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Autore: Daisy_of_light    07/06/2014    10 recensioni
"Dopo una giornata intensa come quella che avevano passato, entrambi avevano il diritto di riposarsi un po’. Con un ghigno, Dean decise di attuare il piano che gli era venuto in mente in quel momento."
One Shot ambientata nell'Ottava Stagione, tra l'episodio 21 e 22. Un momento in cui entrambi i fratelli possono recuperare le forze. Per i grandi fans della Bromance come me!
Genere: Angst, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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Note dell'autore: ciao a tutti!!! Eccomi qui, come avevo minacciato nella mia os precedente, con una nuova ff! Allora, a parte essermi resa conto che scrivo autore e non autrice nelle note, (ma sì! Poco importa!), ho deciso di pubblicare questa os che, secondo me, è un po' strana! XD Come anticipato, è ambientata tra la8x21 e la 8x22. Ho pensato di non considerare spoiler l'ottava stagione, ma per chi ha aperto questa pagina, non l'ha ancora vista e non vuole spoilers, allora scappateeeeeee!!! XD ecco! La ff è un miscuglio di generi, tanto che non sapevo cosa mettere nell'introduzione generale. Quello che vi assicuro è che c'è davvero tantissima Bromanceeeee!! XD Vuole essere una ff un po' spensierata, cercando, però, di rimanere in stile Supernatural! Devo nominare la partecipazione del film di Avengers! In che modo l'ho usato, sta a voi scoprirlo leggendo! Se, però, non lo avete visto, vi avverto che ci sono spoilers riguardanti il film! XD Per chi vorrà leggere questo mio esperimento, buona lettura e ci sentiamo alla fine!!! 
Disclaimer: Supernatural non mi appartiene!!! Magari fosse mioooooo!!! Nemmeno Avengers mi appartiene!!! 

 

HUNTERS OR AVENGERS:

a little break

 
Mancava qualche miglio prima di arrivare al Bunker. Dean, come sempre, era al volante della sua amata Piccola, l’Impala del ’67, mentre Sam dormiva, raggomitolato contro la porta del passeggero, come sua abitudine. Erano stati dei giorni pesanti quelli…per entrambi.
 

In seguito ad uno studio approfondito delle carte di Kevin, i due cacciatori si erano precipitati in Colorado, dove avevano trovato Metatron. L’angelo aveva strappato dalle grinfie di Crowley il profeta che, una volta ripresosi, aveva rivelato il contenuto della Terza Prova: curare un demone. Pieni di domande e di dubbi, i due Winchester erano ripartiti per tornare al Bunker.
Mai avrebbero pensato di fare un incontro inaspettato nel bel mezzo della strada. Fortunatamente, Dean aveva ricostruito degli ottimi freni per la sua Impala, altrimenti avrebbero sicuramente investito Castiel che, ferito e stremato, aveva chiesto il loro aiuto. Velocemente, i due cacciatori avevano bloccato il sangue che usciva copioso da una grave ferita al ventre dell’angelo e lo avevano caricato in macchina. Castiel aveva passato i deici minuti successivi a spiegare quello che gli era successo e a scusarsi, per poi perdere i sensi a cause dell’emorragia e della stanchezza.
 

L'abitacolo dell’auto era, in seguito, caduto in un silenzio confortevole e il rombo docile del motore aveva cullato Sam in un sonno tranquillo. Dean sorrise all’espressione serena che era comparsa sul volto del fratello ed accarezzò il cruscotto della macchina, sussurrando:
-Brava la mia Piccola…sei sempre riuscita a farlo dormire!-
 

Da quando aveva iniziato le prove, la salute di Sam degenerava di giorno in giorno… Nonostante fosse stanco, la febbre, i colpi di tosse e la nausea non permettevano al minore dei Winchester di riposare. Cadeva in un sonno tormentato e, il più delle volte, Dean lo sentiva svegliarsi e tossire. Il maggiore si infilava, quindi, la vestaglia e scivolava nella stanza del fratello, si sedeva sul bordo del letto e massaggiava la schiena di Sam, per cercare di alleviare un po’ della tensione muscolare che si creava a causa della tosse. L’attacco durava un paio di minuti, ma lasciava spesso Sam senza fiato e stremato. Dean, senza proferir parola, passava una bottiglietta d’acqua al fratello, lo osservava bere e rigettarsi sui cuscini, stremato. Il tutto accadeva nel silenzio più totale. Ad entrambi, bastava un solo sguardo per intendersi. Alcune volte, Dean restava seduto sul letto, aspettando che Sam si riaddormentasse. Rimaneva lì per almeno una decina di minuti prima di uscire, con la furtività di un fantasma, dalla stanza e ritornare a letto a sua volta.
 

