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Autore: JLangdon_    08/06/2014    1 recensioni
I pensieri e masturbazioni mentali di un'adolescente raccontati tramite dei temi scolastici.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Appunto numero uno:
Descrivete metaforicamente la vostra vita.

Innanzitutto: come si fa.
Vi prego spiegatemi voi come si fa a spiegare “metaforicamente” la propria vita su due fogli di quaderno.
Io sono una di quelle persone che non capiscono mai niente.
C’è chi segue il cuore, chi il cervello, chi l’istinto.
Ecco, io non seguo niente, perché non sento niente.
Il mio cuore batte un ritmo tutto suo, indecifrabile a me però; del cervello ormai non sarà che rimasta una briciola; l’istinto che te lo scrivo a fare.
Sono bloccata in uno stato semidepressivo in cui niente e tutto sono la stessa cosa, niente ha valore eppure tutto lo ha.
Non provo sentimenti, e se qualche rara volta sento una scossa allo stomaco la reprimo.
Leggere e scrivere fanno parte di tutte le mie giornate, la solitudine è una cosa rara e ben voluta.
Passo la maggior parte del mio tempo impegnando il mio cervello a trovare delle risposte senza sapere le domande; mi faccio viaggi mentali che manco Frodo..
Quindi ditemi voi chi sono e che tipo di vita faccio.
Potrei essere un insieme di lettere senza senso, oppure un foglio bianco, a voi la scelta.
Direi che la mia vita potrebbe essere come un andare continuo su di una barca a vela ( sono talassofobica, quindi ho paura del mare).
E’ tutto uno stare in bilico per paura di cadere nelle proprie paure.
Soprattutto quando sei come me e hai mille e più fobie, la paura ti uccide, ti sega le gambe, ti cattura da dietro le spalle e ti imbavaglia nel buio più totale.
Forse è per questo che ho smesso di vivere già da un po’.
Fatto sta che mi sento come una bambola di cera a cui è stata tolta la scatola d’imballaggio: fragile.
Fragile fuori, quando casco, fragile dentro, quando casco in posti ancora più profondi.
Saltare? Non so neanche che significa.
Rialzarsi? Troppa fatica farlo da soli.
Eppure io non sono sola, anzi, evito sempre l’aiuto di qualcuno, amico o nemico.
La mia vita è un tornado che gira al contrario.
C’è chi la passa a trovare le risposte; io sono in una continua cerca alle domande.
E’ come il mare in mezzo alla foresta, il topo che insegue il gatto, la bustina di camomilla nella confezione di the, il sole quando piove, la neve a 10° gradi..
I miei amici dicono che una vita come la mia, non l’hanno mai vista.
Si perché è fatta di drammi psicologici e tsunami mentali, naufragi sentimentali e carestie affettive.
Ma anche di cose belle, come speranza, libertà, amicizia e qualche volta, famiglia.
L’amore non calcoliamolo proprio.
La mia esistenza è fatta di soluzioni psicopatiche per persone altrettanto malate.
Il mio psichiatra non fa che rimpinzarmi di balle e giochi mentali per ragazzini di cinque anni..

Benvenuti nella mia vita.

Tema libero svolto correttamente.
Mancanza di un filo logico che unisce le frasi ma, tuttavia ha un senso.
Voto: 8

 
  
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