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Autore: Mephisto    08/08/2008    0 recensioni
L'unica cosa certa, nei momenti più buii della vita di un uomo, è che l'alba arriverà comunque. Con o senza di te.
Genere: Drammatico, Suspence, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Sunrise Will Come Anyway | Act 1: Prologue Metal Gear | Sunrise 'll come again
Metal Gear | Sunrise will come anyway

Act 1 :Prologue [[Personal Waterloo]]

Newport Beach,California|21 April 2014,5:40 AM



David si accese una sigaretta, mentre volgeva il suo sguardo all'alba californiana. Aveva provato a smettere di fumare, ma la battaglia fra lui e la nicotina sarebbe per sempre stata la sua piccola Waterloo personale(1). Aveva resistito pochi mesi senza la sua Boss Long quotidiana. Quanti... Quattro? Cinque?

Al diavolo, non riusciva nemmeno a tenere il conto dei giorni che passavano, se questi non erano scanditi da missioni d'infiltrazione ed incarichi ufficiali, ma dal solerte ed inclemente ritmo di quella inattività forzata. Era rimasto solo, in una villa sulla affascinante riviera californiana, ad attendere la fine dei suoi giorni. In molti avrebbero pagato per trovarsi al suo posto. Lui invece no. Lui era abituato a mangiare razioni K, bere poco - e spesso male, acqua tanto torbida da sembrare fango - e riposare sul rigido suolo, mezz'ora al giorno quando aveva fortuna. Era abituato ad essere attivo, a sentire l'adrenalina scorrere nelle sue vene e gli impulsi inviati dal cervello spingere i suoi muscoli a nuovi livelli di impercettibilità motoria.

Otacon, alla fine, se ne era andato. Fosse stato per lui, sarebbe stato lì fino al giorno in cui gli avrebbe stretto la mano ascoltandolo spegnersi, come la moglie fa con il marito, fra mille sospiri, bramando ai denti d'oro(2).Ma,alla fine,DARPA lo aveva notato - l'uomo che aveva progettato il Metal Gear Rex e messo a punto
un'apparecchiatura da intercettazione delle dimensioni di un cane di piccola taglia capace di diventare invisibile doveva saper far qualcosa! - e costretto a mettersi al lavoro, in cambio della completa "sbiancatura" della fedina penale del duo che era dietro Philantrophy e poi dietro la distruzione del SOP.
E così, David aveva perso l'unica persona della sua vita che comprendeva tanto lui, stanco vecchio depresso da anni di non vita, quanto Snake, che scalpitava per tornare alla vita e spingerlo di nuovo nel campo di battaglia, fino alla fine(3).

Aveva aperto la porta finestra della terrazza panoramica che dava sul mare, e mentre si spostava verso il terrazzo sentì il telefono squillare. Dannazione.
Rinunciò al suo proposito di una boccata d'aria - l'aria, l'unica cosa che, in riva al mare californiano o nel sottobosco brasiliano non cambiava in nulla e gli ricordava i giorni passati - per dirigersi verso il maledetto apparecchio rompicoglioni, a cui di gran lunga preferiva il codec. Con quello, un tocco a pochi millimetri dal padiglione auricolare era sufficiente. Non serviva un lungo movimento verso una cornetta che emetteva un odioso rumore capace di distruggere il timpano e che, nonostante le avanzatissime tecnologie che riuscivano ad allungare sempre più il filo della sua indipendenza dalla piattaforma madre, si trovava sempre a distanze enormi da chi era costretto a muoversi per rispondere. E poi, chi diamine era? Qualcuno che aveva sbagliato numero. Aveva sbagliato numero, come se i tasti fossero stati privati dei numeri e sparsi alla rinfusa per la tastiera.

<< Pronto? >>

<< ...Snake? >> nominò, dubbiosa, la voce di una donna. Una donna non troppo anziana, dal timbro di voce tipoco degli emigrati asiatici di prima o seconda generazione. Eppure, quella voce aveva quella nota di vivacità e sicurezza che la faceva quasi suonare imperiosa. E David conosceva una sola donna al mondo capace di parlare in tale maniera: Mei Ling.

<< Non esiste più nessuno Snake. >> rispose nella cornetta, con quella voce roca bruciata dal fumo, dalla vecchiaia e dalla disillusione della vita.