Per questo, in quel momento, in quelle poche miglia che ancora lo separavano dal Bunker, Dean era felice che Sam dormisse tranquillo per un po’, soprattutto ora che la febbre si era abbassata in seguito al bagno ghiacciato in cui lo aveva immerso quel pomeriggio. Nella sua mente, rivisse quei minuti: in seguito ad una telefonata muta da parte di Sam, Dean si era precipitato all’hotel e aveva ritrovato il suo fratellino disteso, privo di sensi e con la febbre a 40, sul pavimento, appena dentro alla loro stanza. Con il cuore in gola, il maggiore dei Winchester aveva riempito la vasca da bagno con acqua ghiacciata, era corso al distributore del ghiaggio con il più grande recipiente che aveva trovato, aveva gettato i cubetti nell’acqua, per renderla ancora più fredda, e aveva gettato dentro il pesante sedere del suo fratellino alto quasi due metri. Il respiro di Sam, dopo essere riemerso dall’acqua, era stato uno dei rumori più belli che Dean avesse mai sentito. Temeva di essere arrivato tardi. Ancora qualche minuto e…
Dean scosse la testa, scacciando quei pensieri dalla sua mente, accorgendosi di avere stretto il volante fino a farsi venire le nocche bianche a causa dei ricordi dolorosi che aveva rivissuto nella sua mente.
 

Era ormai notte inoltrata quando Dean parcheggiò l’Impala di fronte all’ingresso del Bunker. Spense il motore, accarezzando il volante, con un sospiro: casa…finalmente. Si piegò verso il fratello, deciso a svegliarlo, ma prima si accertò che la febbre non forse ritornata, passando una mano sulla fronte di Sam che, inconsciamente, mosse la testa per andare in contro al tocco di Dean. Il maggiore dei Winchester sorrise: quello era un movimento che Sam faceva di istinto quando dormiva e suo fratello si accertava che stesse bene. In un modo o nell’altro, Sam lo riconosceva sempre, sebbene non fosse in sé in quei momenti. Ed era proprio quando dormiva che il più giovane dimostrava la propria vulnerabilità. Quando non sprecava energie per dire al fatello che stava bene e che non aveva bisogno di lui. Quando si ostinava a dire di non aver bisogno di nessuno. A quei pensieri, Dean ridacchiò a bassa voce, contento anche di constatare che la febbre non era ritornata in quelle ore.
-Ehi, fratellino…sveglia…siamo arrivati al bunker!-
Sam mugugnò una risposta, mentre, lentamente e faticosamente, apriva gli occhi e metteva a fuoco gli occhi verdi di Dean che lo osservavano. Si guardò intorno e notò la figura cupa e austera del Bunker che si ergeva dalla terra, di fianco alla macchina.
-Siamo già arrivati?- chiese il giovane, sbadigliando. Dean sorrise, divertito questa volta, e rispose:
-Già? Fratellino…hai dormito per almeno tre ore…piuttosto, come stai? –
-Per ora sto abbastanza bene! La risonanza con Metatron è sparita completamente.-
-Bene! Te la senti di aiutarmi a trascinare dentro il sedere del mister comatoso che abbiamo nel sedile posteriore?- domandò Dean indicando, con un cenno del capo, Castiel che era ancora privo di sensi.
Sam annuì e scese dalla macchina, seguito da Dean.
Dopo qualche minuto, i due Winchester avevano raggiunto una delle stanze da letto del rifugio e ci avevano fatto stendere l’amico. Si erano fermati ad osservare la ferita sul ventre dell’angelo.
-Credo sarebbe meglio richiuderla con dei punti…nonostante il bendaggio che abbiamo fatto, continua a sanguinare…temo che l’emorragia possa ucciderlo prima che il suo potere angelico riesca a guarirlo completamente…- constatò Sam, mentre notava che il liquido vermiglio continuava ad uscire pigramente, ma costantemente, dalla lacerazione.
Dean annuì, andò a recuperare il kit medico e tornò dal fratello, chiedendo:
-Te le senti di ricucirlo tu? Io, intanto, vado a farmi una doccia…-
Sam non rispose: concentrato sul da farsi, si era sterilizzato le mani e aveva già inizato a ripulire la ferita.
Dean sorrise…debilitato o no, il suo fratellino era sempre concentratissimo quando si trattava del loro lavoro. Sotto la doccia, il maggiore dei Winchester si permise di rilassarsi un attimo e di lasciare scivolare via dal suo corpo la stanchezza e le emozioni della giornata.
 

