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Autore: sykeslicious    07/06/2014    0 recensioni
"Quindi, quando chiuse gli occhi, e urlò quelle parole dentro di sé –e poté giurare di aver sentito persino l’eco prodotto dal rimbalzare della sua voce sulle costole- per l’ultima volta, ma l’angelo non arrivò, Dean smise di credere persino in Castiel."
Destiel of course.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Fandom: Supernatural.
Pairing: Dean/Castiel.
Personaggi: Dean Winchester, Castiel.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico.
Words: 324.
Note: Questa Flashfic è nata grazie a una canzone dei Plain White T's - Last call. 
Non postavo su EFP da tanto, ma questa coppia mi ha letteralmente rubato il cuore ♥
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. Sad life.



 
The Last Call.
 

Dean non si piegava mai.
Non tanto letteralmente, in quanto il suo “lavoro” -se così poteva essere definito- portava il suo corpo a sottomettersi a sforzi sovraumani, che avrebbe lasciato la maggior parte degli uomini con un gran mal di schiena e una settimana a letto.
Dean non si piegava mai, in senso metaforico.
Era così lontano dall’essere definito una persona che si faceva mettere i piedi in testa, che si faceva abbindolare da una voce rotta o degli occhi arrossati che affogavano nelle lacrime, dall’essere definito una persona che prega.
Eppure, quella notte, Dean era piegato sulle sue ginocchia che dolevano per il peso del suo corpo, e pregava.
Non pregava Dio, in lui aveva smesso di crederci da quando era un bambino, da quando suo padre lo lasciava per intere settimane in una squallida e sudicia camera di motel, con un fratello di tre anni più piccolo.
Pregava Castiel, pregava un angelo del Signore così disperatamente che poteva sentire i primi tagli sbocciare sulla pelle rovinata delle sue ginocchia ormai consumate per la posizione assunta da troppo, troppo tempo.
Pregava Castiel affinché egli lo raggiungesse, perché Dean si sentiva tremendamente solo, ma quando l’angelo era con lui, si sentiva un po’ meno solo.
Ma, come abbiamo già detto, Dean non era una persona che si piegava e che supplicava, e per i suoi gusti, aveva pregato e supplicato Castiel fin troppo quella sera.
Eppure l’angelo non si era presentato.
Quando chiuse gli occhi per un’ultima volta –era l’ultima, se l’era ripromesso- dentro di lui qualcosa urlò forte perché Castiel si presentasse, siccome sapeva che se aveva deciso che quella era l’ultima volta che pregava Cas di raggiungerlo, era davvero l’ultima.
Quindi, quando chiuse gli occhi, e urlò quelle parole dentro di sé –e poté giurare di aver sentito persino l’eco prodotto dal rimbalzare della sua voce sulle costole- per l’ultima volta, ma l’angelo non arrivò, Dean smise di credere persino in Castiel.

 
  
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