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Autore: bluefromstars    09/06/2014    2 recensioni
"Quel sorrisino non promette niente di buono... Niente di niente."
One shot scritta di getto qualche tempo fa, forse è arrivato il momento che qualcuno la legga.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Allora a dopo,Marco!
Saluto velocemente mio cugino e mi dirigo in camera mia. Ho appena il tempo di entrare e di richiudere la porta dietro di me che quest’ultima si riapre.

Mi giro e vedo che una testolina bionda fa capolino nella mia stanza.

-Che vuoi?

-Posso entrare?

Quel sorrisino non promette niente di buono. Niente di niente.

Prima che io possa rispondergli di no lui è già entrato in camera e chiuso - a chiave – la porta.

-Ti ripeto la domanda: che vuoi?

-Ma come sei antipatica…

-Sarò pure antipatica, ma tu sei un poco di buono. Sei entrato furtivamente e contro la mia volontà in camera di una ragazza.

Fa una risata e un passo verso di me.

-Io un “poco di buono” ? Questa è bella… E se pensi questo di me, come mai hai accettato di venire con me e gli altri in Inghilterra per il concerto?

-Veramente gli “imbucati” sareste voi. Ricordi quando abbiamo parlato qualche settimana fa? Le parole:  ‘Ah, come sono contenta! Tra una settimana parto per l’Inghilterra con mio cugino! Andiamo a quel concerto che ti dissi tempo fa…’ ti ricordano qualcosa? Quando te ne ho parlato non potevo immaginare che  ti saresti organizzato con tuo fratello e dei tuoi amici per poi entrare in combutta con mio cugino, non dirmi niente e presentarti all’aeroporto dicendo ‘Ehi, vicina di stanza!’… Dovresti proprio vergognarti.

Un altro passo in avanti.

-Addirittura? Che paroloni… E poi penso che forse a vergognarti dovresti essere tu, che parli così nonostante all’inizio non sembrassi tanto dispiaciuta. E a pensarci bene non sembravi contrariata nemmeno quando “per sbaglio” ti ho preso la mano l’altro ieri… Oppure quando ieri mattina a mare, mentre nessuno ci vedeva, hai risposto in modo assolutamente non negativo al mio bac..

Arrossisco e lo interrompo.

-Stop. Ho capito. Il fatto è che ieri avevo bevuto troppa acqua salata ed era ancora mattina presto e non mi accorgevo di quello che facevo… E il fatto della mano è stato uno sbaglio, no?

-Quindi se stavi ancora nella fase del “dormire” il bacio è stato un sogno, eh? Dev’essere stato davvero un “incubo” per te… Per la mano… Certamente, miss… Uno sbaglio…
 
Noto che ha pericolosamente fatto qualche altro passo e ora è più vicino a me. Forse troppo. Provo a fare io un passo indietro ma il letto mi ferma. Merda.

Sorride ancora in quel suo modo un po’ speciale e noto un lampo di… Malizia.

-Cerchi di scappare? Sai che se vuoi che me ne vada… Devi solo dirmelo.

-Gli altri sono di là.

-E allora? Mica sto facendo qualcosa di male? Stiamo solo parlando.

-Solo parlando… Quindi… Ti puoi al-l-ontanare un po’? – Oddio. Ho balbettato. Sto andando leggermente in tilt, e il rossore sulle mie guance non accenna ad andarsene. Credo di sapere come finirà.

Ma forse non mi dispiace troppo…

-Allontanarmi? Perché dovrei? Dò fastidio?

-Ehm…

Nonostante gli abbia chiesto di allontanarsi lui fa tutto il contrario e si avvicina. Un altro passo. Devo ammetterlo, il cuore mi inizia a battere un po’ più velocemente. È più vicino di prima. In un maldestro tentativo di sfuggirgli cado sul letto.

Mi guarda dall’alto verso il basso, e sorride.

-Oh-oh. Sei caduta sul letto. E guarda un po’. Sto proprio perdendo l’equilibrio anch’io…

E allora “cade” – o meglio, si butta – addosso a me.
 
 


Nel dannato caso in cui mio cugino entrasse ora la scena sarebbe questa: io, stesa sul letto a pancia in su, i capelli sparpagliati intorno alla testa e gli occhi fissi in quelli brillanti e divertiti di Lar, piegato sopra di me, i capelli sparati in aria a mo’ di criniera e un sorriso a 32 denti.
Un po’ compromettente, forse.

