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Autore: LiveWithoutWarning    07/06/2014    0 recensioni
"Mise la mano sulla maniglia della porta, pronta ad andarsene quando qualcosa l’afferrò per la caviglia. Lanciò un urlo prima che quel mostro le saltò addosso."
Cassie è una normale ragazza della periferia di Londra, ma un giorno ha un incontro inaspettato che le cambierà la vita per sempre. Si troverà immersa in un mondo nuovo e sconosciuto e sarà costretta ad abbandonare tutto ciò che ama.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Animal I have become

Cassie si guardò intorno. La notte era buia, niente stelle in cielo. La periferia di Londra sembrava ancora più umida e sudicia del solito. Degli uomini seduti in un pub gridavano alla televisione che trasmetteva una vecchia partita di calcio. Le case intorno a lei erano chiuse e poche luci erano ancora accese. Da una finestra riusciva ad intravedere un ragazzino che leggeva dei manga.
Cassie posò il borsone con tutto ciò che possedeva a terra e si sedette sul bordo della strada. Non sapeva dove andare. Non aveva più amici e di certo non sarebbe tornata dai suoi genitori.
Sentiva le lacrime che premevano per uscire ma le trattenne. “Devo essere forte” pensò. Si alzò e si diresse verso l’ignoto.
 
UNA SETTIMANA PRIMA
Appena entrò nel piccolo centro sportivo l’odore di cloro la travolse interamente e per un attimo i suoi occhi furono attratti dalle piccole ondine che provocavano i nuotatori nella piscina.
Dopo qualche secondo si avviò verso lo spogliatoio pronta per iniziare il solito allenamento.
Uscì dallo spogliatoio insieme ad altre due ragazze che discutevano amabilmente su quale marca di smalto fosse la migliore. Cassie le ignorò e si diresse verso la piscina. Senza pensarci si buttò in acqua. Il contatto con essa la fece rabbrividire e nel contempo rilassare. Nuotò per una buona oretta mentre il sole stava già tramontando. Cercava di non pensare a nulla e nell’acqua le sembrava quasi di riuscirci.
Una voce la chiamò da lontano –Cassandra! Esci! Sono già le 9!-. Era Lucas, il bagnino. La prima volta che era si era iscritta ad un corso di nuoto, quando aveva 6 anni, si era sempre immaginata che i  bagnini fossero persone belle, giovani e splendenti come quelli dei film. Ben presto scoprì che invece non era così. Lucas era un uomo sulla quarantina, già con degli accenni di calvizia e di certo non particolarmente magro o muscoloso.
Uscì velocemente dall’acqua e si diresse allo spogliatoio. Quando entrò le due ragazze di prima erano già uscite. Si fece velocemente la doccia e si cambiò. Pensò che non fosse il caso di tornare con tutti i capelli bagnati perciò asciugò i lunghi capelli neri, cercando di fare molto veloce, visto che doveva ancora finire i compiti.
Stava andando verso l’uscita quando sentì un rumore, come di qualcosa che va in frantumi. Lentamente girò in tutto lo spogliatoio ma non trovò nulla. Così mise la mano sulla maniglia della porta, pronta ad andarsene quando qualcosa l’afferrò per la caviglia. Lanciò un urlo prima che quel mostro le saltò addosso. Somigliava ad un enorme cane lupo. Le graffiò con i lunghi denti il braccio sinistro e Cassie urlò una seconda volta. Il mostro la guardò e Cassie pensò che era giunta la sua fine. I suoi occhi erano vuoti, senza pietà. Ad un tratto la porta dello spogliatoio si aprì ed entrò Lucas. Il grande cane gli saltò addosso e con un solo morso gli staccò la testa dal collo. Cassie cercò di correre via ma il mostro le aveva schiacciato la gamba destra con la zampa e non riusciva a muoverla. Lo spogliatoio cominciò a riempirsi di sangue. Cassie scoppiò in lacrime e cercò il cellulare in tasca.  Da lontano si sentì un ululato e il misterioso animale scappò come se fosse stato richiamato a casa.
 
Cassie continuava a camminare in tondo. Com’era potuto succedere? Cosa le stava succedendo?
 
Era a casa, stava leggendo un libro vicino alla finestra. La luce arancione del crepuscolo le illuminava il viso e le pagine del libro. Al piano di sotto sua madre urlava contro suo padre, come di consuetudine. Mentre il sole calava lasciando spazio alla luna, quella notte piena, lei si alzò per chiudere la porta e… buio.
Tutto era svanito all’improvviso e si era svegliata in un parco poco lontano da casa sua, nuda e con un paio di scoiattoli morti accanto a lei. Gli scoiattoli avevano la gola lacerata. Le prime luci del mattino faceva brillare il loro sangue in maniera sinistra e Cassie sentì la necessità di vomitare.
-Ora che faccio?- si disse. 
  
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