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Autore: lillilola    13/06/2014    9 recensioni
Abbiamo sempre desiderato di prenderci cura di un cucciolo, no?
Ma se invece di un morbido pelo bianco, capitassero dei capelli color biondo miele?
Se invece del cucciolo, ti dovessi prendere cura di una bambola rotta?
Quanto sei disposto a evitare di romperla del tutto, e di mettere insieme i pezzi mancanti?
Facciamo così, Nikki ora è la tua bambola ferita, fanne ciò che vuoi.
Distruggila o aggiustala.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 16: NON FIDARTI DI ME.

 


Luke era stato in ospedale con lei tutti e tre i giorni, nonostante lei gli avesse detto più vole che non c'era bisogno di stare con lei, e che poteva benissimo andare a casa; ma lui ogni volta rispondeva che non ne aveva la minima intenzione.
Forse non voleva tornare a casa, perché aveva notato che in lei qualcosa era cambiato. Sembrava stare meglio, e non grazie alle pillole.
I ragazzi invece andavano a trovarla ogni giorno, anche se Luke aveva esplicitamente detto che lui non li voleva perché voleva stare solo con la sua bambolina.
I due si erano divertiti a fare giretti sulla carrozzina, e a fare gare con il ragazzo della stanza 46c.
- Allora Nikki buone notizie - dichiarò il dottor Lambert entrando allegro.
Sfogliò la cartella fino ad arrivare al foglio desiderato.
- Le medicine sono corrette, e il tuo corpo non ha rifiutato la terapia, quindi, questa sera puoi tornare a casa - iniziò a scrivere su un figlio che poi le passò - questa è la ricetta. Per quanto riguarda la ferita alla testa, è meglio se disinfetti ogni giorno, e cambi le bende se possibile. Se fa infezione torna - poi rivolse lo sguardo a Luke - credo che a te consiglierò delle pillole per l'ansia - scherzò prima di uscire allegro.
Luke sorrise contento della notizia e saltò sul letto da lei, su cui, praticamente, la travolse sotto il suo peso.
- Tornerai a casa Nikki - disse allegro.
Sì, la stava proprio schiacciando, ma a lei non importava, anzi rideva e abbracciò stretto Luke.
- Sei ciccione Luke. Mi stai schiacciando - continuò ridendo, iniziando a sentire che la forza di gravità stava agendo anche su di loro per quanto non le importasse.
Luke si sedette sulla sua pancia.
- Sono un orso, sono bello proprio perché sono ciccione. ROAR bambolina - disse senza la minima intenzione di scendere.
- Hai ragione signor orso - sorrise.
- Andiamo a prendere dei biscotti al bar, ti va? - propose scendendo dal letto e andando verso la carrozzina .
Anche Nikki scese e andò verso l'amico.
- Non ho bisogn..-
- Daaaaiii - la pregò il biondo - lo sai che mi piace -
Rise e si sedette sulla carrozzina.
Luke adorava trasportarla in giro per l'ospedale.
- Signore e signori, ma sopratutto bamboline e bambolini - a questo punto Nikki rise - è il comandate Signor Orso Luke che vi parla. Oggi sorvoleremo il reparto di psichiatria e se non ci saranno turbolenze da parte di medici che ci scambiano per pazienti, dovremmo arrivare alla nostra destinazione: Barlandia,  dove soggiorneremo per un paio di ore prima di ripartire e...-
- Un paio di ore? - chiese Nikki confusa.
Insomma, dovevano mangiare dei biscotti, non fare le tende.
- Signorina, non si intrometta nel discorso del capitano - disse spettinandola - grazie per aver scelto la compagnia di volo ROAR - concluso il discorso mise la mani sulle manopole, e iniziò a spingere Nikki.
- Pronti al decollo passeggeri! - gridò fuori dalla stanza.
Iniziò a correre.
- WOOOOOM! - gridava facendo gli effetti sonori mentre Nikki rideva.
Andavano a una velocità impressionante, ma fortunatamente arrivarono sani e salvi al bar, con tanto di viaggio di ritorno.
Mike e Ash erano in stanza ad aspettarla.
- Grazie per aver volato con noi - concluse facendo scendere Nikki dal veicolo.
- Ciao ragazzi - disse lei andando verso di loro sorridendo.
- Ciao piccola - l'abbracciò Mike contento di vederla in forze e sorridente - Luke ti ha rotto le scatole oggi? - 
- Ehi cosetto! - gridò il biondo offeso - non osare darmi del rompiscatole. Io sono il pilota capitano Signor Orso L..-
Ash era confuso.
- Capitano di cosa?-
- Eh ma se stai zitto te lo dico - Nikki rise - dicevo, sono il pilota capitano della compagnia aerea ROAR - disse serio e orgoglioso.
Mike rise.
Ash iniziò a pensare che forse Luke si faceva di acidi, e non si erano mai accorti della sua dipendenza dalla droga.
- Non credi nelle mie capacita?!?! Ebbene allora ti sfido a duello -
- Ci sto! Dimmi dove, come, quando, perché, che tempo fa, e quanta fa 3 per 2 -
Luke si fece pensieroso e iniziò a guardarsi le dita della mani.
- Dovrebbe fare sei secondo le mie dite- disse continuando a fissarle perplesso - comunque sarà nel corridoio, se sei un pilota sai come, adesso, perché ti ho sfidato,, e sole con lievi precipitazioni portate dal vento proveniente da est..-.
Ash prese Nikki per un braccio e la trascinò vicino a sé, era in cerca di spiegazioni mentre i due duellanti decidevano il percorso.
- Non capisc..- iniziò Ash ma venne subito interrotto.
- Ash, tu sarai il mio passeggero - disse Mike.
- Ma io cosa diamine centro in quest... - venne afferrato da Mike e fatto sedere a forza su una carrozzina.
Luke invece fu più gentile, offrì la mano alla ragazza,e appena la strinse la portò sull' "aereo".
- Tieniti forte bambolina che vinciamo - le disse rassicurandola.
- Ash vedi di non cadere che altrimenti di uccido - disse Mike minaccioso.
- Ehi ma anche io voglio un capitano come Luke - si lamentò il ragazzo ormai rassegnato - sei antipatico, quasi quasi ti faccio perdere apposta -
Nikki guardava i due avversari e sorrideva.
- Digli che saremo noi a vincere - le sussurrò Luke.
Lei lo guardò un attimo e lui le sorrise gentile.
- Saremo noi a vincere - disse ridendo.
- MAI BAMBOLINA! - gridò Mike - il latte al cioccolato sarà solamente nostro - .
Si fermarono tutti di ridere, e dire idiozie, per andare nel corridoio e mettersi in posizione.
- Pronti... partenza... VIA! - gridò Luke.
Sfrecciarono per il corridoio, fortunatamente mezzo vuoto, altrimenti avrebbero tirato sotto qualcuno facendogli molto male.
Le leggi della fisica durante la gara favorirono di gran lunga i due biondi, perché Nikki era un passeggero decisamente più leggero di Ashton, senza contare quanto si era esercitato Luke in quei tre giorni.
Inutile dire che vinsero il latte al cacao.
Nikki venne dimessa due ore dopo.
 
