LE PROTETTRICI DELLE PERLE
Prologo
Hanon nuotava veloce come non mai e tra le mani stringeva un sacchetto prezioso che avrebbe difeso anche a costo della vita.
Alle calcagna aveva Izul, Maria e Eriru, che continuavano a sferrare attacchi “Non ci sfuggirai principessa!” disse Maria con tono freddo, proprio come la lama di ghiaccio che lanciò contro la principessa dalla pinna blu.
Hanon riuscì a schivare il colpo all'ultimo momento e, usando le sue ultime energie salì in superficie seminando le tre nemiche.
Intanto sulla terraferma una ragazza si stava dedicando alla colazione, a sua detta parte fondamentale della giornata.
“Aria smettila di ingozzarti!” non appena sentì la voce della madre la giovane sbuffò e le rispose con calma:
“Mamma, è il primo giorno di scuola! Ho bisogno di molta energia! E questa brioche è perfetta!”
“Ma è la terza che mangi! Poi ingrassi e non troverai mai un fidanzato!” disse la madre e di scatto sottrasse il piatto dalle mani della figlia. La ragazza si alzò di colpo e guardò la madre. Gli occhi grigi della quattordicenne sembravano essersi accesi di una fiamma intensa
“Tu non rovinerai mai la mia colazione! E poi a me non mi interessa avere un ragazzo!”
“Fai quello che vuoi! Comunque se non ti sbrighi perderai l'autobus!” disse la donna rimettendo il piatto sul tavolo La ragazza riprese il rito
“E' presto! Lo prenderò in perfetto orario!” disse sicura dopo essersi cacciata l'ultimo boccone del dolce in bocca. Appena scoccarono le sette prese la cartella e uscì. Mai avrebbe pensato di vedere quello che in quel momento attirò la sua attenzione e mutò il suo viso in un rosa pallido: l'autobus era appena partito “Cosa?!”guardò l'orario e infuriata iniziò a correre “Ma proprio oggi l'autobus doveva partire in anticipo?!” La ragazza decise di tagliare per la spiaggia e stanca per la lunga corsa riprese fiato e si mise ad osservare l'oceano. Aria osservava incantata: l'acqua era calma, dipinta di tutte le tonalità di azzurro, riuscìa a intravedere qualche pesce sfiorare gli scogli (cosa che facevano solo quando non c'era anima viva nella spiaggia) e su uno di questi si trovava una ragazza: era molto bella e aveva una coda bellissima
“Una cosa?!” La ragazza, che noi sappiamo che è Hanon, al sentire quel urlo si alzò e accortasi della presenza di Aria, si avvicinò a lei
“Ti prego devi aiutarmi!”
“Io? Ma cosa”
“Sono inseguita da tre creature malvagie!”
“Creature malvagie? Ma di cosa stai parlando? Anzi perché parlo con una sirena? Sto sognando?”
“Tieni questo sacchetto!” La sirena non le diede il tempo di realizzare la situazione e riprese a parlare, sembrava agitata “Nascondilo e portalo da Nikora, so che lavora in un hotel qui vicino”
“Cosa c'è nel sacchetto?”
“Non c'è tempo! Tieni!” e la sirena diede il sacchetto alla ragazza, che lo guardava confusa e stupita
“Scappa! Io le tengo a distanza!” e la creatura blu sparì nell'acqua. Aria rimase per un istante in silenzio e continuava a fissare il sacchetto. Poi si ricordò di essere in ritardo e, messo il tesoro nella borsa, riprese la sua folla corsa.
Hanon ormai era allo stremo e così si fermò e le tre Dark Lovers riuscirono ad immobilizzarla “Sei nostra principessa dalla perla blu! La tua amichetta dalla perla rosa ce la pagherà per averti aiutato a fuggire!” esultò Eriru. Hanon però sorrise: “Che hai da ridere?” disse Izul furiosa
“Non riuscirete nel vostro piano, e fra poco lo capirete!”
“Zitta, smorfiosa!” urlò Maria e poi ricoprì il corpo della sirena di una barriera di ghiaccio pungente.
“Maria perché l'hai fatto? Ora lui si arrabbierà!” si agitò Eriru cambiando personalità.
“Tranquilla, la barriera di ghiaccio si annullerà tra qualche ora. Forza torniamo a palazzo!” e le tre si diressero verso una meta sconosciuta.
Aria correva come una matta, era così veloce che appena vide una ragazza davanti a lei non riuscì a fermarsi e così andò a sbatterle contro.
“Scusami tanto! Oggi non è giornata!”
“No, è colpa mia, ero molto distratta!”
Aria dopo un attimo di esitazione si avvicinò e si accorse che la ragazza aveva la sua stessa divisa “Ma quindi tu frequenti la Takumi High School?”
“Sì, mi chiamo Anna e frequenterò la prima liceo, nella sezione B” disse con tono gentile. Era molto carina e abbastanza alta: aveva dei bellissimi capelli neri e i suoi occhi erano così luminosi che sembravano due smeraldi, il suo viso era dipinto da un sorriso splendente.
“Anche io!” le disse Aria mostrando contentezza “Quindi saremo compagne di classe! Che bello, ho conosciuto già una ragazza!”
“E' tardi dobbiamo andare!”
“Hai ragione! Presto!” E le due con grande velocità raggiunsero la classe. L'insegnante assegnò i posti e con grande gioia di Aria, le due si erano trovate vicine di banco.
Le ore passarono veloci lasciando posto all'intervallo. Durante questa piccola pausa le due si parlarono, finché la loro conversazione non venne interrotta da una ragazza dai capelli di un blu intenso: “Scusate se vi interrompo, ma voi sapete quando inizieranno i corsi pomeridiani?”
Anna prese la parola: “Non ancora, da quel che so inizieranno dal prossimo lunedì e si potrà scegliere tra canto, arte, recitazione e ballo. Se sei più sportiva invece ci sono pallavolo, pallacanestro, calcio e tennis da tavolo.”
“Wow Anna sei molto informata!” disse Aria stupita da quante cose la nuova amica sapesse
“Grazie mille! Che sbadata! Non mi sono ancora presentata: io sono Himeka Moon!”
“Piacere io sono Aria Kourine!”
“Ciao mi chiamo Anna Rod”
La campanella ruppe quella conversazione e così le ragazze furono costrette a tornare a sedersi. Himeka si trovava nel banco davanti a quello di Anna, cosa che rese molto felice le tre amiche.
Il professore rimase due ore a parlare del comportamento, dello studio e cose varie e Aria, per sfuggire a quelle noiose raccomandazioni, decise di scappare e così andò in bagno. La castana si specchiò e notò che una ragazzina era dalla finestra e guardava il giardino della scuola
“Cosa fai?” chiese Aria alla ragazza che per lo spavento fece un balzo:
“Scusa non volevo! Ma tu sei nella mia stessa classe! Sei... Cesarini Alessandra giusto?”
“Sì...” rispose quest'ultima con tono basso. Aria non potè fare a meno di notare che la compagna sembrava molto più grande: gli occhi erano color nocciola e i suoi capelli, anche questi marroni, erano morbidi e le arrivavano fino alle spalle. Aveva anche un fisico robusto, probabilmente era una ragazza molto sportiva, ed era molto alta per essere una quattordicenne. Aria notando della preoccupazione nella castana cercò di rendersi utile:
“C'è qualcosa che non va?”
“Ecco... io ho difficoltà nel relazionarmi con gli altri... e in più alcuni compagni li conosco e, sinceramente, non li sopporto”
“In effetti ci sono individui che non mi piacciono, però alcuni mi sembrano simpatici!”
“Tu dici?”
“Serve tempo!”
“Non credo che riuscirò a diventare amica di quelle oche...”