<< Scusa! Mi dispace...Scusa di nuovo, ultimamente sono piuttosto distratta. Comunque, non ti parlo dalla Missuori. Ho parlato con qualcuno di importante, che vorrebbe vederti quanto prima possibile. >>

<< Cosa? >>

<< ...vogliono ritrattare riguardo quanto successo su Big Shell, a quanto pare. Dopo l'attacco alla Outer Haven. E... >>la voce di Mei Ling si interruppe bruscamente, come se...Beh, come se qualcuno l'avesse spintonata lontano dal telefono.

<< DAVID! >>

<< Otacon? >>

<< In persona. Ascoltami...Non posso dirti altro. Campbell mi ucciderebbe se lo facessi, e molti dei pezzi grossi del Pentagono gli darebbero volentieri una mano. Ma vogliono che tu ti presenti quanto prima possibile. Dopodomani, David. Hai impegni? >>

<< ...certo, Otacon. >>

<< Davvero? >>

<< No. Mi chiedo quando tu smetterai di credere alle mie stronzate. >>

<< Grazie tante! Comunque, un'auto ti preleverà a casa tua, dopodomani. Facciamo alle 16, ma conoscendo quelli del Pentagono dovrei elaborare un'equazione alquanto complessa e tenere conto di troppe variabili per sapere a che ora passeranno di preciso. Ti porterà ad un eliporto, e li ti imbarcherai sull'elicottero che ti porterà a destinazione. >>

<< Ovvero? >>

<< Te lo diranno strada facendo. Sai, non vorrei deluderti, ma temo che l'elicotterista non cercherà di ucciderti, e quindi dovrai startene buono. >>

<< Come mai tutto questo sarcasmo da parte tua? >>

<< Sono passato alle lenti a contatto. >>

<< Buon per te. >>

<< Comunque sia... Stai bene? >>

<< Benone. Credo di essere invecchiato di altri vent'anni, negli ultimi cinque mesi. Vedrai...Ho fatto progressi. A quanto pare, di questo film che sarà la nuova era non vedrò nemmeno le pubblicità iniziali. >>

<< David...Non dire così,dannazione! Non puoi arrenderti senza combattere! >>

<< Arrendermi senza combattere? Otacon, l'unico modo che ho per sconfiggere la morte è uccidermi prima che lei mi prenda. >>

<< Sto sfruttando le mie conoscenze per recuperare i dati genetici sul progetto Les Enfant Teribles! Potremmo riuscire ad arrestare il meccanismo dell'invecchiamento precoce, forse persino ad invertirlo! >>

<< A quale scopo? Farmi divorare dai ricordi e dai rimorsi ancora un altro pò? Pensare a tutte le persone che ho ucciso o alle quali ho impedito di morire, a tutte le vite che ho sconvolto e rovinato? Al diavolo, Otacon. >>

<< E' la tua volontà, ma io non riesco ad arrendermi all'idea che tu non voglia cercare di sconfiggere questo nemico dopo averne combattuti di ben più duri! >>

<< Non è questione di combattere o non combattere. >>

<< Si,invece! E tu, David...Tu hai paura di perdere. >>

<< No. >>

<< Lasciamo perdere. Mi rendo conto che discutere con te di questo argomento ci porterebbe solo a conseguenze drammatiche. Scusa. Comunque sia, prima di dirigerci a destinazione, voglio farti vedere una cosa in privato. >>

<< Qualcos'altro che ti sei procurato attraverso il tuo nuovo incarico? >>

<< Esatto. Teoricamente, non dovrei possedere questa cosa in sede privata, ma... >>

<< Ma le leggi sono fatte per essere infrante e i limti per essere scavalcati. Giusto? >>

<< Come mai sei così loquace? >>

<< Non lo so. >>

<< Sarà l'età? >>

<< Ne dubito. >>

<< Comunque, vestiti in maniera elegante. >>

<< Lo farò. Ora ho un'alba da vedere, quindi, se non ti dispiace... >>

<< No, affatto. Stammi bene. >>

David riagganciò il telefono. Sospirò, esausto. A quanto pare, i suoi ex-vertici lo volevano. E, dalla trepidazione nella voce di Otacon, avrebbe potuta essere perfettamente una brutta sorpresa quella che l'aspettava. Quello che non sopportava dell'unica persona con la quale in vita sua aveva tessuto un rapporto di amicizia quasi fraterna era la sua ostinazione nel vederlo vivere ancora un pò, quando egli stesso aveva deciso di morire senza più combattere quell'ultima battaglia.

Era troppo stanco. Troppo stanco per vivere.

Aveva ragione Otacon. Aveva paura di perdere. Aveva paura di perdere, per la prima e di sicuro ultima volta della sua vita, contro il nemico più ostico che mai avesse mai affrontato: il tempo.