Arrivati al parcheggio Mike portò tutti all'auto, era pronto a fare il tassista per il ritorno.
Tutti salirono sull'auto, tranne la ragazza, che restò fuori a guardarli.
Il suo  sguardo era leggermente spaventato, e solo Ash capì il perché.
Scese dall'auto.
- Ragazzi, vado con lei in metro, ci vediamo a casa- disse chiudendo la portiera.
I due in macchina non obiettarono, anche se non ne capivano il motivo.
Ash voltava le spalle a Nikki in quel momento , e guardava l 'auto allontanarsi.
Poi, all'improvviso, mentre pensava a quale fosse la metro più vicina, due piccole mani si strinsero attorno al suo addome e il suo corpo aderire a quello di qualcun altro.
- Grazie - disse appoggiando la guancia sulla scapola del ragazzo.
Ash sorrise e appoggiò le mani su quelli di Nikki.
- Come sta il tuo cuore ora? Che cos'ha intenzione di fare? - sussurrò.
La ragazza chiuse gli occhi.
- Vuole continuare a battere - rispose.
 
Era bello riavere in casa Nikki, i giorni in cui non era stata con loro, a Calum la casa era apparsa vuota, ma ora, la ragazza era lì, e tutti si sarebbe assicurati che da quelle quattro mura non scappasse più.
Avevano organizzato una festa di bentornato per lei, ma era drasticamente finita con Mike ubriaco che straparlava sulla teoria di Darwin e chiedeva che verso facevano le giraffe, tutto perché Luke, gli aveva fatto bere un bicchiere di assenzio spacciandolo per latte alla menta.
Mai accettare cose da bere da Luke, lezione che Mike aveva imparato il mattino dopo mentre teneva la faccia nel water a causa della nausea.
Nikki entrò in bagno con acqua e limone, e si sedette sul bordo della vasca.
- Reggi poco l'alcool - disse sorridendo.
Mike le rivolse uno sguardo quasi omicida, e avendo quelle occhiaie terribili e il viso verdognolo poteva tranquillamente pasare per uno zombie, tanto che nessuno, tanto meno Nikki, si sarebbe sorpreso se avesse detto "FAME... CERVELLI".
Anche se in quella casa, sarebbe sicuramente morto di fame, visto  la scarsa quantità di materia grigia da mangiare dei residenti.
- Sai, in teoria sono astemio, ma in pratica Luke sta tentando di farmi diventare un ubriacone - disse sedendosi sul water.
La ragazza sorrise.
- Bevi questo, ti sentirai meglio - gli offrì il bicchiere, e lui lo guardò poco fiducioso.
- Non è che te l'ha dato Luke, e dentro in realtà c'è della vodka? - chiese prendendolo e osservandolo.
Rise.
- Non preoccuparti - disse togliendogli i capelli dalla fronte.
A Mike piaceva che la ragazza fosse ancora lì con loro, perché in fondo, era lei che si prendeva cura di loro, esattamente come in quel momento.
Il ragazzo bevette acqua e limone, ed effettivamente nel giro di poco sentì la nausea andarsene.
- Sei il mio angelo bambolina - disse sentendosi meglio - sono seriamente tentato di sposarti, sappilo - sorrise.
Nikki gli diede un bacino sulla guancia.
- Pensa a stare meglio prima di sposarmi, Mike - gli passò un'aspirina - dopo vai a risposare - disse un po' preoccupata.
- Si dottoressa - disse prima che la ragazza uscisse dal bagno.
Si diresse verso il salotto dove c'era Calum steso sul divano.
- Bambolina? -chiese alzandosi e andando da lei, le diede un bacino sulla sulla fronte - ti va un gelato? - le propose sorridendo.
Cal sapeva che Nikki aveva ancora paura di uscire, ma ne aveva molto meno da quando era tornata dall'ospedale, e lui voleva continuare a mostrarle che non c'era niente in grado di poterle fare del male se era con loro.
Alla parola gelato, spuntò magicamente Luke dal nulla.
- Gelato?!? - disse - io voglio il gelato! -
- Luke da dove diamine sei saltato fuori? - chiese perplesso il moro.
- Ero nascosto dietro il divano - disse in modo naturale.
Il moro era sempre più confuso.
- Luke, ti droghi?-
Il biondo fece segno di no con il dito davanti al naso dell'amico.
- Sai che sono contrario alla droga.. Io amo solo gli scoiattoli -
Calum lasciò perdere il discorso a quel punto, prima di ritrovarsi in una discussione senza fine.
- Anche a me piacciono gli scoiattoli - disse la bionda ingenuamente, senza sapere a che tipo di discussione stava andando incontro.
