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Autore: Svans    08/08/2008    7 recensioni
Voglio trasmettervi con poche righe la sofferenza passata in un momento difficile.
Genere: Triste, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Queste poche righe significano molto per me

Queste poche righe significano molto per me. Le ho scritte nel periodo più brutto della mia vita, quindi siate buoni. In breve parla della bulimia, una malattia molto brutta credetemi. Spero che riesca a trasmettervi le stesse sensazioni e stadi d’animo che provavo io in quel momento. Se qualcuno di voi a passato o addirittura sta passando un momento del genere, sarei felicissima di poter aiutare tale persona con questo mio passato sfogo. Sarei contenta di sapere come la pensate e se vi è piaciuta. Un bacione da svans!!!

 

 

“Bulimia”

 

Provoca nausea…

Vertigini…

Attacchi di panico che bloccano il tuo respiro, che s’impadroniscono della tua mente, creando un mondo di angoscia e smarrimento…

Un battito fuori dal normale…

Un cuore che soffoca il tuo dolore dentro di te…

Ma tu sai cosa fare per farlo uscire.

Tu sai cosa fare per stare meglio.

Tu sai che quella è la tua unica via di fuga…

Ti senti prendere dalla parte di te che ti terrorizza.

Non hai più controllo su te stessa…

E lì ti rendi conto che ormai è troppo tardi…

Lo fai come ogni volta.

La preparazione per quell’atto la esegui lentamente, per cercare di assaporarne ogni istante…

L’adrenalina, l’eccitamento e l’atmosfera di quel momento ti scoppiano in petto, sprigionando un fuoco che brucia e arde quanto il tuo dolore…

Sei pronta.

E ora dai inizio alla parte più penosa.

Dove ti rendi piccola e aggobbita, fino a soffocare te stessa, solo per far uscire la collera e l’ira che ti lacerano la testa.

E dopo pochi secondi, lo senti uscire…

Senti uscire quell’essenza che non sei ancora riuscita a capire…

Dove, dopo ogni volta, ti penti di quel gesto, cercando di cancellare quell’odore nauseante dalla tua bocca.

Ma come sempre rimane lì, come a volerti dare una punizione, come a volerti far ricordare… Di aver sbagliato ancora…

Senti gli occhi bruciare.

Ma le lacrime non scendere…

Forse troppo orgogliose, o forse dalla parte del nemico, in modo da farti impazzire, in modo da farti sbagliare ancora…

Ti siedi.

Prendi il pacchetto rettangolare sopra il tavolo di sala, soffermandoti a guardare le angolature spigolose.

“MS Rosse”… Le tue preferite.

Lo apri.

Prendi una sigaretta.

Lo chiudi.

Accendi il tuo rimorso e aspiri.

Aspiri fino a sentire il secco calore di fumo percorrerti il corpo.

Poi lo butti fuori…

Con violenza, con passione, come un drogato che dopo tanto tempo buca la sua pelle con la stessa euforia della prima volta…

 Ti senti meglio.

Ti giri e guardi il vuoto dentro di te.

Aspiri un’altra volta.

Comprendi di essere sola.

Ma qualcosa in quell’istante cambia dentro di te.

Qualcosa d’inspiegabile.

Una sensazione che provi per la prima volta.

La senti scorrere nelle tue vene, precipitare nel tuo profondo e ardire col tuo cuore…

Sai di non poterle scappare, ma hai paura…

Paura di cambiare, paura di scoprirti al mondo…

Paura dell’essenza di quel fatale momento…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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