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Autore: roby_lia    12/06/2014    2 recensioni
Lo scoppiettare del fuoco è l’unico rumore che disturba la pace della notte nel rifugio.
Thor tiene lo sguardo fisso, per non perdere neppure un dettaglio di ciò che ha davanti agli occhi.
Le luci delle fiamme creano psichedelici giochi sulla pelle chiara di suo fratello, illuminando per poi nascondere i segni sul suo corpo. Segni che aveva lasciato lui.
Tutto era iniziando in una notte, simile a quella. Erano sul terrazzo delle loro camere quella volta, ma le stelle erano sempre le stesse.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest
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Quarto capitolo
 
La tempesta si sarebbe scatenata di li a breve, Loki avrebbe potuto sentirla pizzicare sulla pelle.
Ma quello era prima, adesso non sa neppure come riesce a fare un respiro dopo l’altro, non sa neppure perché fa un respiro dopo l’altro.
Il gelo gli entra nei polmoni, una nuova pugnalata ogni volta.
Il gigante di ghiaccio che avverte il freddo, una volta avrebbe riso di sé stesso. Ma lui ha conosciuto il calore del sole, ha conosciuto il tocco di Thor, ed è qualcosa che ormai non potrebbe cancellare dalla sua pelle nemmeno volendo.
Se chiude gli occhi può quasi ricordare Asgard, il sole che illuminava Thor rendendo i suoi capelli ancora più brillanti mentre si avvicinava al suo viso e lo baciava con dolcezza.
Voleva restare lì, perso nei suoi ricordi, al caldo e felice.
Forse, se avesse tenuto gli occhi chiusi abbastanza a lungo, tutto sarebbe diventato vero.
Forse sarebbe riuscito a dimenticare Odino che lo condannava dall’alto del suo trono e Thor che gli dava le spalle, abbandonandolo imprigionato in quell’inferno di ghiaccio.
Sì, può quasi sentire la voce di Thor che lo chiama come un tempo, come se fosse la cosa più importante al mondo.
Vorrebbe rispondergli, ma quando ci prova i punti tirano e il sangue gl’invade la bocca.
Il primo tocco sembra una carezza di lava e tutto è troppo confuso perché riesca a capire se gli fa male o meno, ma si ritrae.
Thor non può essere lì, non può vederlo, non il mostro, non lui, almeno quello no!
“Loki? Loki riesci a sentirmi? Nove, vi prego…”
I colpi dell’arma riverberano fino alle ossa, ma poi le catene si spezzano e sente solo le ginocchia che cedono.
Ma non è l’abbraccio gelido della neve ad accoglierlo.
“Loki? Loki…”
Riapre gli occhi di scatto, trovandosi davanti un viso più famigliare del proprio ormai. Thor era davvero lì, … non poteva essere vero.
Eppure si aggrappa a lui con tutta la forza che gli resta.
“Shh, stai calmo, sono qua…” mormora l’altro, ricambiando gentilmente la sua stretta.
Ma poi lo vede estrarre il pugnale. Loki serra gli occhi mentre gli tiene ferma la testa avvicinando la lama. La delicatezza non è mai stato il suo forte e i punti che gli serrano le labbra fanno già male normalmente. Ma poi l’aria può nuovamente entrargli tra le labbra e inizia a tossire ed annaspare e per la prima volta il freddo della neve viene accolta felicemente.
Le lacrime lasciano delle scie infuocate sulle guance eppure non gli sembra possibile di avere tutto quel calore dento.
“è tutto finito, Loki. Adesso ti riporto a casa” Thor lo avvolge nel suo mantello e lo solleva delicatamente.
“Andrà tutto bene”
Tutto diventa buio.
 
