gli onori di casa e accogliere sapientemente gli stanchi ospiti?

Come se anche Celeborn se lo fosse chiesto, fu lui ad anticiparla e cominciare a parlare.

“Benvenuti, miei…”

Galadriel lo interruppe, infastidita. “Taci”

Celeborn si scosse, sentendo il gelo di quelle parole attraversare persino la sua pelle.

“Ma cara…” esordì, ma Galadriel lo interruppe ancora.

“Forse non hai capito che qui tu non  conti nulla”

Ecco che qualcosa nell’intimo di Celeborn, il grande Elfo che discendeva persino da Elmo, si infranse.

E tuttavia non protestò né ribatté, oppresso com’era dalla determinazione dell’amata moglie.

E fu allora che comprese: per quanto l’ascendenza Elfica e il proprio potere potesse essere sconfinato, se una moglie intimava di fare una cosa, la si doveva fare.

E infine, lesse lo stupore perplesso negli occhi degli ospiti, e due degli Hobbit repressero un riso.

Che figura aveva fatto!

   
 
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