12/06/2014
1 recensioniOriginale scritta da Danni
Se c'era una cosa nella quale Konoha non aveva alcun problema, era il sonno. Così, anche se si trovava a casa di Shintaro, e anche se il divano sul quale avrebbe dovuto dormire era incredibilmente scomodo, stava già ronfando dopo aver appoggiato la testa al cuscino. Shintaro rimase impressionato, guardando il suo amico dormire qualche istante successivo, in un silenzio attonito.
"...Non capirò mai come riesce a farlo" mormorò Shintaro, scuotendo la testa e arrancando verso la sua stanza. Si prese del tempo per sistemarsi per la notte, spogliandosi finchè non rimase in boxer, prima di infilarsi nel letto e coprirsi il petto con la coperta. Non riusciva a prendere sonno facilmente; non gli era mai successo. E' un continuo rigirarsi, per ore ed ore, cercando di mettersi a proprio agio, di calmare la mente, fino a che, finalmente, il sonno lo abbraccia.
Ed è proprio in quel momento che sentì bussare alla porta.
"...No." borbottò, mentre portava le mani sul viso. "No, no, no, non è giusto." Tirò le coperte sopra la testa, sperando che il bussare si fermasse se l'avesse ignorato, come se poi fosse stato magicamente possibile riaddormentarsi subito. Non funzionò, ovviamente, e il "toc-toc" cresceva sempre di più. Shintaro finalmente si decise ad uscire dal letto, trascinandosi lentamente verso la porta ed aprendola. E lì c'è Konoha, naturalmente, l'androide si fermò un attimo, prima di bussare un'altra volta. "Cosa c'è, Konoha?" chiese il moro, facendo uscire le parole più come un ringhio.
L'albino semplicemente lo fissò per un bel po'. Shintaro non riusciva a capire, ma percepiva che c'era qualcosa di strano nel modo in cui Konoha lo stava guardando. Una vocina nella sua testa gli diceva che quello era uno sguardo di disperazione. "K-Kono...?" chiese, leggermente preoccupato. L'androide non aveva ancora detto nulla. "Hey... stai bene amico?"
Konoha finalmente sbattè le palpebre, come se tornasse indietro da una sorta di ipnotismo. "Ah...Shintaro, io..." la frase non venne conclusa, la voce di Konoha tremante si ruppe prima ancora di dire altro. Le lacrime iniziarono a spuntare dagli occhi dell'albino, scendendo per le sue guancie.
"Konoha...?" Shintaro mise una mano sulla spalla dell'amico. "Hey...hey, cos'è successo?" Subito le braccia del moro si avvolsero intorno a lui, tirandolo più vicino a se, mentre Konoha affondava il viso nella spalla dell'amico. "Ho...ho fatto un brutto sogno..." Le parole si riescono a malapena a distinguere a causa del tremore nella sua voce. "Ho... ho fatto... Sh-Shin... t-tu eri..."
"Hey." Si mosse goffamente per accarezzare la schiena dell'androide, mentre cercava di tranquillizzarlo. "Non so cos'è successo, ma... era solo un sogno, okay? Guarda." Si tirò indietro, mettendo le sue mani sulle spalle di Konoha e spingendo il ragazzo a guardarlo. "Sono qui, okay? Non sta succedendo nulla. Non succederà nulla. Andrà tutto bene."
Konoha rispose con un piccolo cenno traballante della testa. Shintaro sospirò, asciugando con una mano le lacrimi dell'amico "E' tutto okay. Te lo prometto" si fermòun attimo prima di riprendere. "...Vuoi rimanere a dormire con me stanotte?" chiese il moro, indicando la sua stanza. "C'è spazio nel mio letto... se puo' aiutare" Ricevette un altro cenno con la testa, quest'ultimo molto più promettente. Shintaro offrì a Konoha un piccolo sorriso, prendendo la mano del ragazzo nella sua,portandolo in camera e chiudendo la porta dietro di lui con un calcio.
Fa caldo, essendo quasi pressato contro Konoha. Si sente al sicuro, è confortevole sentire l'androide che lo stringe a sè. Konoha stava già dormendo dopo pochi momenti passati nel letto con lui. E forse, per la prima volta negli ultimi due anni, Shintaro non ebbe problemi a prendere sonno, quella sera.