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Autore: Silvi_MeiTerumi    11/06/2014    1 recensioni
Amber Cooper è un punto di domanda per Luke.
Non è facile capirla, lei è una sfida.
Quando due mondi diversi entrano in collisione cosa succede? Nasce qualcosa o si distrugge?
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Something I need
 

 
La vita di Amber Cooper non era affatto semplice.
Insomma, nessun diciassettenne ha la vita facile, soprattutto in quel periodo dove tutto è lecito, e lo sa bene la ragazza che come a suo solito percorre da sola la strada deserta che la porta a scuola.
Quella notte non ha dormito, è stata al parco vicino a casa sua con Michael a parlare.
Si scosta lentamente il ciuffo castano dietro l’orecchio e con sguardo perso cerca tra la folla di studenti il suo amico.
Non è difficile da notare, la testa azzurra di Mike spicca tra quelle monotone degli altri.
Gli si avvicina e con slancio lo abbraccia, non sono passate neanche tre ore dal loro ultimo incontro.
<< Eccoti finalmente, pensavo saresti stata a casa oggi >> cominciò il discorso il ragazzo prendendola per mano, e si spostarono sotto uno dei tanti alberi che occupavano il cortile della scuola.
<< No, sai che poi mio papà rompeva >> sbuffò infastidita.
<< Comunque, parliamo di qualcosa d’interessante >> la riprese Michael schioccandogli le dita davanti al naso.
Un verso di approvazione gli fece intendere di parlare e << Oggi quelli della mia squadra fanno la partita di calcio, e come sai, io Michael Clifford sono uno dei giocatori più bravi >> si vantò aggiustandosi la giacca in pelle nera con fare teatrale << E tu, essendo la mia migliore amica verrai a vedermi sicuramente >> inutile dire l’occhiataccia che gli riservò Amber << Quindi poi verrai a festeggiare la vittoria con me >> dichiarò fiero puntando il pugno all’aria.
<< Non ci penso neanche >> schioccò le labbra Amber saltando giù dal muretto su cui era seduta precedentemente.
Non le piacevano quegli eventi sportivi organizzati dalla scuola, l’ultima volta che c’era stata il pallone le era arrivato quasi sul viso.
<< Ti prego, ci tengo molto >> la fermò Michael giungendo le mani davanti a sé.
<< Va bene, ma poi dovrai offrirmi una pizza >> lo ricattò sorridendo e baciandogli una guancia prima di entrare nel corridoio gremito di alunni pronti per la prima ora.
 
L’ora di pranzo era arrivata anche in fretta, tra due ore noiose di matematica e una di biologia, Amber era ancora abbastanza sveglia per poter resistere.
Poggiò la mela rossa sul vassoio ormai riempito da una bottiglietta d’acqua e da un piatto di pasta che la inquietava, chissà quante volte era stata riscaldata.
Trovò posto e subito dopo essersi seduta aspettò che l’amico la raggiungesse e nel frattempo tentò di ripassare qualche appunto di letteratura per l’ora successiva.
<> esclamò una voce maschile alle sue spalle che la fece sorridere.
<< Si, ho pensato anche a dove potermi sedere prima di prendere una pallonata in faccia >> lo stuzzicò bevendo un po’ di acqua.
<> si grattò la nuca imbarazzato.
Il casino della mensa non la aiutava a studiare e le urla delle ragazze che commentavano qualsiasi ragazzo passasse ancora di meno.
<< Che imbecilli >> sussurrò infatti chiudendo il libro e riponendolo in cartella.
<< E’ appena passato Ashton Irwin con il suo amico Calum Hood, è ovvio che urlino >> spiegò Michael addentando il suo panino ripieno di salse, cosa che fece fare un capogiro allo stomaco di Amber.
<< Come fai a mangiare quella schifezza? Dopo starai male >> concluse in fretta la castana prendendo il cellulare per vedere se il padre l’avesse chiamata, infondo era tutta notte che era in giro.
<< Amber? >> gli occhi verdi di lei si specchiarono in quelli azzurri di Michael confusi.
<< C’è qualcuno che ti osserva da tutto il pranzo >> disse con tale calma che Amber faticò a crederci, alzò lo sguardo in fretta per controllare in giro.
<< A destra >> la aiutò l’amico.
Appoggiato al muro con una bottiglietta in mano, un ragazzo alto e snello stava guardando nella sua direzione, ma non appena si accorse di essere stato beccato si voltò portandosi una mano fra i capelli biondi e come se niente fosse cominciò a parlare con i suoi amici.
<< Mai visto >> commentò Amber prima di mordicchiarsi il labbro.
<< Luke Hemmings, è arrivato da qualche mese, ha alcuni corsi con me >> spiegò Michael sporgendosi in avanti, cosi da poter sussurrare << Non ti interessa? >> all’orecchio dell’amica.
Uno sbuffò lo fece ridacchiare e con le labbra mimò un ‘ci vediamo dopo’ alla ragazza che con gli occhi al cielo si era alzata.
 