Dieci minuti dopo, maglietta nera e pantaloni grigi larghi, Dean uscì dalla sala docce e raggiunse il fratellino che si stava lavando le mani sul lavandino in biblioteca.
-Come sta?- chiese Dean, riferendosi, naturalmente, all’angelo.
-Ho ricucito la ferita e l’ho fasciata. L’emorragia sembra essersi arrestata per ora…spero solo che si riprenda presto…è ancora privo di sensi…- spiegò Sam, preoccupato per l’amico.
-Vedrai che si riprenderà tranquillamente! Basta solo che il suo succo angelico entri in azione come si deve e ritornerà in piedi in un batter d’occhio!- lo rassicurò il fratello più grande. Sam abbozzò un sorriso, mentre si asciugava le mani. Dopo un attimo di riflessione, dichiarò:
-Credo che andrò anche io a farmi una doccia…poi potremmo metterci al lavoro…-
Senza aspettare una replica da parte del faretllo, Sam uscì dalla biblioteca e si diresse verso le docce con gambe un po’ tremanti.
Dean scosse la testa a qualla vista; suo fratello era stremato quella sera, sebbene avesse riposato per qualche ora in macchina, e, nonostante tutto, voleva cominciare a lavorare subito per portare a termine la terza prova. Dean lo poteva capire, ma no. Non avrebbe permesso a suo fratello di toccare nessun libro o fascicolo presente in quel bunker. Doveva staccare la spina per un po’. Dopo una giornata intensa come quella che avevano passato, entrambi avevano il diritto di riposarsi un po’. Con un ghigno, Dean decise di attuare il piano che gli era venuto in mente in quel momento.
 

