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Autore: Cailan Blake    06/06/2014    0 recensioni
Shirou chiede aiuto ad alcuni amici per trovare un regalo per la sorellina, ma la soluzione gli arriverà da dove non se lo sarebbe ami aspettato.
Fic scritta per i FateWarriors. Tema della settimana: "Acquisti regalo"
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era alto in cielo, segno che si prospettava una giornata perfetta per stare all’aria aperta. Non tutti, tuttavia, sembravano condividere questo pensiero.
Issei proprio non capiva come aveva fatto Shirou a convincerlo a rimandare il controllo dei fondi del consiglio studentesco per accompagnarlo a comprare un regalo per Ilya. Ma, in fondo, la sorellina di Shirou gli era simpatica, e, se la cosa si fosse fermata lì, non si sarebbe posto tanti problemi.
Ma no.
La giornata si preannunciava tesa, e tutto a causa di chi li accompagnava.
Shirou, infatti, voleva essere ben consigliato sul regalo per la sorellina e, oltre a lui, aveva invitato anche Sakura, la quale ancora non ci credeva, Shinji, che era venuto soprattutto per supportare la sorella in caso di svenimento, e lei, la più grande calamità mai capitata all’interno della sua scuola, la cui presenza aveva portato discordie all’interno del concilio studentesco.
Rin Tohsaka.
Issei, quando la vide, respinse l’impulso di fuggire solo grazie alla profonda amicizia e al desiderio di aiutare Shirou, viste tutte le volte che il giovane dai capelli color carota gli dava una mano.
Così aveva deciso che, per un pomeriggio, poteva accettare la presenza del suo acerrimo nemico. Almeno Shirou, conoscendo bene l’amico, non perse tempo al punto ove s’incontrarono e condusse tutti verso un negozio di giocattoli, dove si trovavano da ormai mezz’ora.
“Shirou-Senpai, che ne dice di questa bambola?”
L’interpellato si girò verso la giovane Matou, e vide che indicava una bambola in plastica vestita come una principessa delle fiabe, con altri due vestiti all’interno della confezione. Tuttavia, prima che potesse esprimere la sua opinione, Shinji s’intromise nella discussione.
“Non penso che quella bambola sia adatta a quel piccolo demonio che è Ilya, Sakura. Quella ragazzina sembra avere l’argento vivo addosso, non ce la vedo proprio a sedersi sul pavimento e giocare tranquillamente con le bambole. Shirou, che ne dici, invece, di regalarle questo?”
Il regalo proposto da Shinji era un fucile giocattolo corredato con proiettili di gomma, costruito in modo da poter essere utilizzato anche da bambini come l’albina. Il giovane dai capelli color carota rimase scioccato alla vista della proposta di Shinji, poi nella sua mente si affacciò il pensiero d’Ilya che utilizzava quell’oggetto contro Taiga-Sensei, cosa di cui era capacissima, e ciò lo spinse a parlare.
“Shinji, apprezzo il tuo aiuto, ma penso che quell’oggetto, nelle mani di mia sorella, sia troppo pericoloso. Meglio limitarsi a qualcosa di più innocuo.”
Il sospiro di Shinji, deluso per non essere riuscito a creare i presupposti per una situazione estremamente divertente, visto con severità da Issei.
Quest’ultimo, sapendo che l’albina amava molto i miti classici, aveva deciso di puntare su un pupazzo raffigurante qualche grande eroe, visto che era da poco uscita una serie di giocattoli inerenti a quei temi.
Ad un certo punto al sua attenzione fu attirata da un peluche raffigurante un uomo molto alto, a torso nudo, e con indosso un gonnellino. Fece per prenderlo, quando una mano leggermente più piccola della sua lo precedette. Il giovane riconobbe subito la padrona di quella mano e , con un sospiro, decise di rivolgerle la parola.
“Hai avuto la mia stessa idea, Tohsaka?”
“Sembra proprio di si, Ryuudou, per caso rappresenta un problema?”
“No, l’importante è aiutare Emiya a trovare il regalo giusto per la sorella.”
“Una risposta davvero diplomatica. Giusto per sapere, non sarebbe quasi ora di smettere di trattarmi con freddezza? In fondo sai bene quanto me che non ho mai incoraggiato le attenzioni del tuo amico del consiglio studentesco.”
Rin, mentre diceva quest’ultima frase, si era avvicinata al giovane, mettendolo praticamente con le saplle al muro. Issei si guardò attorno, ma vide che non c’era nessuno oltre a loro due in quel punto del negozio, perciò, leggermente arrossito, si costrinse a rispondere.
“Resta comunque il fatto che la tua presenza, Tohsaka, ha rischiato di rallentare l’efficienza del consiglio studentesco. Comunque hai ragione, mi sono comportato sufficienza in quel modo, direi che possiamo ricominciare da zero.”
“La risposta mi soddisfa, Ryuudou. Ora direi che posso andare a suggerire a Shirou il regalo per la sorella.”
Con queste parole la castana si allontanò dal giovane e si diresse verso gli altri. Quando Issei li raggiunse, fu avvicinato dal giovane di capelli color carota.
“ono stato fortunato ad averti con me, Issei, difficilmente avrei potuto trovare un regalo migliore per Ilya.”
Il giovane, sentendo queste parole, rimase scioccato per qualche secondo, fino a quando non vide Tohaska che gli lanciava un’occhiata divertita.
Allora il giovane si riprese e accettò senza problemi i complimenti dell’amico. Quando, dopo aver comprato il regalo ed aver lasciato il negozio, il gruppo si divise, Issei si ritrovò a pensare che, in fondo, a volte, il diavolo non è brutto come lo si dipinge.
  
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