Non era il fumo la sua Waterloo personale.




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Note a fondo pagina

(1)
Al termine di Metal Gear Solid 4, Snake abbandona il fumo. Tuttavia, nelle mie ipotesi la sua battaglia contro la nicotina è destinata a finire molto presto, come si può ben leggere nelle prime righe.

(2)
Le amate ceneri la moglie raccoglie.
E mentre sulle di lui spoglie
lei piange e di dispera
intanto, cogli occhi, ai denti d'oro anela.

Liberamente ispirato al sopracitato haiku comico citato da Jack Seward in The Japanese e poi da Will Ferguson in Hitching Rides with Buddha.

(3)
Nella scena finale di MGS4, Big Boss invita Snake a non combattere più - disarmandolo della sua Operator, in una scena dalla retorica quasi commovente - e manifesta morente la volontà di "non vedere più serpenti al mondo".E' per questo che ritengo giusto non continuare a chiamarlo Snake,passando al suo vero nome: David. Ho pensato alla contrapposizione delle due personalità di David: da una parte, il reduce di guerra deciso a vedere cosa porterà l'era sulla quale si affacciano i suoi ultimi giorni, e dall'altra quella del soldato perfetto che l'inattività forzata sta uccidendo a poco a poco, in uno stillicidio carico di ricordi e rimorsi che solo sul campo di battaglia Snake - Snake,non David,persona mai nata ne vissuta - può affrontare, o meglio, dimenticare. Niente sdoppiamenti di personalità allo stato sub-coscienziale alla Dr. Jeckyll & Mr. Hyde o alla Mick Foley, insomma.

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Piccola introduzione alla FF

La mia prima FF da pubblicazione!

Sunrise Will Come Anyway è una fanfiction inspirata ad un videogioco, ad un'opera letteraria, un romanzo moderno tanto quanto nostalgico che il mondo conosce come la saga di Metal Gear. Una saga a cui, mi duole dirlo, mi sono avvicinato troppo tardi, in concomitanza con il suo epilogo dai toni drammatici e intrisi della malinconia di un passato oramai sfumato nel mondo, diventato una sorta di Chiesa del Dio Denaro, quel capolavoro videoludico noto come Metal Gear Solid 4.

Questa storia - che si svilupperà attraverso un percorso che prevedo molto lungo, su una struttura in tutto e per tutto simile a quella di Metal Gear Solid 4 (Atti che cambiano ogniqualvolta cambiano anche ambientazione ed eventualmente contesto) - riprende la narrazione all'incirca 9 mesi dopo l'assedio alla Outer Haven e la distruzione del SOP System. E' logico che la storia si reggerà su continui spoiler, quindi.
Non si preouccupino i fan del realismo narrativo: Snake non vestirà - perlomeno, non nelle condizioni in cui versa attualmente - la OctoCamo di nuovo.

Stilisticamente,questo capitolo dovrebbe distinguersi per una certa semplicità cromatica. Nero su bianco, come piace a me. Comunque, ho lasciato lo spazio di un apice fra le righe del testo: questo per poter agevolmente inserire la numerazione delle note in apice e per rendere più leggibile la storia.Con buona probabilità, questa sarà la formattazione che manterrò per l'intera fanfiction.

Faccio notare che, anzichè titolare gli atti di questo dramma, ho pensato ad una più semplice titolazione dei soli capitoli. Questo perchè un atto in una ff può essere alquanto lungo ed intenso,a tal punto da far si che il titolo non ne rispecchi più i contenuti. Ho preferito invece catturare un attimo fuggente di ogni capitolo per poter dare al lettore un flash riguardante i contenuti sottostanti.

Vorrei far sapere a quanti coloro leggeranno - temo che sperare nei 25 ideali lettori manzoniani sia chiedere un miracolo di dimensioni aberranti - che questa storia sarà molto spesso guidata da quel che traspare dai commenti.As the readers whishes!

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DISCLAIMER & RICONOSCIMENTI

Metal Gear © 1987 2008 Konami Digital Entertainment Co. Ltd.

Metal Gear,i suoi personaggi, le organizzazioni e quanto altro inerente ad esso - salvo casi eccezionali - non appartengono al mio lavoro, bensì a quello di Hideo Kojima e di quanti hanno lavorato alla creazione dei vari episodi di Metal Gear. I prodotti umani tutelati da copyrigth appartengono ai detentori dei rispettivi copyrigths. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
  
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