Cashmere aspettava da mesi, forse anni quel momento. Il suo vestitino rosso, rigorosamente senza spalline, metteva in evidenza il suo corpo da modella. L'aveva scelto lei personalmente, e suo padre inizialmente non era molto d'accordo. Quando lei però gli aveva spiegato che con quell'abito avrebbe già conquistato degli sponsor anche solo alla mietitura, lui non ci aveva pensato due volte e l'aveva spinta fuori dalla porta. Il suo sorriso, per Cashmere, valeva più di qualunque cosa. Vincerò papà, lo giuro, aveva sussurrato. Poi si era diretta a testa alta verso la piazza.

Ogni ragazzo davanti al quale passava le fischiava o le lanciava commenti caldi, ma lei proseguiva come se nulla fosse. Si fece pungere il dito, fra le chiacchere delle bambine di dodici anni e le urla dovute ai dispetti dei maschi, e si sistemò fra le ragazze della sua età. Una volta al suo posto, si guardò intorno. Ogni ragazza si scambiava sguardi ostili con le altre. Altre invece lanciavano occhiate terrorizzate a quelle più determinate. Per quest'anno, non avete da preoccuparvi. Andrò lì, mi offrirò e fra due settimane tornerò trionfante. Non è una promessa, ma un giuramento. Fece uno dei suoi 'sorrisi smorfiosi' a quelle ragazze che la guardavano male e tornò a concentrarsi su quello che accadeva sul palco. Si era persa la presentazione, a forza di scrutare le sue possibili avversarie alla “corsa dei Giochi”. La chiamavano così. Ma Cashmere era la più determinata. Sul palco, suo fratello la cercava con lo sguardo. I suoi capelli biondo ramato e i suoi occhi azzurri facevano impazzire ogni ragazza. Gloss, il vincitore. Ma fra poco saranno Cashmere e Gloss, i fratelli vincitori. La strana donna proveniente da Capitol City infilò la mano nell'urna. Cashmere si preparò ad urlare a pieni polmoni. Sicuramente non si aspettava il nome che era appena uscito dalla bocca della donna verde, perchè quel nome era “Cashmere Teemant”. Era lei, ma certo. Come aveva fatto a non pensarci? La sorella del vincitore, guarda che strano. Ma come avrebbe fatto ad offrirsi? Qualcun'altra si sarebbe sicuramente offerta al posto suo, e per lei sarebbe stata la rovina, la fine. Cashmere spinse le ragazze che la separavano dal corridoio e corse verso il palco. Salì le scale e afferrò il microfono dalla mano dell'accompagnatrice. «Che nessuno, dico nessuno, provi a offrirsi. Nessuno.» Nella piazza calò il silenzio totale. Cashmere fece un sorriso d'approvazione. Poi si voltò verso la donna e le porse il mirofono con il sorriso più adorabile che fosse riuscita a trovare.

«Oh, ma bene, andiamo avanti. Scegliamo il Tributo maschio che accompagnerà Cashmere! Bene...John Rote, raggiungici sul palco!» ma prima che la donna avesse finito la frase, una calca di ragazzi stava provando a salire sul palco. Il primo fortunato era un certo David. Cashmere fu costretta a stroppicciarsi gli occhi: il ragazzo era una copia perfetta di suo fratello Gloss. Gli strinse la mano sbattendo le ciglia e entrarono insieme nel municipio.

*Annie's Corner*

Waaa, buonsalve a tutti e grazie per essere arrivati fin qui. Questo è il prologo, spergiuro che i prossimi capitoli saranno più lunghi. Bhe, chiarimenti?

Innanzitutto: perchè Cashmere? Bah, lei e suo fratello mi hanno sempre incuriosito, e visto che ci sono poche FF su di loro c'è molto meno rischio di copiare idee. E poi diciamocelo: tutta sta gente inaspettata che vince, insomma, e i famigerati Favoriti non vincono mai? Eccola qui, una.

Cashmere è una ragazza che cerca costantemente l'appoggio del padre, e l'unico modo per farsi notare dalla vita ricoperta di attenzioni per Gloss era vincere anch'ella gli Hunger Games.

Poi: l'ho fatta estrarre per ovvio motivo: i Capitolini vogliono gossip, azione, e cosa c'è di meglio di vedere la sorella di un vincitore entrare nell'Arena?

David. Chissà che non ci nasca un flirt. Però, per Cashmere sarebbe come frequentare suo fratello...bah. Boh. Vedrò. Ci tengo non sapete quanto che voi recensiate ed esprimiate il vostro parere.

Ancora una cosetta: non ci sarà solo il punto di vista di Cashmere. Ci saranno alcuni personaggi da me creati, oltre agli altri due favoriti. Questi giochi saranno...speciali.

Ho finito? Ah, il titolo. La canzone è proprio 'Nothing Left to Say' degli Imagine Dragons che io amo, e il titolo lo trovo perfetto per una favorita: perche parlare se si può andare all'azione?

Sperando che vi sia piaciuto, continuate a seguirmi!