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Autore: polvere di biscotto    10/06/2014    21 recensioni
Un bacio, insomma, che cos'è mai un bacio? un apostrofo rosa fra le parole ''T'amo''.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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-Promettimi che resteremo sempre amici!-  mi disse il piccolo bambino dagli occhi azzurri che avevo conosciuto da poco al parco.  Io annuì sorridendo mentre tenevo stretto il mio orsacchiotto tra le braccia. Avevo appena 5 anni, non potevo sapere a cosa stavo andando incontro. Ad un centro punto tirò fuori un cacciavite dalla tasca. –Cosa fai con questo! Dove l’hai preso? Mettilo via potresti farti male!- esclamai spaventata. –Stai tranquilla, sta a vedere!- Si avvicinò all’albero e cominciò a incidere su per il tronco qualcosa. –Cosa fai? Stai attento! Non voglio che ti faccia male- dicevo preoccupata. –Quanto parli!- disse lui –devi stare tranquilla!-. Dopo alcuni minuti ecco che mi mostrò ciò che aveva fatto. Mi chiese di avvicinarmi e mi spiegò:- La ‘G’ sta per Giulia, la ‘L’ per Luca-. Inciso nella corteccia, c’era un cuore con dentro le iniziali dei nostri nomi. –Così io mi ricorderò di te e tu di me!- disse Luca.

7 ANNI DOPO

Giulia e Luca stavano intere giornate all’ombra della quercia, ridevano, scherzavano e parlavano del più e del meno, proprio come due amici. Tutto era così perfetto fino a quando Giulia disse:-Fra due settimane parto!-. –Che bello! Una vacanza! E dove vai?-. –No, Luca, non capisci! Nessuna vacanza. I miei hanno chiesto il trasferimento a Milano…- disse lei cercando di non scoppiare in lacrime. –Ma Milano è lontano da Roma, ti prego, dimmi che scherzi!-. –Purtroppo no, nessuno scherzo, mi mancherai Luca, mi mancherai davvero tanto-. Lei scoppiò a piangere. Luca si precipitò ad abbracciarla cercava di confortarla, ma non ci riusciva: la notizia aveva stracciato anche lui. –Anche tu mi mancherai  tanto- sussurrò. Purtroppo le due settimane passarono in fretta e per Giulia era arrivato il momento di andare via. E così fu.

OGGI

Ormai era l’ultimo anno di Liceo, Luca era quasi diciannovenne. Frequentava il Liceo Classico di Roma e l’anno prossimo sarebbe iscritto all’Università di Medicina a Milano. Già Milano! Se ne era quasi scordato, nella sua mente balenò il pensiero di Giulia. Erano passati tanti anni, chissà se lei lo ricordava ancora, in tutti questi anni nessuna telefonata, nessun messaggio, nessuna lettera, niente. –Ormai non le importa più niente di me! Nemmeno ricorderà il mio nome. Certo che se all’età di 12 anni gli avessi detto che sono da sempre stato innamorato di lei, le cose forse sarebbero andate diversamente-. S’incolpava di ciò e si malediceva per non essersi dichiarato tanto tempo fa, ma ormai era troppo tardi e loro troppo lontani. La noiosissima giornata di scuola era finita e prima di arrivare a casa, Luca passò dal parco, dove lui e Giulia passavano assieme tutti i pomeriggi. Andò direttamente alla quercia, dove a 5 anni aveva inciso le iniziali dei loro nomi. Restò lì immobile a contemplare quelle incisioni. –Non la rivedrò mai più!- pensava fra sé e sé.

**
L’anno scolastico passò in fretta e Luca superò eccellentemente gli esami, così l’estate di quello stesso anno partì per Milano.
Il primo giorno di scuola, mentre girava per i corridoi, la sua attenzione fu rapita da una bellissima ragazza che stava vicino a un pilastro ad aspettare qualcuno. Dio, quanto era bella! I suoi ricci biondi scendevano delicatamente fino a metà schiena e aveva dei meravigliosi occhi verdi. Anche Luca era divenuto un bel ragazzo, alto, muscoloso. Non ci sapeva fare molto con le ragazze, ma decise lo stesso che sarebbe andato a parlarle. Così fece. –Ciao, Luca!-. –Ciao, Giulia!-. Luca rimase perplesso: capelli ricci e biondi, occhi verdi, sguardo da bambina. –No, non può essere lei! Chissà quante Giulia ci saranno qui a Milano!- pensava fra sé e sé. Iniziarono a parlare, ma Luca dentro di sé non era tranquillo. Lo sapeva che era lei, ne era certo, lo sentiva! Così improvvisamente la abbracciò e le disse:-Mi sei mancata tanto Giulia!-. Lei era un po’ scossa, ma guardandolo dritto negli occhi, disse:-Quegli occhi! Quegli occhi inconfondibili! Luca, sei proprio tu!-. –Giulia, non sai quanto sono felice di vederti! Pensavo non ti avrei più rivista!-. –Anche io!- Dopo la scuola s’incontrarono al bar e si raccontarono di tutto, cercando di recuperare il tempo perso.
Dopo fecero una passeggiata sulla riva di un lago e si coricarono sull’erba a guardare le stelle. Improvvisamente Luca si girò verso Giulia e iniziò a darle morbidi baci sul collo. Lei chiuse gli occhi e respirò profondamente. –Scusa! Forse non dovevo farlo…- disse timido lui. Giulia non rispose. Rapidamente si precipitò su di lui e iniziò a baciarlgi appassionatamente le labbra. Quelle labbra baciavano così bene, finalmente erano sue. Si fermò un attimo e lo guardò dritto negli occhi. –Perché hai smesso?- disse lui. Lei sorrise. Poi con un filo di voce disse: ‘Ti amo Luca’. Lui la baciò fortissimo mordendole le labbra, e dopo disse: ‘Ti amo anche io Giulia’.
 
  
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