 
 
La prima cosa è il rumore: carta sfogliata, legna che brucia, poi qualcuno che sospira.
Poi riconosce l’odore inconfondibile di casa e si decide ad aprire gli occhi.
Inizialmente non è sicuro di riconoscerlo.
Anche se tutto sembra uguale, anche se quello è lo stesso letto che ha accolto il loro amore così tante volte, c’è qualcosa di profondamente diverso.
Thor è appoggiato al camino, un calice in mano e dei fogli nell’altra. Sembra diverso, forse qualcosa nei capelli più lunghi e nell’aria seria, o forse nell’ombra che gli oscura lo sguardo e nella piega più amara della bocca.
Una volta avrebbe riso a quella scena, ma adesso le labbra gli fanno male anche solo se prova a muoverle.
Cerca lo stesso di chiamarlo, ma ha la gola secca ed esce solo un rantolo.
“Loki?” è da lui subito.
“Riesci a bere qualcosa? Ti farebbe bene” gli chiede gentilmente accarezzandogli i capelli.
Loki annuisce, mentre Thor prende un bicchiere dal comodino.
Il primo sorso lo fa tossire dolorosamente.
“Con calma, a piccoli sorsi” gli dice Thor, cercando di facilitarlo sostenendolo maggiormente.
Il liquido è fresco ma inghiottire gli fa male.
“Thor” riesce a dire, nonostante tutto. La voce è roca e le labbra gli fanno male ma riesce di nuovo a parlare.
“Sì- gli sorride, passandogli una mano sulla schiena- va meglio?”
Annuisce ad occhi chiusi, lasciandosi cullare dalle sue carezze.
Poi si addormenta.
 
 
 
 
I giorni scorrono lentamente.
Loki passa la maggior parte del tempo cercando di dormire, ma ogni volta che riapre gli occhi Thor è sempre al suo fianco. O lui o Frigga.
Mangia poco, parla ancora meno e non accoglie nessuna delle offerte di Thor. I libri che gli porta restano sul comodino, se gli chiede di provare ad alzarsi per prendere un po’ d’aria si volta dall’altra parte.
Ma Thor resta continuamente con lui. Gli parla anche se non riceve risposta, cerca di farlo star meglio senza sapere di cos’ha bisogno.
Loki sa che deve andarsene.
Ha sentito Thor e Frigga parlare, mentre lo credevano addormentato. Lo hanno salvato solo perché Odino è caduto nel Sonno. Ma appena si risveglierà…
“Non permetterò che gli venga fatto di nuovo del male. Non questa volta” aveva detto Thor.
Ma Thor ormai ha perso la sua fiducia, e Loki deve andarsene.
Domani, si promette, chiudendo gli occhi.
 
 
“Vorrei che tu mi parlassi”
La notte è calata e Loki fissa le fiamme cercando di farsi cullare.
Thor è seduto vicino a lui e lo guarda. A volte gli sistema le coperte o gli accarezza i capelli, e il suo silenzio non è abbastanza per mandarlo via.
“Vorrei sentire di nuovo la tua voce” sospira.
Più i giorni passano più è facile che Odino si svegli. E se succederà Loki sa che questa volta non sarà l’unico a pagarne le conseguenze.
Eppure Thor non lo forza ad alzarsi, a cercare di riprendersi. Sembra deciso a seguirlo nell’abisso e questa volta per davvero.
“Mi accontenterei delle tue menzogne, Loki. Vorrei sentirti dire che andrà tutto bene, che riusciremo a sistemare le cose”
Thor è vicino a spezzarsi, lo vede nel suo sorriso triste e negli occhi. Pieni di lacrime.
“Se lo dicessi tu riuscirei perfino a crederti”
Non avrebbe mai creduto di vedere suo fratello piangere. Eppure il potente dio del tuono non fa niente per nasconderlo.
“Per favore, dimmi che c’è ancora speranza per noi”
Loki vorrebbe potergli credere. Vorrebbe potersi fidare di nuovo di lui
Gli da le spalle ed artiglia il cuscino cercando di trattenere la voce.
Col tempo. Forse. 
  
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