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Autore: la modestina98    12/06/2014    5 recensioni
Alejandro è abbandonato su una spiaggia ancora rinchiuso nel robot, Ma qualcuno lo troverà... Chi? Beh, Leggete
AleHeather4ever
Pubblicato con l'aiuto di Julie99HateLove, ma scritto da me
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Il tour
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HAVE YOU REPENTED?


Mi ritrovo dentro questo ammasso di latta e fili, al buio.
Sono stato messo da qualche parte nell'isola hawaiana, perché nessuno passa mai di qua?
Tento invano di uscire, inutile: è sigillato dall'esterno.
Non riesco a smettere di pensarti, mi hai fatto male.
Tu mi hai distrutto corpo e anima, mi hai spezzato il cuore.
Come ho fatto a fidarmi di te? A credere che mi amassi?
Che ingenuo sono stato, non dovevo fidarmi di te.
Eppure...Non riesco ad odiarti, anche se avrei una ragione più che logica, non ce la faccio.
Ed è già un anno che sono rinchiuso qui dentro,sospiro.
Sento dei passi avvicinarsi :"Aiuto! sono qui, fatemi uscire! " urlo colpendo più volte il robot.
"Alejandro, sei tu?" chiede una voce abbastanza familiare.
"Sì chica! Sono io, fammi uscire!" rispondo entusiasta.
Finalmente qualcuno mi ha sentito.
"A-aspetta c-cerco qualcosa per...Aprire questo coso!" Balbetta tutto d'un fiato.
Detto questo deduco che stia cercando qualcosa tra le cianfrusaglie che si sono sulla spiaggia, rido immaginandola cercare freneticamente qualcosa che l'aiuti ad aprire questo ammasso di ferro.
Dopo un po le sento urlare: "Sì, una spranga! Proprio quello che mi serviva!".
Esulto entusiasta, tra poco rivedrò la mia chica, ma prima voglio delle scuse sincere.
Perciò aspetto serio che riesca ad aprire questo coso, mi metto più comodo possibile ed aspetto.
Lei si avvicina e prova ad aprirlo forzandolo: "Alejandro, dammi una mano, spingi!”
Cosi metto le braccia in avanti e spingo più forte che posso, un rumore acuto ed un tonfo sordo.
Si è aperto finalmente, la mia chica e caduta a terra, io non mi muovo da come sono, incrocio le braccia ed aspetto una sua parola.
"Che guardi lì fermo come un baccalà? Dai esci da lì" mi chiede con acidità.
"Vedo che i sensi di colpa su di te non fanno effetto!" Rispondo fingendomi irritato.
"Che ne sai tu!" bisbiglia lei, dicendolo così piano da non farmela quasi sentire.         Io la quardo interrogativo.
"Tze! Che cosa credi...che io non abbia sofferto per te?"mi chiede  chinando la testa zittendosi.
Io uscii dal quel coso e serio le domandai : "Heather, ti sei davvero pentita di averlo fatto?" le presi il mento tra l'indice e il pollice, facendomi guardare negli occhi.
Aveva gli occhi lucidi, il suo sguardo era serio.
"Oh! Ma per favore..."disse lei togliendo la mia mano dalla sua faccia e girandomi le spalle.
"Se non ti sei pentita abbi il coraggio di dirmelo guardandomi negli occhi!" le dico facendola girare verso di me.
Ci guardiamo, lei abbassa lo sguardo e dice: "No non mi sono pentita!"
 Le prendo nuovamente il mento : "Ah ah! Non mi hai guardato, non vale!"le dico con nonchalance.
Lei prende un grosso respiro:"Io non...Io non" dice avvicinandosi involontariamente.
Le nostre fronti si toccano, i nostri nasi pure, le nostre labbra si sfiornano.
"Io non ci riesco!" Mi sussurra senza allontanarsi.
Io le cingo la vita e lei mette lei sue braccia intorno al mio collo e prima di azzerare la nostra distanza millimetrica sussurra : "Scusa, per tutto!" poi mi bacia, un bacio lungo e passionale.
Heather toglie le sue mani dal mio collo e le sposta sulla giacca sbottonando i pochi bottoni rimasti.
E beh il resto...Il resto è storia!
  
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