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Autore: Jake Blake The Heartquake    13/06/2014    0 recensioni
[Pathfinder]
Che valore può avere l'amicizia nel Molthune? Nello stato più militarizzato della regione, due ragazzi affrontano quella che sarà la loro più grande prova da quando sono nella guarnigione cittadina
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sai, entrare nell'Esercito Imperiale non è stata una brutta idea no? Abbiamo queste armature fighe, una buonissima paga e un fantastico futuro, il Molthune non è in guerra con nessuno e dobbiamo fare la guardia al quartiere meno popolato della Cittadella. