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Autore: MaJo_KiaChan_    11/06/2014    5 recensioni
Rieccomi con una nuova one shot della raccolta "Baby TD". Spero vi piaccia!
DAL TESTO:
"Oh, muchas gracias."
"Finiscila di parlare come un idiota."
"È spagnolo, tesoro." La sua stessa identica strafottenza. Forse sarebbe andata d’accordo con quel tipo.
{AleHeather}
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie '≈ Baby TD! ≈'
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IL PIÙ CARINO DELLA CLASSE


<< Ehi, Heather! Secondo te chi è il più carino di tutta la classe? >>
Per l’ennesima volta quella biondina le stava facendo venire i nervi con le sue domande stupide. Insomma, perché chiederle ogni santo giorno la stessa cosa?
Avrebbe tanto voluto risponderle un semplice e arrogante “LO SO CHE TI PIACE QUELL’IDIOTA CON LA TUTA, ORA FINISCILA!”, ma capì che, se voleva tenersela stretta, doveva risponderle con il solito finto sorriso e dire qualcosa come << Mh, non saprei. Tu invece? >>
<< TYLER, TYLER, TYLER! >>
<< Ma non mi dire… ! >> si sforzò nuovamente di sembrare il più credibile possibile, anche se il tono che aveva usato non sembrava molto convincente. Sbadigliò, portandosi una mano davanti alla bocca. Com’era facile prenderla in giro.

