Aveva visto Lluvia in pericolo.
Un bastardo di Tartaros aveva intenzione di ucciderla, ma lui non l’avrebbe permesso.
Per nulla al mondo.

Con imperiosità ordinò al suo ghiaccio di combattere l’avversario, innalzando una barriera che cozzò violentemente contro la magia dell’altro mago.
Ma in quel momento, la sicurezza di Gray vacillò.
I suoi occhi chiari si dilatarono, incontrando due iridi identiche alle sue, stupendamente blu.
Un’espressione di sgomento si dipinse sul suo volto, mentre l’altro uomo lo guardava beffardo: eppure, c’era qualcosa sul suo viso che tradiva un certo nervosismo... O era sorpresa?
Gray rimase a rimirare il viso del nemico, completamente perso nello stupore: osservò i suoi capelli corvini, la rada barba che gli punteggiava le guance ed il mento.
L’espressione derisoria, la luce di scherno nei suoi occhi… I suoi tratti, il suo sorriso e… Quella cicatrice.
 
“Tu sei…” disse a mezza voce, per poi scuotere subito la testa “No, non è possibile”.

“Lui è morto” pensò.

“Lui è quel bastardo che ha congelato il villaggio dei giganti!” strepitò Natsu, sbracciandosi e sbuffando fumo dalle narici.
“Mmh il suo fetore… Mi ricorda il tuo” disse Gajeel, con poco tatto, riferendosi all’allievo di Ur.

Lluvia saltò in piedi, incredula.
“HA LO STESSO ODORE DI GRAY SAMA!” affermò, stupita.

L'alchimista di ghiaccio vide il membro di Tartaros ghignare, mentre puntava lo sguardo di ghiaccio su di lui.
Ci fu un attimo di tensione, fra Gray e Silver: un gioco di sguardi, in cui i denti digrignati del primo rispondevano alle occhiate provocanti dell’altro.
Il devil slayer sorrise, scattando.
In meno di un secondo, fu davanti al ragazzo:era a pochi millimetri dal suo viso.
Il cuore di Fullbuster iniziò una corsa folle, preda dell’adrenalina e dello spavento.

Natsu non poté fare nulla se non voltarsi sconvolto.
Lucy urlò il nome del compagno dagli occhi blu, senza riuscire però a muovere un muscolo.
 
“Questo qui me lo prendo io” rise l’uomo, afferrando Gray: il giovane urlò, avvertendo ogni piccola particella del proprio corpo smaterializzarsi.
Pensò un’ultima cosa, prima di ritrovarsi catapultato nel buio.
 


“Non è possibile che si tratti di lui.
Tu non puoi essere mio padre.
Silver Fullbuster è morto, molto tempo fa”.
 

 

Angolo dell'autrice:

Ok, non ho la minima idea da dove sia uscita questa schifezza... Ma andiamo: non ce la faccio più ad aspettare!
Quel diavolo di Mashima continua a tenerci sulle spine ed io ho veramente troppa curiosità... E troppa poca pazienza!
Ho provato ad "approfondire" il piccolo momento che Hiro ci ha donato, instillandoci sin troppi dubbi: si tratta veramente di padre e figlio?
Ormai sembra così palese...Ma non si può sapere con certezza!
Questa è la mia idea, la verità la lasceremo al tempo.

Buonanotte, 

Jaki Star