“HYDE PARK”
Stanotte non ho praticamente dormito. Veramente, è quasi una settimana che non riesco a prendere sonno.Continuo a fare sogni strani… Vedo ragazzi biondi che mi salutano, immagino tatuaggi e piercing sul mio corpo e cose del genere.
Questa situazione non è per niente divertente.
È da quando ho conosciuto quel Jamie che mi capita spesso di sognare di trovarmi in situazioni imbarazzanti.
Comunque, il modello non si è più fatto vedere né sentire da dopo che mi ha accompagnata a casa in moto. Eppure ora sa dove abito…
Me lo devo scordare, è solo uno sconosciuto!
Ma perché non riesco a levarmelo dalla testa? Perché ho iniziato a non dormire per causa sua?
Maledizione!
Oh, sono già le otto! Devo sbrigarmi ad uscire di casa se non voglio arrivare tardi al lavoro e rischiare di essere licenziata seduta stante.
Oh, merda! Mi sono addormentata! Ma come ho fatto ad essere così stupida!?!
Adesso come faccio a spiegare a Cathy perché non sono al lavoro? Porca vacca, che cretina!
Ok, devo calmarmi… Inizio con il prendere il telefono.
Sono le undici, magari posso andare al negozio e fare il turno del pomeriggio…
Ma è sabato, e nel weekend chiudiamo a mezzogiorno.
Lo schermo del mio IPhone recita “Cathy (4)”. Il che significa che il mio capo mi ha chiamata ben quattro volte questa mattina.
Devo farmi sentire…
<< Pronto? Cathy? >>
<< SAM GREY! DOVE SEI FINITA!?! >>
<< Oh, Cathy, mi scusi… Sto malissimo oggi. Ho una nausea da far paura, non sono riuscita a prendere il telefono in mano fino ad adesso… Mi dispiace tanto ma oggi resterò a casa. >>
<< Ok ragazza, ma che non succeda mai più. La prossima volta mi avverti prima. Sono stata chiara? >>
<< Cristallina. >>
È andata. Odio dire bugie alla gente ma questa era necessaria.
Beh, forse non proprio… Ma non importa.
Ho deciso che andrò a correre stasera.
È marzo e quindi non fa troppo caldo. Ed è nuvoloso ma non minaccia di piovere. La giornata perfetta, insomma.
E poi, correre è una delle cose che mi piace di più fare. Forse è l’unica cosa che mi piace davvero fare…
Inizio a prepararmi. Mi infilo i leggings neri che arrivano al polpaccio, una maglietta un po’ sformata del Chelsea e mi lego i capelli corvini in una coda.
Direi che mancano solo le scarpe e sono pronta per dirigermi ad Hyde Park.
È lì che vado sempre a fare jogging.
Ma ovviamente non mi bastano i sogni assurdi.
È poco più di mezz’ora che corro e vedo un ragazzo biondo seduto su una panchina, con le gambe incrociate.
Sta ascoltando la musica, ma il fatto inquietante è un altro: mi fissa.
Io lo passo facendo finta di non vederlo, ma dopo pochi minuti sento che qualcuno mi affianca correndo e mi appoggia una mano affusolata sulla spalla.
Riconosco quella mano…
<< Sam! >>
Cazzo. Perchè!?! Perché oggi devono capitare tutte a me!
<< Ciao biondo. >>
Rispondo non tanto convinta e Jamie mi guarda con aria interrogativa.
<< Non è possibile che non ti ricordi il mio nome… >>
<< No, è vero. Me lo ricordo eccome. Ciao Jamie. >>
Mi guarda sorridente. Caspita, che denti perfetti!
Ma perché sto pensando ai suoi denti? Insomma, settimana scorsa alle mani, oggi ai denti… e la prossima volta che ci rivedremo? A… oh, non voglio nemmeno pensarci! Da quando mi vengono in mente certe cose?
Ok, sto ufficialmente impazzendo. Qualcuno mi aiuti!
<< Vuoi interrompere la tua inutile corsa e venire a prendere un caffè con questo strafigo? >>
Rimango colpita da quella domanda e dacome Jamie me l'ha posta, ma faccio cenno di no con la testa.
Sono le sei del pomeriggio, se bevo caffè a quest’ora non dormo più. E già la faccenda del dormire è complicata in questi giorni…
<< Ah… Beh, se hai voglia di fare un salto qui a Hyde Park domani… Di domenica suono sempre seduto a suonare sulla panchina di prima. >>
Dice con un tono seccato, mi toglie la mano dalla spalla e smette di correre.
Jamie scompare dalla mia vista, ma sento che mi sta fissando.
Solo quando svolto l’angolo e scopaio dietro ad un tiglio, mi rendo conto che i suoi occhi non sono più puntati sul mio fondoschiena.
Che imbarazzo.
Decisamente, non riuscirò a dimenticarlo così facilmente come speravo stamattina.
Mi auguro solo che non si faccia più vivo per molto, molto tempo.
Io certamente non mi presenterò alla panchina domani.
A proposito, ha detto che suona?
Chissà quale strumento suonerà, ma soprattutto, chissà perché.
Un modello di Burberry punk che suona la domenica ad Hyde Park.
Non vi pare strano?
Beh, a me sì.
SPAZIO AUTRICE:
Eccomi finalmente!
é finita la scuola e sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo.
Devo confessare che non mi convince per niente, sono un po' a corto di idee in questo periodo...
Ma spero vi piaccia lo stesso.
Buon inizio di vacanze a tutti gli studenti e, mi raccomando, RECENSITE!
RemusTonks98