“Ci metterai una vita intera a riparare quei comandi” disse impaziente il master seduto sulla ringhiera del tardis. “Ah, non iniziare” replicò il dottore mentre pensava a come zittire il suo ‘Compagno’ e riparare la consolle.
“Lascia fare a me, a quest’ora avremmo già ripopolato Gallifrey”
“Non se ne parla! Chissà dove ci porteresti con in mano il controllo del tardis, non  mi fido di te!”
“Non dicevi così quando eravamo all’accademia … Quanto tempo fa? 800 anni?”
“Brutti tempi quelli..”
“Ah per te sì, mi sbavavi dietro e io non ti degnavo di uno sguardo, mentre per me erano tempi fantastici … avevo già quel maledetto rumore di tamburi in testa ma non  me ne curavo più di tanto … avevo così tanti Time Lord e così tante Time Lady pronti a servirmi, in qualsiasi modo.”
“Ma non è assolutamente vero ciò che dici! Io ero impegnato …”
“Certo, peccato che la tradivi, povera ragazza … si sarà sentita inferiore a me, un Time Lord così potente, così bello …”
“Okay, ora basta.”
“Che c’è? Paura del tuo passato? Guarda che a volte il passato ritorna …”
Dicendo queste ultime parole il master si alzò andando dal Dottore  e abbracciandolo da dietro, sussurandogli all’orecchio :“A volte il passato ritorna …” e il dottore replicò, girandosi verso il compagno :”Ho chiuso col mio passato”.     
A quel punto il master fece un giro attorno alla consolle guardando il Dottore “Ti ricordavo meno scorbutico, e sicuramente più aperto a stare con me, non credevo che le cose fossero cambiate fra di noi …”
“Beh ti sbagli, le cose sono cambiate eccome … i tempi dell’accademia sono finiti! E poi … ti credevo morto durante la Guerra Temporale, insieme a tutti gli altri …”
“Sì, ti ho visto piangere come una femminuccia guardando Gallifrey … ed ho anche sentito sussurrare ‘Ti amo’”
“Non era per te …”
“Suvvia è palese che fosse per me, sicuramente non era per quella Time Lady. Come si chiamava? Lavinia o Sarah?”
Il Dottore non rispose, si limitò a fissare il master che si avvicinò e gli porse le sue scuse :”Perdonami, non volevo … ricordarti ciò che hai passato …” il Dottore lo zittì con un dito e lo baciò. In quel bacio c’era tutto di quando erano ragazzini, di quando erano solo all’accademia e così iniziò a ricordare  ogni cosa dei tempi passati …