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Autore: fra_eater    13/06/2014    10 recensioni
C’è una leggenda giapponese che dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella.
Le anime così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai. Non si può sfuggire al destino…
E se la persona cui il fato ci ha unito sia proprio davanti ai nostri e noi non riuscissimo a riconoscerla? E se questo è uno che noi consideriamo, magari a torto, antipatico, spregevole e che non degneremmo mai neanche di uno sguardo?
Come sarebbe più facile poter vedere e seguire questo filo rosso! Quante sofferenze, quante delusioni, quante lacrime risparmieremmo in questo mondo, in questa vita…
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden, Mavis
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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赤い糸 (akai ito)
 
Nella Gilda più scalmanata di Fiore una piccola ragazzina dai lunghi capelli biondi, con delle strane ali in testa e con i piedi nudi, saltellava allegramente tra i membri della Gilda stringendo nella mano numerosi capi di fili rossi.
Sempre con un sorriso sulle labbra Mavis Vermiglion costringeva tutti coloro che possedevano il tatuaggio di Fairy Tail, e che quindi potevano vederla, ad afferrare un capo e a legarlo al mignolo, lo stesso provò a fare con un ragazzo molto alto e con la lunga chioma nera che per circa un’ora aveva cercato di stare fuori portata da Primo Manster che, più agguerrita che mai, lo inseguiva senza farsi tanti problemi.
Una volta messo all’angolo Gajeel si voltò esasperato “Che diamine vuoi?” sbraitò.
La ragazzina non si scompose “Prendi un filo” lo invitò porgendogli la mano chiusa a pugno.
“Ma non vedi che rete hai fatto?” disse il ragazzo indicando la sala grande.
Un’enorme ragnatela di filo rosso padroneggiava per tutta la stanza e la gente si muoveva a fatica in quel groviglio di fili.
Mavis sorrise “E allora? Dai, scegline uno!”
“Ma a che serve?” grugnì Gajeel, ignorando la mano della ragazzina “A trovare la tua anima affine, ovvio” rispose lei  guardandolo con occhioni enormi e innocenti “Questi fili” spiegò “sono magici. Se lo segui ti porterà alla persona a te più affine. Non ti puoi sbagliare!”
“Assolutamente no!” urlò Gajeel “Questa cosa è una vera stupidaggine!”
E Mavis allargò ancora di più i suoi occhioni guardandolo supplichevole.
 
Gajeel guardò il piccolo fiocchetto rosso che si trovava sul suo mignolo sinistro. Sbuffò per aver ceduto alle richieste di Primo pur di non vederla piangere.
Ma non aveva alcuna intenzione di seguire quello stupido filo. Non gliene fregava niente di chi era la sua anima affine, ma era curioso di sapere chi fosse toccato al gamberetto.
Di sicuro era in biblioteca ed infatti eccola lì, seduta sul pavimento cosparso di libri di varie dimensioni.
“Sei un topo di biblioteca, non un gamberetto” sghignazzò lui facendola sobbalzare.
“Ciao Gajeel!” lo salutò la ragazza con un enorme sorriso
“Ciao Gajeel “ salutò anche Lily, l’exceed di Gajeel.
“Che ci fai qui?” chiese il dragon slayer al suo gatto che sollevò con occhi luminosi un libro con la scritta “101 modi per usare i kiwi in cucina”
Gajeel scosse il capo, quel gatto aveva una vera fissazione per i kiwi.
Lo sguardo di Levy cadde sulla mano del ragazzo “Anche tu ?” chiese sollevando anche lei la mano sinistra per mostrare il fiocchetto scarlatto che circondava il suo delicato dito.
Gajeel annuì “Mi ha costretto” disse stendendosi sul pavimento e afferrando un libro lì vicino.
Levy sorrise “Non lo segui?” chiese, il ragazzo la guardò “Non mi interessano queste sciocchezze. Se qualcuno è la mia anima affine mi troverà. Tu,invece?”
Levy abbassò lo sguardo “Ho paura di vedere chi ci sia all’altro capo” poi sorrise “ma tanto al tramonto il filo scomparirà, quindi è questione di poche ore”
Gajeel non disse nulla, neanche che era lì per controllare chi fosse l’anima gemella della sua piccoletta.
 
