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Autore: KAGOlove    07/08/2008    5 recensioni
Siamo Eiby e Kagolove, con una one shot insieme... in una notte di stelle cadenti un demone, un tempo sanguinario, volge i suoi pensieri a colei che lo ha cambiato nel profondo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un bacio lontano

una promessa strappata

e la dolce speranza

di vederti presto sorrider

felice al mio fianco...

Solo tristi illusioni

ma facile è creder vero

ciò che si desidera...

 

 

Sta calando la notte. Il sole se ne va, e lascia il posto alla luna che stasera è una sottile falce bianca splendente nel cielo. Non avevo mai notato quanto essa fosse simile al segno che ho sulla fronte, ma lei sì, lo ha notato subito…Lei…la mia piccola Rin.

Piccola, posso davvero definirla ancora tale? No, non posso. Ormai lei non è più una bambina, me ne sono accorto già da tempo, ora è una donna, una splendida donna.

E’ buffo che io, Sesshomaru, il glaciale principe dei demoni, trovi splendida una comune donna nigen…ma lei non è comune, non lo è mai stata. Lo avevo già notato quando mi aveva trovato ferito nel bosco: non si è fatta intimorire dalla mia natura demoniaca, e nonostante io la respingessi perché ritenevo di non avere bisogno della pietà di un essere che fino a poco tempo fa consideravo inferiore, lei ha insistito tenacemente, è stata al mio fianco, lo ha fatto allora e continua a farlo.

Molte volte lungo il nostro viaggio mi sono trovato a pensare di lasciarla in un villaggio di umani, dove sarebbe cresciuta senza correre i pericoli che avrebbe incontrato stando con me, dove si sarebbe fatta una vita, una vera vita, sposandosi e dando alla luce dei bambini, come fanno tutte le altre donne nigen…ma lei no, quando una volta le ho detto di restare nel villaggio in cui l’avevo portata, si è opposta, dicendo che il suo posto è dove ci sono io…

Non ho mai capito il significato di queste parole…o forse sì? Ma cos’è che mi ha spinto a darle ascolto? Cos’è che mi spinge tuttora a tenerla al mio fianco? Cos’è quella strana sensazione che provo quando alcuni uomini le si avvicinano mentre lei è intenta a raccogliere fiori e la guardano come ogni uomo guarda una donna di rara bellezza? Non le so dare un nome, so solo che in quei momenti la mia natura di demone reclama la sua proprietà sulla MIA Rin, e l’istinto di eliminare quei luridi esseri è quasi incontenibile…

Mia…la MIA Rin…è inutile girarci intorno, del resto sono figlio di mio padre, e come lui anch’io mi sono lasciato trasportare da quei sentimenti che provano gli umani, sentimenti che ho sempre ritenuto inutili e ostacolanti per ottenere il potere. Ma a cosa porta alla fine il potere? Una volta che si è diventati forti, che cosa resta?

Prima non capivo la scelta di mio padre, forse nemmeno ora, ma se fosse qui ora e mi domandasse di nuovo se ho qualcosa da proteggere, sono sicuro che risponderei di sì, perché Rin è l’unica cosa che ho da proteggere, l’unica persona che è riuscita penetrarmi dentro, nel più profondo di quello che molti chiamano cuore ma che non mi ero mai reso conto potesse battere anche in un essere sanguinario come me.

Sono qui che ti osservo seduto su un enorme masso in riva ad un lago dove si riflette la luna, mentre tu ridi allegra e tormenti Jaken, e non posso fare a meno di notare quanto, nonostante tu sia cresciuta, dentro rimani ancora una bambina, pura, fresca e fragile, ma soprattutto vogliosa di vivere ogni attimo della vita. Ma un altro pensiero mi assilla la mente: che farai ora, Rin? Continuerai per sempre a starmi accanto, anche se sono un demone? E per giunta, un demone sanguinario?

Mentre cerco di darmi delle risposte, mi accorgo che tu sei sparita, non ti vedo più insieme a Jaken, il quale si è steso a terra per riposare. Faccio per alzarmi e vedere dove sei finita, quando delle calde braccia mi avvolgono da dietro e delle delicate mani stringono la mia, e riconosco il tuo profumo, Rin, il tuo profumo di fiori freschi, appena sbocciati, giovani e vitali quanto te.

Mi lascio cullare dal tuo abbraccio quando all’improvviso mi sussurri all’orecchio alcune parole.