20 minuti dopo, Sam, con una maglietta a maniche lunghe e grigia, un paio di pantaloni larghi azzurro sbiadito, uscì dal bagno. Si diresse in biblioteca, dicendo:
-Dean… l’altro giorno, ho trovato una stanza piena di scaffali e fascicoli qui nel Bunker… forse è uno degli archivi degli Uomini di Lettere… pensavo che potremmo iniziare da lì qualcosa che riguardi la cura di un demone…-
Sam si interruppe. Era arrivato in biblioteca, ma di Dean non c’era nessuna traccia.
-Ah…Dean?!- chiamò il fratellino, perplesso, mentre si dirigeva verso la cucina.
-Ehi! Rapelonzolo! Ti sei lavato la lunga chioma?- chiese una voce alle sue spalle.
Sam si girò e vide Dean che, sorrisino sarcastico sul volto, gli veniva in contro dal corridoio che portava alle stanze da letto.
-Lasciatelo ridire, fratello! Se vuoi smetterla di sprecare tutto quel tempo in bagno, per lavarti e sistemarti i capelli, ci penso io! Cinque minuti e ti spunto quei capelli da principessa che ti ritrovi!-
-Dean, ti ricordo che eri tu quello che passava quasi tre quarti d’ora in bagno prima di uscire con una ragazza!- rispose, pronto, Sam.
-Non è vero!- brontolò Dean, un po’ imbarazzato.
-Sì che è vero!- fece Sam con il sorriso di chi la sapeva lunga.
-No!- -Sì!- -No!- -Sì!- -No!- -Sì!-
-Stronzo!- esclamò alla fine Dean, arrendendosi.
-Scemo!- fu la replica istantanea del fratellino minore che sorrise.
Dirigendosi verso una delle sedie poste vicino al grande tavolo in biblioteca, Sam riportò l’attenzione sul loro problema:
-Comunque, Dean, pensavo di iniziare a rovistare tra gli archivi degli Uomini di Lettere per vedere se si trova qualcosa per quanto riguarda il curare un demone…-
Dean gli si pose davanti e scosse la testa, dichiarando, determinato:
-No, Sam…non questa notte.-
-Dean…dobbiamo capire che cosa significhi curare un demone. Devo finire queste prove e rispedire tutti i demoni all’Inferno!-
-Lo so, Sam! Lo sai che ti posso capire! Ma dopo tutto quello che è successo oggi, voglio che tu ti prenda questa nottata di riposo. E non mi sono dimenticato del fatto che sono quasi cinque giorni che non mangi qualcosa di decente.- affermò il fratellone con sguardo serio.
-Ma, Dean…- cercò di replicare Sam, non volendo arrendersi subito.
Dean lo anticipò:-No, Sam…per questa sera ascoltami! Non essere il solito testardo e permettimi di aiutarti!-
Sam rimase ad osservare per qualche secondo il fratello; doveva iniziare le ricerche per completare la terza prova, ma Dean aveva ragione. La giornata l’aveva spossato e, sebbene avesse dormito per qualche ora in macchina, poteva sentire le perenne stanchezza, che l’aveva colpito dall’inizio delle prove, gravargli il doppio sulle ossa. E c’era qualcosa nell’espressione preoccupata di Dean che lo convinse: sembrava che suo fratello avesse bisogno di prendersi cura di lui per non sentirsi escluso o di peso.
Sam sospirò e rispose:-E va bene, Dean! Questa volta hai vinto tu!-
Dean ghignò di rimando:
-Sapevo che ti avrei convinto! E, infatti, la cena è praticamente pronta!-
-Sapevi che mi avresti convinto?-
-Certo! Dopotutto sono fantastico!- esclamò Dean con un sorriso, raggiungendo il suo borsone di fianco all’ingresso.
Rovistò per qualche attimo, poi tornò da Sam e gli passò due scatole, spiegando:
-Vai in camera tua e infila un dvd nel lettore, stenditi sul letto e aspettami! Arrivo tra due minuti! Passo anche a vedere come sta Castiel!-
Sam fece come gli era stato ordinato. In camera sua aveva una bellissima televisione a schermo piatto con lettore dvd. Accese gli apparecchi e inserì il primo dvd. Recuperò il telecomando e si infilò sotto le coperte, aspettando. Come previsto, Dean si presentò in camera sua con due piatti. Uno lo passò a Sam che, prima di guardare il suo piatto, chiese:
-Castiel?-
-Sta meglio. La ferita ha smesso di sanguinare, ma lui sta ancora dormendo. Credo che rimarrà K.O. tutta la notte almeno!-
Sam sorrise alla notizia, sollevato che l’angelo stesse meglio. Risistematosi sui cusini, osservò il suo piatto. Si stupì quando si ritrovò davanti ad una perfetta Caesar Salad con tanto di salsa e pollo grigliato nel mezzo.
-Wow! Non immaginavo che tu fossi in grado di preparare una Caesar Salad, Dean!- esclamò Sam sorpreso e anche felice. Non sarebbe riuscito a mangiare qualcosa di più pesante come l’hamburger e le patatine fritte che c’erano sul piatto del fratello.
Dean si sedette sull’altro lato del letto, dicendo:
-Visto che al mio fratellino piace il cibo per conigli, ho pensato che fosse il caso di imparare!-
Osservò attentamente il più giovane che, dopo aver mischiato l’isalata, ne masticava un boccone. Stupore e, quasi, ammirazione, comparvero sul volto di Sam, mentre diceva:
-Cavolo, Dean! Credo che tu abbia scoperto un tuo talento nascosto! Questa insalata è davvero fenomenale! Potresti ridicolizzare tranquillamente tutti quei programmi di cucina che fanno ogni giorno!-
-Allora sentiti onorato dal fatto che tu sei uno dei pochi a poter mangiare qualcosa cucinato da un tale genio!- rispose, sorridendo, Dean mentre passava una birra a Sam.
-Se mangi tutto, poi posso fare i pop corn!- aggiunse, poi, il fratellone.
-Ma  niente liquirizia!- replicò Sam con un ghigno.
-Ma si può sapere perché ce l’hai con la liquirizia? È paradisiaca!- esclamò Dean al pensiero delle sue morbide stecche nere rinchiuse nella dispensa.
-Te l’ho detto! Sembra sporcizia!-
-Ah! Cosa può capire un fratellino nerd dei piaceri della vita! Lasciamo perdere!- Dean scosse la testa e decise di cambiare argomento-Piuttosto…quale dei due film hai scelto?-
Sam, prendendo il telecomando e iniziando a selezionare le impostazioni di lingua, rispose:
-Avengers!-
Dean si mise comodo e iniziò a mangiare, mentre Sam gli chiedeva:
-A proposito…te lo devo chiedere! Come mai ha scelto Avengers e Hunger games invece dei tuoi soliti film Western? Hai deciso di fare un balzo nel futuro?-
-Fratellino! La Vedova Nera! Non potevo perdermi una ragazza con una tuta attillata di pelle!- esclamò Dean con un sorriso ammiccante.
Sam scoppiò a ridere:
-Ahahah! Hai ragione! Ma questo vale per Avergers! Che mi dici per Hunger games?-
Un altro ghigno accompagnò la rsposta del fratello maggiore:
-Diciamo che la biondina tutta curve del negozio è stata così gentile da consigliarmelo che mi dispiaceva deluderla! Contando che ha accompagnato il dvd con il suo numero di telefono!-
-Dean…sei incorregibile!-
-Ah! Taci, mangia e guarda il film!-
In un piacevole silenzio, i due Winchester iniziarono a mangiare e a guardare il film.
 