Il moro si preparò psicologicamente al peggio, chiedendosi che cosa potesse aver fatto di male per meritarsi quello che stava per accadere, ovvero una probabile e infinita discussione su dei ratti che si arrampicano e mangiano ghiande.
Luke invece la prese per mano allegro.
- Allora ti offro il gelato-  si limitò a dire, poi guardò Cal - e lo offro anche a te visto che sono un gentile amante degli scoiattoli -.
Detto ciò trascinò i due fuori dalla porta, per passare un'allegra mattinata insieme.
Tornarono verso l'ora di pranzo.
Ashton, era in salotto che mangiava del cibo cinese mentre guardava un documentario sulla riproduzione delle piante di Ginko Biloba, quando i tre entrarono.
Sorrise allegro potendo rivedere Nikki, che sembrava ancora viva e vegeta nonostante la mattinata.
Si andò a sedere vicino a lui.
La bionda sorrise ad Ash.
- Ti sei divertita? - chiese mettendo giù quelli che sembravano spaghetti di soia.
Lei annuì.
- Luke mi ha portato a mangiare il gelato - disse con innocenza - andate a registrare questo pomeriggio? - .
- Sì bambolina - disse mentre lei abbassavo lo sguardo - ma non ti lasciamo sola, ho chiesto a Margaret di farti compagnia - .
Il ragazzo aveva intenzione di non lasciare mai Nikki da sola, voleva tenerla sempre in compagnia di qualcuno si cui si fidava se lui non c'era; perché quello che era successo quattro giorni prima, non sarebbe dovuto accadere mai più.
Lui non avrebbe permesso che accadesse di nuovo.
- Margaret? - chiese confusa e inclinando leggermente la testa.
Ash le sorrise dolce.
- E' la donna anziana che abita in fondo al corridoio - le spostò i capelli da viso - non resterai più da sola - .
- E' perché non ti fidi di me? - chiese lei con lo sguardo da bambina.
Ash ammutolì a quella domanda.
Lui non è che non si fidasse di lei, è solo che voleva avere la certezza che tornato a casa, lei fosse ancora viva.
Sapevo che no, non era la risposta esatta, ma sapeva che nemmeno sì, lo era; perché in fondo lui si fidava di lei, solo non in quel momento, e non sapeva quando sarebbe riuscito di nuovo a fidarsi.
La fiducia in quel momento non era un lusso che poteva permettersi nei suoi confronti, aveva troppa paura di sentirsi di nuovo vuoto e perso .
Non riusciva a guardarla negli occhi.
Era dispiaciuto di non poterle dare una risposta.
Sentì una mano sulla guancia e alzò lo sguardo.
- Non fidarti di me. Nemmeno io lo faccio - gli disse alzandosi e allontanandosi da lui.
Il ragazzo stava per alzarsi e andarle dietro per dirle che non era come credeva, ma suonarono al campanello, punto l'occhio sull'orologio.
Vista l'ora doveva essere Margaret.
Mike aprì la porta e la fece entrare.
-Buongiorno Margy. Grazie per essere venuta - disse amichevole.
La donna era sulla sessantina, ed era la tipica nonna che qualsiasi persona avrebbe voluto, nel palazzo era gentile con tutti, faceva torte e invitava gente per il thé, tutto perché si sentiva sola visto che i suoi nipoti non andavano mai a trovarla, se non per avere la mancia di Natale, Pasqua e altre feste varie.
- Figurati Michael caro - sorrise amorevole - posso sapere a chi devo fare da Babysitter  ? -.
A quel punto si alzò Ashton, doveva dirle che non badava a una bambina, visto che si erano accidentalmente dimenticati di dirglielo per non dover dare spiegazioni varie. 
- Margaret, non le ho detto una cosa...- non sapeva da dove iniziare - ma non è esattamente una bambina -.
Nikki spuntò dalla cucina con un bicchiere d'acqua e i tre sulla porta si girarono a guardarla.
Lei si accorse degli sguardi e imbarazzata abbassò lo sguardo colpevole.
-Mi dispiace- disse senza sapere cosa dire.
Mike rise e andò da lei.
- Quella è la signora Margaret, piccola - non devi scusarti, non hai fatto nulla di male- le prese una mano.
Margaret entrò in casa e guardò la ragazza sorridendo; certo, non si aspettava che fosse una ragazza quasi adulta, ma non fece domande.
Sapeva che c'era un motivo se gliel'avevano chiesto, e appena la ragazza alzò lo sguardo nero sulla donna, le sembrò di capirlo.
La donna le prese le mani.
-Vedrai che ci divertiremo senza di loro- disse facendola sorridere.
 