Anche questa volta le era andata bene, non era stata chiamata alla lavagna e questo fu una grande sorpresa, di solito era una delle più gettonate per un’interrogazione.
Svoltò un paio di volte a destra prima di cercare un posto libero sugli spalti che le si presentavano davanti.
Le toccava stare in piedi, sapeva di doversi dare una mossa prima.
Strusciò le sue vans rosa pallido fino a un punto dove poteva assistere alla partita. Dopo cinque minuti le squadre fecero il loro ingresso e un gran boato si fece largo fra le mura della palestra.
Vide Michael scaldarsi facendo due tiri in porta, quella maglietta gli stava troppo larga, ma il motivo per cui l’amico non la cambiava era per il fatto che il 33, il suo numero preferito, era stampato in oro e a detta sua quello era il colore che lo rispecchiava.
Era sempre il solito vanitoso, pensò Amber ridacchiando fra sé.
Guardò attentamente gli altri giocatori per vedere se conoscesse qualcuno e con sua grande sorpresa notò il ragazzo della mensa, era intento a stiracchiarsi e parlottare con un ragazzo.
Perché Michael non l’aveva avvisata che pure lui giocava nella sua stessa squadra?
Doveva dire che era un bel ragazzo, vederselo li in quel campo la fece sentire felice di essere venuta.
Il fischiò di inizio riecheggiò e la partita potè iniziare. Entrambe le squadre erano brave e si tenevano testa, ma fortunatamente la squadra di Micheal vinse due a zero, entrambi goal dell’amico.
Terminato il match decise di aspettare fuori dagli spogliatoi e non appena Mike fosse uscito sarebbero andati a prendersi una bella pizza, nonostante fosse pomeriggio inoltrato.
<> la voce dell’azzurro la fecero scattare in piedi, pronta ad andare.
Ma la persona al fianco dell’amico la fece immobilizzare, niente poco di meno che Luke Hemmings.
<< Amber >> trillò il più basso tra i due posandogli una mano sulla spalla << Lui è Luke >> fece cosi la presentazione del ragazzo che sorridente gli tese la mano.
Senza esitare gli porse la sua e sorrise imbarazzata.
<< Veni in discoteca con noi stasera ? >> domandò Michael al biondo che con espressione triste si affrettò a rispondere.
<< No, mi dispiace. Ma i miei non essendo un sabato sera non mi faranno uscire. Sono ancora vecchio stile >> ridacchiò imbarazzato.
<< Oh, non importa amico! Sarà per la prossima! >> Michael sembrava dispiaciuto, si vedeva che provava una certa simpatia verso il nuovo ragazzo e Amber non potè essere più sollevata. Forse Michael poteva aver un amico maschio sincero. Luke le infondeva sicurezza.
<< Allora io vado, ciao Michael >> lo salutò con una pacca sulla spalla << Ciao Amber >>.
 
Quella sera Amber poté bearsi in santa pace la sua sigaretta insieme a Michael nel parco vicino a casa sua.
Era felice di aver conosciuto Hemmings, sperava di poter parlare con lui ancora qualche volta.
<< Basta con questa roba Amber >> sussurrò il tinto strappandole via il pacchetto dalle mani e << Pensa a Luke >> concluse ridacchiando.
 
 
 
Buon pomeriggio lettori e lettrici!
Come sono iniziate le vacanze? Spero bene, infondo sono i primi giorni :)
Inizio con il dire che questa long la devo a una mia amica che mi ha incoraggiato a pubblicarla.
Amber è una ragazza normale ( o quasi) starà a voi capirlo seguendo la storia.
Ci saranno dei colpi di scena, lo prometto.
Michael qui si cimenta nell’amico perfetto ( non che non lo sia ). E Luke è anche lui un ragazzo qualunque, ma che come si capisce avrà un ruolo fondamentale nella storia.
Ash e Cal li ho solo citati, ma vi prometto che avranno anche loro una parte in questa storia.
Non ho molto da dire, questo è solo il prologo e spero che la storia abbia successo.
Spero in un vostro commento, sia positivo che negativo.
Alla prossima.
NeneHoran.
 

 

  
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