Legata ad una sedia, Natasha bloccò il telefono che il russo gli pose e rispose. Coulson le diceva di rientrare.
-Stai scherzando?- rispose lei, stupita –Sono nel bel mezzo di un interrogatorio! Questi imbecilli mi stanno dicendo tutto!- Il capo dei mafiosi, guardando i suoi uomini, esclamò:-Io non sto dicendo tutto!- La Vedova nera lo guardò con un’espressione da “stai scherzando?”, poi ritornò a parlare al telefono:-Senti…non posso lasciare tutto adesso.- Coulson la interruppe con voce preoccupata:-Natasha…Barton è stato compromesso!- Le parole colpirono la ragazza che prese una decisione:-Resta in linea!-
Seguì una sequenza di azione in cui Natasha riuscì a liberarsi dalla sedie, mentre metteva K.O. i russi. Se ne andò con le scarpe in mano.
-La ragazza non è decisamente male! E sa anche combattere bene!- esclamò Dean con un ghigno.
-Dean! Cerca di concentrarti sulla  trama e meno sul corpo di Scarlett Johanson!- lo rimproverò Sam.
-Ehi, Sammy! Ma l’hai vista con quel vestitino nero attilato?! Che curve che faceva? Ho anche letto che prima di questo film ha messo su qualche kilo, ma devo dire che le stanno da Dio!-
Sam lo guardò sconcertato:-E tu come fai a sapere queste cose? Che hai letto?-
Dean fece finta di non sentirlo. Non voleva rivelare al fratello che aveva comprato una di quelle riviste scandalistiche da donne. Avrebbe portato il segreto con sé nella tomba.
 

-Mi ha portato ai confini della città! Scaltra!- constatò Bruce Banner guardando la catapecchia in cui era capitato inseguendo la ragazzina. Osservò fuori dalla finestra, dicendo:-Immagino che il posto sia circondato!- -Solo lei e io!- rispose Natasha, levandosi lo scialle, pronta per trattare con il dottore.
-Dai, Banner! Siete soli in una casa abbandonata! Approfittane!- lo incitò Dean, rizzandosi seduto e dimenticandosi della sua birra.
Seguì una seuenza di battute che portarono al reclutamento di Banner.
-Ma dai! Non ha concluso niente?!- esclamò Dean, deluso.
Sam alzò gli occhi al cielo e rispose:-Guarda che questo non è un porno!-
-Sai, fratellino? Banner ti assomiglia! Stessa iniziativa con le donne!-
-Spiritoso…- brontolò Sam, bevendo un sorso di birra.
 

Pepper Potts sussurrò qualcosa all’orecchio di Tony che fece un’espressione a metà tra il compiaciuto e lo stupito. Dovette essere qualcos di molto seducente, perché un convinto Tony, in seguito, decretò:-Affare fatto! Buon viaggio!- Pepper sorrise e baciò dolcemente Tony, poi si allontanò con un sorriso, sussurrando:-Lavora sodo.- E si diresse verso l’ascensore.
-Fratellino…un’altra rossa che prende punti grazie ai suoi shorts in jeans! Non pensavo che questo film fosse così interessante!- Dean sembrava essere al settimo cielo.
-Dean…finiscila!- lo rimproverò Sam con poca convinzione. Nonostante tutto, si divertiva ad ascoltare le battute di suo fratello, sebbene fossero monotematiche. Apprezzava anche il fatto che Dean sembrasse godersi la serata. Anche lui meritava qualche ora di pausa. Da quando erano inizate le prove, Dean lo aveva sempre sostenuto e aiutato in tutti i modi che gli erano possibili. Se quello era il suo modo di sfogarsi, a Sam andava bene.
 