 
Tornarono a casa tardi.
Fuori si preannunciava una tempesta.
Entrarono in casa,e trovarono Margaret che guardava un documentario sulle Ginko Biloba, che sembravano andare di moda nei documentari in quel periodo.
- La nostra piccina dorme - disse sorridendo e spegnendo la tv - è una ragazza molto dolce -.
- Grazie Margy, e scusa per l'orario - disse Cal avvicinandosi a lei sorridendo -è molto sensibile davvero la piccola Nikki-.
Ash abbandonò la discussione e corse in camera sua per vedere se lei era lì.
Aprì la porta e la trovo rannicchiata che dormiva silenziosamente.
Le era mancato non averla vicino.
Sorrise istintivamente, ed entrò chiudendo la porta alle sue spalle.
Si sedette affianco al suo corpo steso e iniziò a passarle una mano tra i capelli, chiedendosi come fosse possibile che quella ragazza gli avesse completamente tirato via il cuore dal petto, per averlo, inconsapevolmente, tra le sue mani.
Si accorse di come ora, svegliandosi al mattino, il suo primo pensiero non fosse più quello di guardarsi allo specchio e di vedere come stavano i suoi capelli, il suo primo pensiero alla mattina era lei.
Inizialmente, aveva creduto che il suo istinto di proteggerla, quasi di salvarla da sé stessa, fosse quello che può avere un fratello, o un padre, dovuto al fatto che era stato lui quello ad aiutarla; poi aveva capito che le cose erano cambiate, quando più di una volta ha dovuto tenere a freno quell'insano istinto di baciarla.
A volte si chiedeva se anche la ragazza pensava lo stesso.
Facendo queste riflessioni si addormentò.
 