…………………………………………………………………………………………………………

Le stelle… flebili luci… eppure così luminose. Infinite macchie del cielo che hanno illuminato per tutti questi anni il mio cammino a fianco di Sesshoumaru, nonché la mia metamorfosi in una donna. Quando iniziai a stargli vicino provavo una sorta di adorazione per lui… forte, aggraziato, letale, freddo. Ma la sua freddezza si trasformava in calore quando mi proteggeva, quando si fermava ad aspettarmi, quando gli correvo incontro, quando gli sorridevo. Di rado mi guardava, di rado mi rispondeva. Ma dentro di me capivo che quello era il suo modo di essere, il suo modo di starmi vicino… e lo adoravo. Lo adoravo con l’ingenuità di una bambina. Lo amo con la consapevolezza di una donna. Prima sentivo il bisogno di essere protetta… ora il bisogno di essere amata. Lo guardo negli occhi, quegli occhi che hanno visto la morte, che hanno salvato dalla morte. Quegli occhi che non puoi non amare, nei quali leggi tristezza, solitudine, voglia di non voltarsi mai indietro, ma anche voglia di andare avanti, di continuare il cammino sulle strade di una vita… sulle strade dell’eternità. Quegli occhi profondi, eppure così sottili, nei quali ti perdi proprio come nella notte… nei quali puoi fare affidamento nell’ostilità della morte. Ora che guardo l’infinità del cielo vorrei solo stargli vicino, sentire la sua presenza, il suo respiro, il suo orgoglio. Per tutti è “Il glaciale Principe dei Demoni”… per me

È colui che mi ha salvato,

che mi sta salvando,

che mi salverà.

Mi ha strappato dall’oblio della morte, portandomi nelle sue braccia forti. Il suo tocco, leggero, sfuggente. Il suo sorriso, raro… ma sempre dedicato a me. Ora sento di non poter fare più a meno del suo sguardo, della sua protezione, del suo profumo. Di lui. Del glaciale principe dal calore inestimabile, che mi ha trasmesso emozioni, che inconsapevolmente mi ha insegnato ad amare. Lo amo… lo ammetto. Voglio stare con lui in eterno, nella vita e nell’oblio della morte. La morte: subdola creatura che mi strapperà da lui… io nigen, lui youkay. Quando lo guardo leggo la paura nei suoi occhi… non la paura di combattere, non la paura di morire… ma la paura di rimanere solo. Ma io non lo lascerò mai solo… combatterò contro la morte, e lui vivrà nella mia anima, nel mio spirito. La sua purezza, simile alle stelle, vivrà dentro di me… il suo ricordo, infinito, sarà parte della mia anima. Adoro stuzzicare Jaken… non mi ha mai sopportato… o forse si? In ogni caso ha imparato a stare con me, e forse in fondo a volermi bene. Mi volto… vedo il Signor Sesshoumaru che guarda il cielo. Non ce la faccio più… non posso più trattenermi. Lascio Jaken in pace che sembra essere felice del mio cambio di occupazione e vado verso il demone che ha rapito il mio cuore. So che è un gesto azzardato, so che mi costa molto, so che forse non lo accetterà. Ma non mi importa. Lo abbraccio da dietro, mentre il suo profumo mi invade, mentre il suo calore mi circonda. Gli prendo una mano. Mi avvicino al suo orecchio e do sfogo a tutto ciò che il mio cuore di nigen sente.

………………………………………………………………………………………………………..

“Sesshomaru, guarda!!! Un stella cadente…esprimi un desiderio!”

Mia dolce Rin, mi sussurri queste parole all’orecchio con la tua calda e melodiosa voce, e dentro mi sento come il mare in tempesta…Come fai a provocarmi certe emozioni, Rin?

E’ incredibile quanto io sia cambiato da quando ti ho conosciuta, ormai ti proibisco perfino di usare un tono rispettoso quando ti rivolgi a me: non lascio più che tu mi chiami “Signor Sesshomaru”, ma semplicemente “Sesshomaru”.

Ti emozioni per così poco, quante ne ho viste nella mia lunga esistenza di stelle cadenti, ma non vi ho mai fatto caso…ma per te pure delle piccole stelle assumono delle sfumature di significato meravigliose.

Un desiderio dici, eh Rin? L’unico desiderio che ho è quello che tu rimanga per sempre al mio fianco, come hai fatto fino ad ora. Voglio vederti felice, Rin, e farò di tutto pur di renderti tale.

Ma tu, Rin, promettimi che mi aiuterai:non è una battaglia quella che devo vincere, voglio solo capire che cosa sono tutte quelle sensazione che provo quando mi guardi negli occhi, quando mi sfiori la mano, quando mi sorridi…probabilmente col tuo aiuto riuscirò a dare le giuste risposte alle domande che da un certo periodo di tempo non faccio altro che pormi.

Sono sicuro che con te riuscirò a capire meglio il perché della mia scelta di vivere al fianco di una nigen e quella di mio padre, il quale ha deciso di sacrificare la sua vita per proteggere la donna che ha amato e suo figlio.

Rin, io non so cosa significhi amare, non me l’hanno mai insegnato, e vorrei tanto che tu mi dia una mano ad imparare cosa voglia dire veramente questa parola…anche se molto probabilmente non si impara ad amare, succede e basta…ed è quello che mi è accaduto tempo fa, quando mi sono reso conto che la bambina che avevo accanto a me è cresciuta, diventando una bellissima donna, una donna forte e senza pregiudizi, che mi ha regalato ogni giorno i suoi splendidi sorrisi.

Quella donna sei tu Rin, sei tu il MIO unico, vero AMORE…

 

Siamo KAGOlove e Eiby … e abbiamo scritto questa oneshot insieme…^^ la prima... speriamo piaccia dato che l’abbiamo fatta col cuore… grazie a ki legge e ki commenta… un bacio a tutti
  
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