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Autore: kuutamo    08/06/2014    1 recensioni
(SEQUEL di Craving For Deliverance**)
FINALE AGGIUNTO^^
" Chi è? "- mi chiese, continuando a fissarla.
" Una donna che ha perso tutto.. che disperatamente parla alla luna, bramando la liberazione. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riflettendo, davanti al mio piccolo armadio stracolmo ma oramai sottosopra, mi resi conto che non avevo nulla e dico nulla da mettermi per quella che sarebbe stata la mia prima mostra.

La ragazza selvaggia che c'era dentro di me mi diceva di scegliere una maglia nera a caso tra le tante che avevo raccolto negli anni, i miei anfibi Jadon e un giubbotto di pelle. Black, classico e tipico di me. Erano panni senz'altro familiari, e almeno per quanto riguardava la comodità di quell'abbigliamento, non avrei dovuto sentirmi a disagio. 

Poi pensai che ci sarebbe stata tanta gente, e anche se qui era totalmente un altro mondo, sentivo in quel momento la voce di mia madre risuonarmi nella testa, cercando di inculcarmi un po' di buonsenso e farmi optare per qualcosa di diverso e più elegante, almeno in quell'occasione.

Quindi chiamai Timo, il mio capo e gli chiesi la mattinata libera con la scusa di dover assolutamente sbrigare delle faccende personali, il che era vero, anche se suonava come una bugia bella e buona. Lui con estrema cortesia acconsentì, chiedendomi addirittura se volevo prendermi tutto il giorno; diamine, non mi sarei mai abituata alla  gentilezza di questi finnici.

 

Vagai per negozi e negozi come un'anima in pena. Anche se con meno enfasi, era un mondo, quello della moda, che non mi apparteneva, di cui non facevo minimamente parte. Infatti, in ogni negozio in cui entravo, nonostante la cortesia delle commesse, non c'era finnico che riuscì a farmi sentire a mio agio. 

Provai svariati vestiti, ovviamente tutti sui toni scuri, perché sapevo dentro di me che mi sarei presentata in biancheria intima alla mostra piuttosto che andarci con qualche vestito sgargiante, magari a stampa floreale.

Mentre provavo l'ennesimo tubino, a metà dell'opera me lo sfilai per il nervosismo, senza neanche averlo provato. Lo misi sulla pila con le altre vittime e mi accorsi che sotto tutta quella stoffa c'era un vestito corto che ancora non avevo visto, ancora piegato.

Lo presi e lo esaminai meglio: mi accorsi che forse sarebbe stato uno dei pochi vestiti se non l'unico, che mi era davvero piaciuto quando sbadatamente lo avevo preso.

Era nero, velato, lungo fin sopra il ginocchio, con molti strati di pizzo che formavano dei disegni scuri; il davanti lasciava scoperto il collo e un po' le spalle mentre dietro, appena lo girai, mi resi conto che era una delle cose più belle che avessi mai visto. Dalla nuca e per tutta la lunghezza della schiena era ricoperto solo di un velo trasparente, con sopra ricamate le ossa delle vertebre e della colonna in un bianco perlato. 

Era la prima volta che mi brillavano gli occhi dopo aver visto un vestito.

 

Tornai a casa, contenta per lo meno di aver trovato qualcosa di stupendo a mio parere, e che ringraziando il cielo non mi stava neanche troppo male.

Per le scarpe purtroppo non avrei potuto fare nulla neanche volendo (e non volevo) visto la spesa che avevo appena sostenuto. Decisi quindi, come stavo già pensando da un bel po', che avrei indossato le converse nere alte e tanti saluti, infondo erano un po' le mie compagne di avventura, e quello sarebbe stato un momento importante per me.

Riordinai l'armadio e poi mi ritrovai davanti allo specchio con il vestito poggiato in grembo, ancora insicura e con mille dubbi. 

Infondo era solo per fare una figura dignitosa davanti a quelle persone, giusto? Potevo farcela.

E come ogni distrazione che si rispetti, anche questa finì e arrivò il momento di dire a Ville della mostra.

Chiamarlo era fuori discussione, anche perché non sapevo cosa dirgli..insomma, come avrei riempito i silenzi che si sarebbero venuti a creare? Visto che quest'idea non aveva neanche visto la luce, l'unica cosa più rapida e indolore possibile era mandargli un sms: breve, coinciso, dove non avrebbe potuto leggere nessuna delle mie emozioni.

Con riluttanza tirai fuori dalla tasca il cellulare e cercai il suo nome nella rubrica: Ville.

Che strano, era uno dei pochi nomi, oltre a quelli della mia famiglia, delle persone che avevo conosciuto in tutta la mia vita.

Feci un respiro profondo e pigiai velocemente i tasti, uno dopo l'altro. Scrissi che era finalmente arrivato il momento di svelarmi al mondo, e che lo invitavo ad essere a fianco a me in quel momento, specificando ovviamente data, ora e luogo in cui si sarebbe tenuta la mostra.

Per me non era una cosa da poco avergli scritto quelle parole, non dopo quel giorno.

Premetti invio e chiusi gli occhi, gettandomi all'indietro sul letto, in cerca di sollievo.

Brian Molko inondava la stanza con la sua voce metallica, rispecchiando completamente quella che ero io in quel momento.

 

 

 

 

<< I'll be your water bathing you clean

The liquid piece

I'll be your ether you'll breathe me in

You won't release

Well I've seen you suffer, I've seen you cry the whole night through

So I'll be your water bathing you clean

Liquid blue

 

I'll be your father, I'll be your mother, 

I'll be your lover, I'll be yours [x2]

 

I'll be your liqour bathing your soul 

Juice that's pure

And I'll be your anchor you'll never leave

Shores that cure

Well I've seen you suffer, I've seen you cry for days and days

So I'll be your liqour demons will drown

And float away

 

I'll be your father, I'll be your mother, 

I'll be your lover, I'll be yours [x3]

Yours... >>

 

 

 

 

La verità era che mi mancava, che mi mancava abbracciarlo con quella sincerità che avevo prima, senza alcun tipo di repulsione, senza veli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

 

 

La canzone è I'll be yours dei Placebo. Durante la stesura del capitolo ho ascoltato anche Into Dust , nella versione di Chris Holmes (precisiamo, a ripetizione).

 

Ringrazio chi segue e chi seguirà la storia.

 

Vorrei davvero capire cosa ne pensate.

 

 

Kiitos paljon himsters.

 

-fachiluna

  
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