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Autore: niandelove    08/06/2014    0 recensioni
Lei è la classica brava ragazza con la testa sulle spalle. Lui il solito Don Giovanni presuntuoso,che vuole tutto e subito.
Due caratteri completamente diversi si ritrovano nel posto sbagliato,al momento sbagliato.Peccato che lui si presentò con due occhi di ghiaccio e uno splendito sorriso.
AU,tutti umani.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jules | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov Elena

Era passata una settimana dall'ultima volta che vidi Damon.Sette i giorni trascorsi dal nostro bacio,che alla fine un bacio non era stato e sei le notti passate ad abbracciare un cuscino,pensando ai nostri momenti insieme.E faceva male,perché erano pieni di risate,sguardi,scherzi...abbracci.
Mi mancava.Damon Salvatore mi mancava e Dio solo sapeva quanto avrei voluto stare bene,spassarmela con le mie amiche e conoscere altra gente,cosa che probabilmente stava facendo lui,ma ció non cambiava il mio stato d'animo.
Caroline diceva che ero diventata una nonnetta di 87 anni.Non uscivo mai dalla camera e se lo facevo era per mangiare o andare in bagno.Si,direi che aveva ragione.

"tesoro io esco.Ci mangiamo una pizza con il gruppo,vieni?"

Ormai incontrarsi con i nostri vecchi compagni d'avventura era diventata un'abitudine.In una settimana erano riusciti a vedersi 2 volte e se mettevamo in conto che lavorano tutti e la maggior parte di loro era  fidanzata ,era una specie di record.
Io ovviamente sono rimasta sempre a casa,ma oggi volevo uscire.Dovevo uscire!

"se mi dai 20 minuti,vengo anche io"

Caroline spalancò gli occhi,ma dopo una frazione di secondo già mi sorrideva.
Sapevo che era contenta della mia iniziativa.Lei c'era stata in questa settimana,aveva visto tutta la mia sofferenza e anche se la negavo,lei mi consolava comunque.
Amavo quel vortice biondo,senza di lei probabilmente sarei rimasta per sempre rinchiusa nella mia torre.

 

Pov Damon

Era passata una settimana dal nostro bacio.Non l'avevo cercata,non l'avevo chiamata,volevo solo evitarla.
E probabilmente questo rifiuto era dovuto al senso di colpa o più semplicemente alla paura di affrontare la verità.Non volevo che mi dicesse che non potevamo più essere amici o addirittura che non potevamo più vederci,non ce l'avrei fatta.Il risultato é quindi questo:stare sdraiato sul divano ad aspettare che per una volta Dio me la mandi buona.
Il problema era che in questa settimana non mi ero fermato un attimo.Passavo intere giornate a lavoro o da mio fratello,tenevo la mente occupata con qualsiasi cosa.
Non volevo pensare a lei ,ai suoi occhi,al suo sorriso,mi faceva male.Lei mi faceva stare male,ma era impossibile non trovare quei 2 secondi della giornata da dedicare a lei,soprattutto la notte prima di addormentarsi,quando la mente si rilassa ed é libera,libera di pensare a ciò che più desidera e di questo io ero certo...volevo lei.

"Damon hai visto la mia giacca?"

Mio fratello camminava per casa con addosso solo un paio di boxer e una maglietta.Mi aveva detto che usciva,io non avevo molta voglia di farlo,ma almeno mi faceva smettere di pensare.

"Credo sopra la tua scrivania"

"ah si giusto"

Stefan da qualche giorno viveva in un mondo tutto suo.Avevamo parlato insieme di Elena e lui mi aveva spiegato che aveva già una ragazza che gli piaceva.Non lo sapevo ovviamente e questo mi faceva sembrare ancora più stupido di quanto non lo sia già.

"Damon andiamo"

"Stef io credo che ti sia dimenticato un fattore abbastanza importante...non hai i pantaloni!"

Si guardò le gambe nude,spalancando gli occhi.
Era proprio andato...
Io lo aspettavo vicino alla porta nervoso.Ormai era una specie di routine:ogni volta che dovevamo uscire con il gruppo non smettevo mai di muovermi e le mie mani iniziavano a sudare.La causa era abbastanza ovvia,ma io continuavo a negare a me stesso.
Non potevo stare così per una ragazza così normale come lei.Perché mi faceva questo effetto?!

"Damon lei non verrà...."

Mi girai verso mio fratello,che aveva finalmente finito di prepararsi.

"Non é mai venuta..." continuava, mentre io pensavo solo a cosa avrei fatto se l'avessi vista.

Non era mai venuta era vero,ma il fatto che stasera facesse la stessa cosa non era una certezza.Lei non lo era mai stata.

                                                                                                                                                                    ****
La pizzeria era strapiena.La gente entrava e usciva continuamente.Molte persone mangiavano ai tavoli fuori,potendo così osservare la numerosa fila di cui noi facevamo parte.

"Caroline mi ha chiamato,stanno arrivando"

Bonnie arrivò insieme a Matt dandoci questa splendida notizia,si perché a quanto pare il "STANNO arrivando" segnalava l'arrivo di due persone e qualcosa mi diceva che non mi sarebbe piaciuta la cosa....o forse si.