-Stark! Ci serve un piano d’attacco!- urlò Capitan America all’uomo in armatura di fronte a lui.
-Io ho un piano! Attacco!- rispose Tony priva di sfrecciare fuori dal velivolo grazie ai propulsori della sua armatura.
-Ecco…questo è quello che dovremmo fare noi! Attaccare senza pianificare! Alla fine, se facciamo il contrario, la maggior parte dei nostri progetti, fallisce!- notò Dean.
-Spero che almeno questo, cioè chiudere i cancelli dell’inferno per sempre, funzioni…-sussurrò Sam con una nota di speranza e ansia nella voce.
Dean si voltò verso di lui e gli diede una pacca amichevole sulla spalla, dichiarando con un sorriso deciso:
-Questo piano rientrerà tra quei pochi che hanno funzionato. Ne sono sicuro, fratellino!-
Sam lo guardò e fece un piccolo sorriso; Dean riusciva sempre a tranquillizzarlo.
 

-Dov’è il Tesseract?- chiese Thor, spazientito. Loki, a terra, scoppiò a ridere:-Ohhh! Anche tu mi sei mancato!- -Ti avverto che non sono di buon umore!- rispose il dio biondo, minaccioso.
-Sammy! Sei tu!- esclamò Dean, come se avesse avuto una rivelazione. Sam lo guardò interrogativo.
-Capelli lunghi, alto come una montagna e mi hai anche raccontato di aver usato il martello di Thor quando eravamo all’asta di Plutone! Oltrettutto perdi la pazienza anche molto in fretta come lui! Praticamente siete la stessa persona!-
-Ehi! Io non perdo la pazienza in fretta!- sbottò Sam, confemando quello che aveva detto Dean che lo guardò con un ghigno.
-Ah! Taci! Solo tu sei in grado di farmi perdere la pazienza in fretta!- brontolò Sam, ritornando ad osservare lo schermo.
 

-A Loki occorre qualche particolare fonte di energia?- chiese Steve. Camminando avanti e indietro, Banner cominciò a spiegare:-Dovrebbe riscaldare il tubo fino a 120 milioni di gradi Kelvin solo per aprire una varco nella barriera di Coulomb!- Tony intervenne:-Sempre che Selvig non abbia trovato un modo per stabilizzare l’effetto tunnel quantistico.- -Se ci riuscisse potrebbe ottenere la fusione di ioni pesanti in ogni reattore del pianeta!- concluse il dottore.
-Ok, io mi sono ufficlamente perso.- dichiarò Dean tentando di non fondersi il cervello ripensando a quello che aveva sentito.
-In poche parole una barriera di Coulomb descrive l'energia necessaria, affinché una qualsiasi reazione nucleare, tra isotopi o tra isotopi e particella, possa effettivamente avvenire…- rispose prontamente Sam.
-Ehi! Non ho chiesto una spiegazione, secchione! Prima o poi il tuo cervello esploderà con tutte queste informazioni!- lo zittì Dean tornando a vedere il film.
 

-Già…- iniziò Steve Rogers/Capitan America, camminando minaccioso intorno a Tony –Sei grosso con l’armatura! Tolta quella, cosa sei?- Stark non esitò a rispondere:-Un genio, miliardario, playboy, filantropo.-
-Tony Stark è ufficilmente il mio idolo! Ha sempre la battuta pronta! Mi ricorda qualcuno…- fece Dean ammiccando al fratellino. Naturalmente Dean si riferiva a se stesso. Sam alzò gli occhi al cielo e decise di ignorarlo.
Una ventina di minuti dopo, Dean decise che era ora l’ora dei pop corn. Lasciò che Sam continuasse a guardare il film e si diresse verso la cucina del bunker. Tornò dopo appena due minuti, con una birra per lui, una bottiglietta d’acqua per Sam e i pop corn. Rimettendosi al suo posto, sul letto del fratello, chiese:
-Che mi sono perso?-
-Oh, niente di che! Solo la Vedova Nera nuda!- rispose distrattamente Sam.
Per un pelo, Dean non si soffocò con il sorso di birra che stava bevendo. Tra i colpi di tosse, esclamò:
-Coooosaaaa?-
Sam scoppiò a ridere di fronte alla faccia del fratello, così il maggiore capì che era stato bellamente preso per il culo.
-Sammy!- ringhiò, torvo.
-Ahahahahahah! Dovevi vedere la tua faccia, Dean! peccato non averla ripresa con il cellulare! Questa è stata la vendetta per le prese in giro che mi hai rivolto per tutta la sera!-
-Vedrai chi riderà quando ti ritroverai la schiuma da barba di nuovo dentro lo shampoo!- minacciò Dean, sottovoce, evitando che il fratellino sentisse. Nonostante lo scherzo stupido, il più grande dei Winchester si sentì come risollevato. Era da molto che non scherzava così con il fratello e ciò gli era davvero mancato.
Ripresero la visione del film.
 