Però non me ne preoccupo più di tanto.
Sono persa in quegli occhi, quel sorriso, quelle labbra che ieri avevano il sapore di mare…

Si abbassa e mi posa un bacino sul naso. La mia pelle formicola.

-Anche ora sei molto contrariata, eh?

Non gli rispondo niente, ma nella mia testa compare un colorato ‘vaffanculo’.

Con estrema lentezza si riabbassa e stavolta punta alle labbra. Chiudo gli occhi istintivamente.

Dopo pochi, interminabili secondi di attesa, la sua risata mi fa riaprire gli occhi.

Sta ridendo di me. Ora sì che sono leggermente contrariata.

Giro la testa di lato e lui mi sussurra nell’orecchio:
-Dai, non volevo farti arrabbiare. – e mi posa un bacio sulla guancia.
Ma io giro la faccia e il gioco continua sulle labbra.

Sembra sorpreso dal mio gesto, ma noto che non è troppo dispiaciuto e lo ricambia subito.

Ci baciamo per un po’, fino a quando lui si stacca, mi guarda negli occhi per dei secondi in cui mi sembra che tutto si blocchi e sussurra:

-Penso di essermi davvero innamorato.

Sento un moto di felicità partire da qualche parte nel profondo del cuore.

Sulla mia faccia compare un immenso sorrisetto da cretina e lo abbraccio forte, cercando di nuovo le sue labbra e buttandolo sul letto in modo da stare abbracciati stesi su un fianco.

Rimaniamo avvinghiati in quel modo per non so quanto tempo, ma comunque dura troppo poco.
 
L’incantesimo viene spezzato dalla sveglia del mio telefono: “MUOVITI! MUOVITI! DUE ORE AL CONCERTO! PREPARATI!”
La lascio suonare per un po’ ma dopo dieci minuti buoni mi alzo di malavoglia e la disattivo.

Mi rigiro verso il letto. Lui rimane steso a pancia in su, si stiracchia pigramente e mi guarda sorridendo. Sorrido anch’io di rimando. Ci guardiamo ancora per qualche minuto e poi dico:
-Bene, mister. Ti sei divertito? Ora puoi anche andartene…

-Uff… Ma come sei antipatica! Ti preferivo qualche minuto fa…  E se volessi rimanere? – Mi fa un occhiolino, e io perdo un battito.

-Non puoi. Mi devo fare una doccia.

Ride. –Sinceramente, non vedo dove sia il problema.

Arrossisco e lo guardo un po’ di traverso, però rido anch’io e gli rispondo:

-Non stavolta, carissimo.

-E io che ci speravo…

Mi sorride ancora maliziosamente e si alza dal letto, si sistema velocemente la maglietta rossa e i capelli sotto i miei occhi attenti e poi trasforma il suo sguardo facendolo passare in modalità ‘cucciolo’.

-Mi accompagni alla porta?

Sorrido per la sua tenerezza e mi avvicino a lui. Gli prendo la mano e insieme ci avviciniamo alla porta.

-Contento?

-Tantissimo.

Mi abbraccia forte e poi, con un solo movimento, gira la chiave ed esce dalla stanza.

Non ho ancora mosso un muscolo, sono persa nei miei pensieri, bloccati ad appena qualche minuto fa. Sto sorridendo come un’ebete, fissando la porta.
Sorprendendomi, questa si apre di nuovo e lui risbuca.

-Avevo dimenticato una cosa.

Annulla di nuovo la distanza tra noi e mi lascia un bacio a fior di labbra.
Prima di andarsene dice:

-A dopo, Honey.




Ooookay, buonsalve gente. Per prima cosa, grazie a chi è arrivato fin qui perdendo un po' del suo tempo dietro questa one shot, grazie davvero :) Secondo, mi rendo conto che non è scritta benissimo e che forse è leggermente 'caramellosa',scuuusate. Ci sono in qualche modo legata, e mi faceva piacere che vedesse finalmente la luce dopo tanto tempo che l'avevo scritta e mai fatta leggere. Detto questo... Se vi è piciuta un pochino oppure anche se non l'avete apprezzata, mi farebbe piacere un vostro parere. 
MarsKilljoy (ora bluefromstars)

  
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