Pov Elena

Ormai erano 5 minuti che ero arrivata davanti la pizzeria.Caroline era andata a parcheggiare e aveva avuto la brillante idea di lasciarmi da sola.La fila era lunga e non riuscivo a trovare il gruppo.Avevo pensato di chiamarli ma avevo solo il numero di Damon,perché Bonnie probabilmente non era venuta.Non avevo voglia di chiamarlo,non lo sentivo da una settimana e sinceramente non mi sembrava il caso.Decisi di guardare più attentamente,riuscendo poi a scorgere un ciuffo castano:Stefan.
Mi avvicinai a lui,avvertendo le persone dietro che stavo con loro.
Lo salutai e gli dissi che Caroline ci stava raggiungendo,poi mi girai.
Vestito di nero con il capelli scompigliati dal vento , più bello di quanto mi ricordavo.

Mi sorpresi nel vederlo anche se sapevo che sarebbe venuto.Gli sorrisi e lui ricambiò subito ,ma non mi avvicinai ad abbracciarlo.
Accanto a lui c'era Bonnie.

"Ma tu non avevi detto che non venivi?!"

"anche tu tesoro" mi fece l'occhiolino e mi stampò un bacio sulla guancia.

"Sono contenta che tu sia qui e credo che lo sia anche lui" la frase me l'aveva sussurrata all'orecchio e non c'era bisogno di riferimenti,sapevo di chi stesse parlando.

Caroline finalmente arrivò e la fila si stava velocizzando.

"ragazzi io sto morendo di fame!"

Matt continuava a lamentarsi da almeno 10 minuti.Era l'unico che parlava:Bonnie e Caroline stavano al telefono,Stefan guardava un punto impreciso davanti a lui e io e Damon lo ascoltavamo parlare della sua giornata.
Direi che si prospettava una bella serata.

"Ragazzi tocca a noi"

Grazie al cielo il cameriere ci scortò fino al nostro tavolo.Sembrava molto amichevole ,forse anche troppo.

"Elena quel ragazzo ti ha squadrata da capo a piedi..."

Caroline e Bonnie mi mettevano al corrente delle attenzioni che dimostrava il cameriere verso di me e a quanto pare non erano l'uniche ad essersene accorte.

"Magari ci fa pagare di meno"

Matt la buttava sul ridere,ma Damon non sembra della stessa idea.Ogni volta che si avvicinava per chiedere l'ordine ,lo guardava malissimo.

"Direi che qualcuno qui é geloso"

Caroline ci stava parlando e io capivo tutto quello che gli diceva.

"Barbie perché non chiudi quella dannata bocca?!"

Lei sorrideva e continuava a chiacchierare,ma i rumori dietro di me ,mi impedivano di comprendere le loro parole.
Il dialogo era finito con l'arrivo della pizza.Lui gli aveva dato un bacio sulla guancia e lei lo guardava.
Non mi ero mai accorta di quanto fossero legati,anche se sapevo perfettamente che il legame che si era creato era basato sulla pura e semplice amicizia.

"Questa pizza é fantastica"

Matt finalmente stavo mangiando e sembrava gradire.

"Mai quanto il cameriere" aggiunse Bonnie.

Damon mi mandò uno sguardo che giudicare gelido era eufemismo.Sembrava infastidito da qualcosa...
Io non gli avevo ancora mai rivolto la parola e questa era la prima volta che incontravo i suoi occhi dopo il nostro "saluto".

Abbassai subito lo sguardo e mi accorsi che Caroline mi stava guardando.Perché tutti mi fissavano?
Cosa si aspettavano che facessi?
La serata continuò così,tra sguardi rubati e risate.Ancora non ci eravamo mai parlati,non direttamente per lo meno.

"Paghiamo noi, voi aspettateci fuori che qui dentro si muore di caldo!"

Sapevo che lo stavano facendo di proposito.Stefan e Caroline avevano parlato per gran parte della serata e sinceramente non me la raccontavano giusta quei due.

"bhe almeno non sono stati espliciti..."

Immaginavo si stesse riferendo al fatto che ci avevano lasciati soli ,ma sentirglielo dire mi faceva uno strano effetto.
Lui non mi aveva parlato,io non gli avevo parlato e allora perchè non ero in imbarazzo?

"Damon io non so cosa abbiano in mente quei due ,ma non so cosa dirti,non so se voglio parlarti..."

Lui annuiva a testa bassa.Sembrava dispiaciuto ma in qualche modo consapevole di quello che stavo dicendo.

"Io volevo solo dirti che mi dispiace per quello che é successo con Kate, non volevo ferirti e probabilmente me ne sono accorto troppo tardi e mi dispiace per averti baciato perché so che ti ho confuso le idee e per non averti telefonato durante questa settimana, perché avevo paura che mi dicessi di non volermi vedere più.Mi dispiace Elena"

La sua voce vibrava e i suoi occhi erano fissi sui miei.Sapevo che era sincero,ma la cosa che mi colpiva di più,era che mi aveva chiesto scusa.Lui non lo faceva mai,era una sua prerogativa:orgoglioso fino alla morte.
Così lo feci.Mi avvicinai a lui e in un istante lo baciai.Ed era lo stesso bacio di sette giorni fa,era timido ma dolce e non aveva un significato preciso,non era un modo per fare pace,era solo un bacio...il nostro bacio.
"Credo che dovrei scusarmi più spesso"

"sei un coglione!"