Tony, davanti a Loki, decretò:-Se non riusciremo a proteggere la Terra, stai pur certo che la vendicheremo!-
-Vuol dire che noi siamo più bravi a proteggere la Terra!- dichiarò Dean con orgoglio e serietà di fronte a quelle parole. Sam lo guardò intensamente per qualche secondo, capendo quello a cui stava pensando il fratello: l’Apocalisse, Eva, i Leviatani. Tutte minacce che loro avevano sventato insieme. Si ritrovò a sorridere e a dire:
-Su questo mi trovi d’accordo!-
 

I minuti seguenti del film furono una sequenza di grandi combattimenti dagli effetti speciali fenomenali. Alla fine, gli Avengers vinsero grazie al lavoro di squadra e all’atto eroico che venne compiuto specialmente da uno di loro. Susseguì una sequanza durante cui i telegiornali riprendevano le persona salvate dai Supereroi e li ringraziavano.
I ringraziamenti erano una cosa che i cacciatori, spesso, non avevano. Loro agivano nell’ombra, evitando di esporsi alle persone, celandosi con falsi nomi, evitando di rivelare quello che loro facevano veramente, altrimenti… altro che eroi! Sarebbero stati additati come pazzi. Molte volte, entrambi si chiedevano perché continuassero il loro lavoro, che cosa li spingesse ad andare avanti. E loro si aggrappavano disperatamente al ricordo di quelle poche persone che sapevano delle loro gesta, quelle poche persone che erano loro grati e che erano vive grazie alle loro azioni. Loro erano il pensiero che alla mattina li faceva alzare dal letto per cacciare ancora. Loro erano la motivazione che li spingeva anche a continuare con le Prove. Eliminare i demoni  equivaleva a proteggere tutti.
 

Finito il film, Dean affermò:
-Questo film è stato pazzesco! Davvero fantastico!-
Sam sorrise all’euforia del fratello. Ero raro vederelo così, in quel periodo.
-Ho un’idea, Sammy!- esclamò il maggiore di Winchester, incontrando gli occhi del fratello.
-Che ne dici di usare i cognomi di due degli Avengers come prossima copertura per agenti dell’FBI. Tu potresti essere Thor! Avete molte cose in comune! Soprattutto la folta chioma!-
-Certo…suona proprio bene “Salve! Sono l’agente Thor!”. Davvero geniale!- constatò Sam con sarcasmo.
Dean diventò serio e ci pensò su un attimo. –Effettivamente hai ragione…non suona tanto bene…-
-E tu chi saresti, oltretutto? Essendo mio fratello, tu dovresti essere Loki!- intervenne il fratellino.
La risposta di Dean fu repentina:
-Non se ne parla nemmeno! Io sarò l’Agente Stark! Io e Tony abbiamo moltissime cose in comune!-
-Sei anche tu un genio, milionario, playboy, filantropo?- ribattè Sam, con astuzia.
Dean ci pensò un attimo:
-Beh…con le donne non sono malaccio di certo…-
-Tutto qui? E il resto?- disse Sam, divertendosi a mettere, per una volta, lui in difficoltà il fratello.
-Ah! Non guardare i dettagli! Abbiamo entrambi la risposta pronta! Io ho deciso ormai! Sarò Stark! Ora pensiamo a te!-
Mentre Dean si scervellava a trovare un peronaggio che si avvicinasse a Sam, il fratellino ripensava alle carateristche di Tony Stark e cercava un confronto più approfondito con quelle dal fratello.
 Come Dean stesso aveva dichiarato, con le donne se la cavava egregiamente. Non esisteva Dean Winchester senza l’attributo playboy. Se si osservava il lavoro che loro due facevano, poteva essere considerato filantropo. Dopotutto, aiutavano le persona cacciando il male. E qualche tempo fa, la sera della prima prova, Sam era certo di aver detto a Dean che, nel suo lavoro era un genio. L’unica pecca era il milionario. Quello non era decisamente il loro caso. Erano squattrinati e si mantenevano vincendo i soldi con le scommesse al biliardo, a poker e con le carte di credito false. Però Dean era anche pronto al sacrificio estremo così come lo era stato Tony verso la fine del film. Sam sorrise a quell’analisi che aveva appena fatto e dovette ammetere che Stark e suo fratello avevano molte cose in comune. Un’esclamazione di Dean lo strappò ai suoi pensieri:
-Ho trovato! Tu sarai l’agente Banner! Siete entrambi dei secchioni, avete la stessa iniziativa con le donne e le dimensioni di Hulk si avvicinano alle tue!-
-Dean! io non mi trasformo in un gigante verde!- rispose Sam, un po’ contrariato.
-Un gigante lo sei comunque! Dai! Secondo me è perfetto!- affermò Dean con un ghigno, in cui cercava di celare una piccola speranza che il fratello accettasse la sua proposta.
Sam sospirò e decretò, arrendendosi all’entusiasmo del fratello:
-E va bene! Vada per Agente Banner! Suona meglio di Thor!-
Dean saltò giù dal letto, esclamando:
-Fantastico! Non vedo l’ora di poter usare le nostre nuove coperture!-
Mentre osservava le spalle di Dean mentre cambiava il dvd, Sam non potè far a meno di sorridere all’allegria del fratello. Sembrava un bambino in quel momento.
 