Aria ripensò a un gruppetto di tre ragazze e, anche se odiava dare etichette, le definì cocche di papà: avevano vestiti firmati, chili di trucco che le facevano apparire come dei clown e un atteggiamento di superiorità che a lei non piaceva per niente
“In effetti viene voglia di buttarle nel cestino. Intanto, se vuoi, possiamo diventare amiche noi! Anzi, tu sei nel banco dietro di me giusto? Possiamo parlarci senza problemi! E poi ti posso presentare due ragazze molto simpatiche! Vedrai che ti troverai!”
La castana sorrise e poi prese a parlare: ad Aria si accorse che la voce si era schiarita.
“Perché no? Va bene!” Poi si accorse che erano passati parecchi minuti “Accidenti è tardi! Presto torniamo in classe!” Alessandra prese per mano Aria e la trascinò fuori dal bagno.
Le due raggiunsero in fretta la classe e Alessandra si presentò a Himeka che ricambiò con uno dei suoi fantastici sorrisi. Le due fecero subito amicizia e Aria ne fu felice.
La giornata si concluse senza troppi disagi e il gruppo raggiunse la strada pronto per separarsi
“Allora ci vediamo domani a scuola! Ciao a tutte” e Himeka sparì nell'auto di suo padre; Alessandra invece abitava vicino alla scuola quindi tornò a piedi e Anna invece prese l'autobus insieme a Aria.
“A proposito!” urlò Aria attirando l'attenzione di tutti i presenti. “Per caso conosci un albergo vicino al mare?” Anna fu stupita di quella domanda ma fu lieta di poter essere aiuto alla amica “So che c'è un hotel che si chiama 'Pearl Piari' e si trova poco distante dalla spiaggia pubblica”
“Ok, allora io scendo lì”
“Perché?” chiese la ragazza curiosa
“Ehm... devo fare una cosa! Oh! Ecco la fermata! Ciao a domani!” e Aria scese di corsa e dopo aver salutato da fuori l'amica si diresse verso l'hotel. Era un edificio molto carino ma aveva l'aria di essere abbandonato poiché tutte le luci erano spente e non c'era anima viva dalla piscina e nei tavoli della terrazza.
Aria suonò il campanello e notando che la porta era aperta entrò. Sembrava non esserci nessuno. Ma si sbagliava.
Una rete cadde sulla giovane che iniziò a urlare e ad agitarsi.
“Credete sia un nemico?” la voce era matura e apparteneva ad una donna.
“Non lo so, ma il segnale arriva da lei! Quindi le perle sono nelle sue mani!” questa invece era più acuto, non sembrava affatto la voce di un essere umano. “Dobbiamo scoprire subito chi è questa ragazzina”
“E' una delle salvatrici” disse una voce da saggia “Salverà l'oceano”
Già, sono tornata.
Grazie ad alcune amiche e a esperienze accadutemi, ho capito che non posso fare a meno di scrivere. Forse non saranno storie meravigliose e non piaceranno, però è il mio mezzo di sfogo, mi aiuta tantissimo.
E così ho deciso di riprendere, anche se non potrò aggiornare regolarmente poiché mi trovo in una situazione piuttosto complicata e delicata.
La storia è stata (possiamo dire) sistemata e migliorata, perciò non è tanto diversa da quella originale. Potrei però cambiare qualche parte o aggiungere nuovi capitoli.
I guardiani del Cielo la riprenderò poi (la devo sistemare).
Cercherò di pubblicare un capitolo al giorno (salvo quando partirò)
Non voglio obbligarvi a recensire, però se avete qualche critica o consiglio per favore lasciate un commento perché voglio migliorare.
Grazie di cuore a coloro che mi hanno sostenuta in passato e che continuano a farlo. MI dispiace, dovrete sopportarmi ancora.
Buone Vacanze a Tutti!
Yume
*E alla fine siamo tornate... Forza! Riprendiamo l'avventura* nd Aria