Lui sorrise e io con lui ,ma c'era ancora una cosa che non capivo.

"Damon perché hai paura?"

Il suo sguardo cambiò radicalmente.

"Mi sono innamorato una solo volta in tutta la mia vita e la donna che amavo é morta,come pensi che abbia reagito?"

Il suo tono era duro e io suoi occhi non mi guardavano più.
Direi che il discorso non era di suo gradimento...
Mi allontanai da lui,dandogli le spalle.Non volevo che si innervosisse,ma non può alzare la voce ogni volta che gli parlo di qualcosa che non gli piace.
Lui restò immobile dietro di me, ma potevo sentire il suo sguardo attraversarmi il corpo.
Volevo tornare a casa.

"Elena..." mi chiamò,avvicinandosi a me.Le sue mani erano sulle sue spalle e mi invitavano a girarmi.

"Elena"

Ancora il mio nome,ancora le sue mani,ancora i suoi occhi nei miei.
Ghiaccio mischiato al cioccolato.Freddo contro caldo e ora Damon contro Elena.

"Ho paura perché non voglio soffrire Elena..."

Il suo viso sembrava stanco e aveva accennato un sorriso malinconico sulla bocca.

"e io non posso prometterti che non lo farò" finii la sua frase per lui.

Abbassai lo sguardo sul pavimento,lui mi prese il viso tra le mani avvicinandolo al suo.

"Tu mi piaci Elena Gilbert ed é proprio perché mi piaci che non e giusto....non é giusto farti soffrire continuamente a causa mia e non é giusto per me,perché so che tu tieni anche ad un'altra persona -prese fiato- quindi l'unica cosa che posso dirti é che sei fantastica,forse l'unica a cui potrei davvero tenere"

"ma..." lo incitai io.

"Ma non posso stare con te"

Lui finì il discorso,continuando ad accarezzarmi i capelli.
Aveva deciso per entrambi e non ne ero molto felice,ma era la sua decisione e a me non rimaneva che accettarla.
Mi diede un piccolo bacio sulle labbra e mi abbracciò.Mi ero affezionata a lui,quindi mi dispiaceva molto ,ma forse era meglio così...
Io avevo ancora una storia aperta con Marco,anche se non potevo ritenerlo proprio il mio fidanzato.Lui lo sapeva,glielo avevo accennato,ma non pensavo ne tenesse conto.
Non me ne aveva mai parlato e io di sicuro preferivo evitare l'argomento.

Mi accorsi solo ora che gli altri non erano ancora arrivati.Presi il telefono e trovai un messaggio di Caroline che mi avvertiva che stavano facendo una passeggiata.Avevo il silenzioso e sms era arrivato 15 minuti fa.

"stanno facendo una passeggiata"

"Chiamo Stef e gli chiedo dove stanno"

Annuivo,mentre cercavo un ipotetico qualcosa nella mia borsa:era imbarazzante.

"Elena..."

Alzai lo sguardo verso di lui.

"possiamo essere amici,lo sai questo?"

"Damon io sono una persona insicura,spesso confusa,ma di una cosa sono certa:non voglio essere tua amica"

Ora ero stata io a chiudere il discorso.Non mi erano mai piaciute le cose a metà:bianco o nero.

Decisi di andare da sola.Chiamai Caroline e li raggiunsi.

Forse non era stata una serata perfetta,di quelle divertenti,che vorresti non finissero mai,però una una cosa l'avevo capita:Damon Salvatore era un codardo.

 

 

 

 

Ciao ragazzuole (vi prego non picchiatemi).Si lo so ,sono pessima,non aggiorno da settimane(forse anche mesi) e il capitolo non è granché ma ehi,sono ancora qui e vi posso garantire che gli aggiornamenti saranno più costanti.

Allooora nel capitolo succedono un po' di cosine:Elena non vuole vedere Damon,Damon non vuole vedere Elena,alla fine si vedono e succede il pandemonio.

Diciamo che la nostra Elenina ha ragione a non voler essere amica di Damon…il ragazzo è un po' lunatico,vero?

In ogni caso si viene a scoprire che Damon sa di Marco e che la "cosa" gli dà abbastanza fastidio.Ora diciamo che questo Marco sarà argomento dei prossimi capitoli,perché si il nostro bel italiano darà problemi alla nostra non coppia.

Quindi ricapitolando Elena e Damon fanno pace,poi litigano di nuovo e infine Damon si trova la sua paura avverata(ossia che Elena non vuole saperne niente di lui).

Prossimo capitolo:reazioni,pensieri delle "spalle" e infine…non ve lo dico.

Grazie mille a tutte per la pazienza e un bacio gigante.

  
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