Dean inserì Hunger games nel lettore e tornò a sdraiarsi di fianco a Sam, che sbadigliò. Il maggiore dei Winchester si era accorto che il suo fratellino stava per crollare dalla stanchezza già verso la fine del film precedente. Aveva deciso di non dire niente, lasciando che Sam sprofondasse gradualmente nel sonno. Ad appena dieci minuti dall’inizio del film, Dean sentì il capo del fratello crollare sulla sua spalla. Si girò verso di lui e le labbra di Dean si piegarono in un sorriso dolce di fronte all’espressione tranqulla e pacifica che era stampata sul volto del fratellino addormentato. Cautamente, gli posò una mano sulla fronte. Tirò un sospiro di sollievo, sentendo la pelle fresca sotto la sua mano. La febbre non era ancora tornata fortunatamente e anche la tosse sembrava aver allentato la sua morsa. Probabilmente, erano nell’occhio del ciclone e tutti i sintomi sarebbero ritornati anche più forti di prima, ma questo era il momento di stringere i denti. Mancava una prova. E Sam l’avrebbe affrontata senza dubbio. Dean, in quel momento, giurò a se stesso che avrebbe fatto di tutto pur di aiutare il fratello ad affrontarla e a sopravvivere, per poter, un giorno, vivere altre serate insieme come quella che si era appena conclusa.
 
FINE.

 
 
 Note dell'autore (di nuovo): quindi quindi quindi????? Che vi è sembrato? Dovrò aspettarmi delle fitte causate dai vostri incantesimi voodoo perchè vi ho fatto perdere tempo con questa cosa e quindi mi avete fatto un maleficio?? XD Io non ero convintissima...ma non sono mai convinta di ciò che pubblico. Mi sembrava una bella idea inizlamente, poi boh...spero di non essere andata ooc. e si è capito che le parti in corsivo erano le battute del film?  Comunque, per chi ha visto la nona serie, forse ha capito che cosa mi ha ispirato questa os! Senza fare spoiler, dico 9x2! XD Questa ff è nata soprattutto con l'inteto di risollevare i morali delle persone che, come me, sono state devastate dal finale della nona stagione. La dedico a tuti coloro che sono nelle mie stesse condizioni, ma, in particolare a DemonWithAShotgun, ladyvampiretta e Nerea_V!!! Spero che questa ficcina vi sostenga durante l'estate! XD Ringrazio profondamente Nala91, l'amica di sempre,  che ha riletto la ff e ha sistemato i miei refusi! Grazie milleeeeeeee!!! XD 
E ringrazio tutti coloro che leggeranno, recensiranno, metteranno nelle preferite/seguite/ricordate, questa ff e tutti quelli che hanno apprezzato le mie ff precedenti! Grazie a tutti!!!! XD 

 
 
 
 
 
 
 

  
 
 
  
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