 
Si risvegliò quando il rumore della pioggia iniziò a farsi troppo consistente.
Era ancora seduto, decise quindi di sdraiarsi, e di portare Nikki vicino a sé, ma quando la cerco l'unica cosa che trovo fu il materasso vuoto.
Si svegliò del tutto mentre il panico lo assaliva.
Non poteva essere successo di nuovo.
Scese dal letto e corse in corridoio, e una folata di aria lo investì.
Si accorse che la porta del terrazzo era spalancata, e che si intravedeva una figura illuminata dalla luna piena.
Sorrise.
Nikki aveva gli occhi chiusi e ascoltava il rumore della pioggia, non pensava a nulla che non fosse quel rumore.
Ash le appoggiò una coperta sulle spalle, per non farle prendere freddo.
Sorrise.
-Mi piace il rumore della pioggia. Mi ha sempre rilassato - disse lei.
Ash le si sedette affianco, e lei appoggiò la testa sulla sua spalla.
- E' bello sapere che a volte quando sei triste, il cielo piange con te-.
- Sei triste bambolina? - chiese Ash, consapevole che a quella domanda non ci sarebbe stata una risposta.
- Tu lo sei? - chiese Nikki .
- No - rispose sincero.
- Allora sei felice?-
Silenzio, lui non era esattamente felice.
- Non esattamente -.
- Di cos'hai bisogno per esserlo?-.
Di te.
Quella fu la prima cosa che pensò.
Ho solo dannatamente bisogno di te.
Lei non aspettò una risposta, era stanca.
- Mi abbracceresti? - chiese all'improvviso.
- Quando vuoi piccola - disse stringendola a sé - quando vuoi- sussurrò posandole un bacio sulla fronte.
Nikki si addormentò fra le sue braccia.




Macciao ciambelline :3
Come va la vita da vacanziere? 
La mia discretamente bene, domani andrò a una fiera fumetti vestita da postina e distribuirò lettere per Hogwarts... farò diventare felice tante persone (:
Sto diventando una brava ragazza... cavolo.
Anyway avete visto che il capitolo è inutile... perchè diciamocelo, non accade nulla di significante in questo capitolo, mi spiace.
Spero di aver rimediato al terribile poco romanticismo della scena finale dello scorso capitolo... in questo sono dolcini i due vero? 
Mi spiace anche che il capitolo sia MOLTO più lungo rispetto al solito, spero che non vi siate annoiate nel leggerlo.. anche perchè avete notato che c'è davvero, come vi avevo detto, una leggera degenerazione dei discorsi di questi ragazzi. E' il mio cervello che sta andando in fumo *fumo che esce dalle orechie dell'autrice*.
Volevo ringraziare le mie piccole recensitrici, davvero siete dei piccoli cpcakes, vi adoro** 
OVVIAMENTE adoro anche chi si limita a leggere e basta, siete importantissime anche voi, grazie.
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite\ricordate\seguite... e chi mi mette tra gli autori preferiti :3 
Ma ora basta parlare di me(?) e del capitolo, parliamo di voi! 
Siete già uscite con le amiche? vi siete già date alla pazza gioia? Oppure siete al mare spaparanzate sulla spiaggia, sotto un bell'ombrellone?
Grazie di continuare a sopportarmi ** 
Un bacione** 
Lily 


 
   
 
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