 
***

Poche ore dopo, entrò in classe Miss Blaineley O'Halloran, la maestra più dolce e zuccherosa di tutta la scuola. A Heather non era mai stata simpatica: si vedeva da un miglio che non faceva altro che fingere. Un po’ come lei, ma mille volte più cattiva. Un giorno l’aveva sentita di nascosto mentre parlava a un bidello: “ Non è mica facile, sai? Quei nanetti sono così stressanti! La prossima volta che fanno i capricci li sistemo io! ”
Ed ora eccola lì che prendeva posto alla cattedra. Fece un sorriso a trentadue denti, per poi dire:
<< Buongiorno bambini! Passato un buon fine settimana? >>
Tutti esclamarono un grande “Sì!” e cominciarono a fare chiasso raccontandosi a vicenda dove erano stati e che giochi avevano fatto.
L’insegnante urlò seccata: << Ok, ora piantatela! >> si corresse subito, il suo caratteraccio stava prendendo il sopravvento e questo non doveva succedere, altrimenti rischiava il lavoro. << Ehm, volevo dire… fate silenzio, bambini. Devo presentarvi un vostro nuovo compagno di classe. >>
Nuovo compagno di classe? Heather rimase sorpresa. Era insolito che qualcuno cambiasse scuola poco prima delle vacanze di Natale.
L’insegnante tese la mano al bambino. << Vieni, Alejandro. >>
Un ragazzino abbastanza alto, dai capelli castano scuro e dalla pelle abbronzata varcò la porta ed entrò in aula. Tutte le bambine, al solo vederlo, cominciarono a mormorare tra loro di quanto fosse carino, e altre frasi smielate. Chissà per quale motivo a Heather non sembrava poi tutta questa bellezza. Anzi, si meravigliò di quanto fossero stupide le sue compagne. Perfino Jo ed Eva, le ragazze più maschiaccio della classe, avevano sgranato gli occhi a quella vista. L’unica persona a parte Heather che non mostrava tutto questo interesse per il nuovo arrivato era un bambino molto altezzoso seduto dietro di lei, Justin.
<< Tsk, io ho molta più classe di quello là! >>
In quel momento tutti i bambini si girarono verso di lui con aria seccata.
<< Beh? È la pura verità! >> rispose lui scostando qualche ciocca di capelli che gli ricadeva sulla fronte.
Heather si disgustò solamente a ricordare che anche lei i primi giorni di scuola gli correva dietro.
<< Come stavo dicendo, >> li interruppe la maestra << puoi metterti lì! C’è un posto accanto a Courtney. >>
<< Perfetto. >> fece lui con un accento latino.
Courtney? COURTNEY? Perché proprio accanto a quella secchiona insopportabile?!
<< MA…! >>
<< Qualche problema, Heather? >>
<< No, signorina. >> Sentì che avrebbe tanto voluto rispondere diversamente, ma come sempre aveva mentito agli altri e a sé stessa.
La campanella dell’intervallo suonò e tutti i bambini corsero fuori dalla classe per andare a fare merenda in giardino.
Heather era rimasta al suo posto. Ferma e immobile. Continuava ancora a pensarci, non riusciva proprio a capire. Perché teneva che quel belloccio stesse vicino a lei? Insomma, non le erano mai piaciuti i tipi come quello là, che si credono chissà chi.
Forse c’era rimasta male perché l’ennesima occasione di fare finalmente amicizia con qualcuno era andata a rotoli. In effetti non parlava poi con molti in classe. Tutti le stavano alla larga, non c’era una persona che le andasse vicino per farle compagnia. Al massimo solo quella seccante biondina che la riempiva di chiacchiere, e  per quanto riguardava LeShawna, ci parlava sì, ma la maggior parte delle volte era per litigare. In sostanza non aveva neanche un amico in classe. Sgranò gli occhi e cominciò a realizzare di essere sempre stata sola.
Si strinse nelle spalle e prese dal suo piccolo astuccio un pupazzetto a forma di coniglio cui aveva sempre tenuto tanto. Guardò attentamente l’aula e, dopo essersi assicurata che non fosse rimasto nessuno, cominciò a sfogarsi con il suo amico di plastica.
<< Mr. Twinkle, non so che fare. Vorrei tanto avere un amico, ma non sono mai stata brava per queste cose. Mamma dice che ho preso da lei questo carattere orgo… orgoglioso, anche se non so cosa significhi. >> diede un’altra sbirciata alla classe e continuò: << Sai, avrei tanto voluto che la maestra mettesse accanto a me quell’Alejandro. Come? No, non mi piace affatto! Cioè… sì, non lo so. Il fatto è che mi sento sola. Va bene, hai ragione! Sono sola perché ho sempre mentito a tutti, però… anche loro mi hanno trattata male. Come non è vero? Ah, che ne vuoi sapere tu! Sei solo uno stupido pupazzo! >>
Lo lanciò lontano e subito un forte senso di tristezza le fece compagnia.
Sentì dei passi. Qualcuno l’aveva sentita parlare? Oh, no: sarebbe stata la fine!
Si rannicchiò veloce sotto il suo banco pregando che la persona appena entrata fosse solamente il bidello. Invece si sbagliava…
Alzò piano lo sguardo e incontrò due grandi occhi castani osservarla come se niente fosse.
<< AAAH! >>
<< Ehi, chica. Cosa ci fai rannicchiata per terra? >> bene, benissimo. Era quello nuovo.
Scacciò indietro le lacrime e finse per l’ennesima volta:
<< Niente! >>
<< E mi vuoi far credere che non sia niente? Dai, vieni fuori: ti aiuto. >> le tese la mano.
<< Non ho bisogno di nessuno. >>
<< Oh, muchas gracias. >>
<< Finiscila di parlare come un idiota. >>
<< È spagnolo, tesoro. >> La sua stessa identica strafottenza. Forse sarebbe andata d’accordo con quel tipo.
<< Heather. >> tentò allora di fare un sorriso.
<< Come? >>
<< È il mio nome. >> serrò nuovamente le labbra: tentativo fallito.
<< Mr. Twinkle. >> fece allora lui. L’asiatica alzò un sopracciglio e il castano continuò. << Si chiama così, non è vero? >>
Non riusciva a crederci, l’aveva raccolto da terra e ora glielo stava restituendo. Che gesto carino. Scacciò immediatamente questi pensieri dalla testa e urlò un forte: << DAI QUA! >>
<< Un semplice “grazie” sarebbe bastato, sai? Oppure anche un gesto di gratitudine, che ne so... mai sentito parlare dei sorrisi? >>
Ne aveva avuto abbastanza. Si alzò dal suo nascondiglio e cominciò ad allontanarsi da lui.
<< Ti ho fatta arrabbiare, eh? >> la seguì.
Lei accelerò il passo. << Stammi alla larga. >>
<< Dai, smettila di evitarmi, lo so benissimo che ti piaccio. >>
<< Non è vero! >>
<< E invece sì, me l’ha detto Mr. Twinkle! >>
<< Mr. Twinkle non parla con gli sconosciuti! >>
<< Ah, sì? A me invece ha parlato. Vedi? Lo fa ancora: dice che lo stai stritolando troppo. >>
La piccola Heather sembrò pensarci su: in effetti lo stava tenendo stretto nella mano da quando quel tipo gliel’aveva ridato. Lo mise velocemente in tasca. << Bene, ora non può più parlarti. >>
<< Tu credi? Mi senti coniglietto? >> aspettò qualche istante e poi aggiunse fiero << Visto? Mi sente. >>
Heather cominciò a correre. Che razza di idiota le era capitato in classe? E lei che aveva anche solo minimamente pensato di volerlo vicino al suo posto! Che Court se lo tenesse stretto…!
<< Ehi, dai! >> la prese per un polso << Guarda che se continui a scappare dico a tutti quello che ho sentito. >>
L’asiatica fece un sorriso malizioso: << Bene, fai pure. Tanto non ti crederà nessuno. >>
<< Ah, no? >>
<< No. Loro pensano sia antipatica e cattiva, non crederanno a una sola parola. >> lo sguardo si fece più triste.
<< Io non intendevo questo. >> rise lui.
<< E cosa avresti sentito?! >> sgranò gli occhi.
<< Che ti piaccio. >>
Le gote della piccola si accesero di un rosso intenso, come non mai. << Ma… >>
<< Sembri turbata. E va bene, vorrà dire che sarà il nostro piccolo segreto. >> detto questo le diede un piccolo bacio sulla guancia arrossata. << Ci vediamo in classe, Heather. >>
 
Lei rimase lì: ferma e immobile, sperando tanto che quel bacio non fosse stato un sogno.
Ora sapeva chi era il ragazzo più carino della classe.



ANGOLO AUTRICE:
Ben ritrovati!
Finalmente ho avuto modo di aggiornare la raccolta, YEEEAH! xD
Tenevo molto a questa shot, spero che vi sia piaciuta. Fatemi sapere, come sempre sono curiosa di conoscere le vostre opinioni e soprattutto se ho reso i personaggi IC.
Ringrazio chi continua a seguirmi nonostante i lunghi intervalli di attesa. Sono commossa! T^T
Alla prossima!


MaJo_KiaChan_
  
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