Era lì, bellissima, seduta su quella poltroncina di velluto rosso. I suoi lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle. I suoi meravigliosi occhi azzurri venivano messi in risalto dal mascara e dall'eyeliner nero. Il suo sorriso illuminava il palco. Indossava una un vestito azzurro che le arrivava a mala pena sopra le ginocchia che copriva perfettamente il suo fisico. Quella ragazza era un angelo!
Ed io? Ero solo un ragazzo che aiutava il padre con la cinepresa, non mi avrebbe mai guardato. Lei è perfetta, io sono nessuno confronto a lei. 
Lucy, la presentatrice, le stava facendo un mucchio di domande su cosa prova quando surfa e cosa ha provato quando ha vinto la coppa del primo posto. Ogni volta che lei parlava io rinascevo, la sua voce era musica per le mie orecchie...e la sua risata era un suono unico al mondo!
-Bene mi dispiace Sarah, ma il nostro tempo è finito, spero di rivederti presto- disse la conduttrice. La ragazza si alzò e poi se ne andò nel suo camerino. Sarah, questo è il suo nome, un nome che mi si è già tatuato nel cuore. decisi di seguirla. Appena trovai il suo camerino, entrai e la trovai che stava cercando di togliersi il vestito, ma si era bloccata la lampo. -Serve una mano?- chiesi senza rendendomene conto. Quando lei si girò verso di me si girò e diventò rossa dall'imbarazzo -Ehm...sì grazie- disse con filo di voce. Mi avvicinai a lei e con un po' più di forza riuscì a sbloccare la lampo, ma non ebbi il tempo di allontanarmi che lei si girò e trovammo le nostre labbra attaccate. appoggiai la mie mani sui suoi fianchi e lei appoggiò le mani sulle mie spalle. Cominciai a baciarle il collo lentamente mentre lei mi tolse le la maglietta e la lanciò da qualche parte nella stanza. -Aspetta- disse lei, si staccò e andò a chiudere la porta del camerino a chiave. 
La presi per i fianchi e lei incrociò le sue gambe intorno alla mia vita e riprendemmo a baciarci.   
La feci coricare sul divano che c'era nel camerino, le slacciai il reggiseno ed iniziai a baciarle in seno e a parlarglielo. Sentivo dei gemiti provenire dalla sua bocca. Lei mi tolse i pantaloni ed iniziò a giocare con l'elastico dei miei boxer. Potevo sentire la mia erezione pulsare nei boxer, lei se ne se accorse e me li sfilò, le tolsi gli slip ed entrai in lei. Iniziai a muovermi lentamente e poi quando vidi che si era abituata alla mia presenza in lei, iniziai a dare delle spinte maggiori. Dopo un po' venimmo entrambi e uscì da lei. Stavo per alzarmi dal suo corpo quando lei mi abbracciò -Per favore, non so il tuo nome, ma non lasciarmi sola- feci un piccolo sorriso, le diedi un bacio sul naso e poi uno sulla bocca -Piacere sono Calum- -Sarah-.
da quel giorno è incominciata una bellissima storia d'amore che dura ancora adesso. 
FINE!