Levy continuò a leggere il suo libro anche se, in realtà, la presenza di Gajeel la costrinse a rileggere la stessa frase 15 volte.  Tenerlo accanto a lei la rendeva inquieta, specialmente per la storia del filo.
Sobbalzava ogni volta che sentiva la porta della biblioteca aprirsi e tirava un soffio di sollievo quando non vedeva nessuno avvicinarsi a loro.
Aveva paura di vedere chi fosse in realtà l’anima gemella di Gajeel e aveva paura anche di vedere chi sarebbe comparso per lei.
 
Il sole si abbassò all’orizzonte e le ombre nella biblioteca si allungarono.
“L’incantesimo del filo scomparirà presto” disse la ragazza sollevando il dito e osservando il fiocco rosso e il filo che pian pino si stava ritirando.
Anche quello di Gajeel sembrava ritirarsi “Forse gli idioti che i sono capitati stanno arrivando” disse cercando con lo sguardo il percorso della linea scarlatta che si accorciava passando veloce tra le numerose librerie.
In poco tempo entrambi i fili dei ragazzi si accorciavano sempre di più ma dell’altro capo nessuno in vista.
“Non ti sembra strano?” chiese la ragazza ormai pervasa dalla curiosità “Io provo a seguirlo” disse e si alzò.
Gajeel la guardò preoccupato dirigersi verso le librerie e sparire tra gli scaffali “Credi che dovrei seguirla?” chiese a Lily “Sta buono lì” gli rispose l’exceed senza staccare lo sguardo dal libro sui kiwi.
 
A Levy sembrò di girare in tondo, più seguiva il filo più quello si accorciava, ma non la faceva uscire dalla biblioteca, anzi, si allontanava sempre di più dall’uscita
Le era sempre piaciuta la biblioteca della gilda, nonostante conoscesse tutti quei libri a memoria, quel posto era magico e quell’idea di Mavis del filo rosso le era sembrata veramente adorabile ed aveva accettato subito. Ma la paura dell’ignoto dall’altra parte la portò a rinchiudersi nel suo mondo. Certo la incuriosiva scoprire chi fosse la sua anima gemella e adorava la leggenda del filo rosso ma aveva paura di vedere chi ci fosse dall’altra parte, aveva paura di scoprire che non fosse chi lei sperava di trovare, si disperava al pensiero che all’altro capo non avrebbe trovato Gajeel.
Camminava immersa nei propri pensieri quando una voce la potò alla realtà “Sei tu, allora”
Sollevò lo sguardo e vide che era tornata al punto di partenza e che Gajeel era ancora steso sul pavimento che la guardava con il suo solito ghigno che lei aveva imparato ad amare.
Levy seguì con lo sguardo il percorso del filo che teneva al mignolo notando che l’altro capo era legato al dito di Gajeel.
Il ragazzo si alzò per andarle incontro, ad ogni passo il filo si accorciava finché non rimase solo un piccolo collegamento tra i due fiocchetti rossi.
Levy arrossì “Sai che vuol dire questo?”
“Cosa?” chiese il ragazzo.
“Che sei la mia anima gemella” rispose lei abbassando lo sguardo e avvampando sempre di più.
Gajeel le sollevò il viso prendendola per il mento “La cosa non mi dispiace affatto” rispose prendendo il coraggio di baciarla appassionatamente come descriveva il libro che aveva lasciato sul pavimento e mentre la baciava ricordò la frase che aveva letto poco prima:
 
C’è una leggenda giapponese che dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella.
Le anime così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai. Non si può sfuggire al destino…
E se la persona cui il fato ci ha unito sia proprio davanti ai nostri e noi non riuscissimo a riconoscerla? E se questo è uno che noi consideriamo, magari a torto, antipatico, spregevole e che non degneremmo mai neanche di uno sguardo?
Come sarebbe più facile poter vedere e seguire questo filo rosso! Quante sofferenze, quante delusioni, quante lacrime risparmieremmo in questo mondo, in questa vita…


E Gajeel ringraziò Primo per avergli permesso di vedere l'altro capo del suo filo.

  
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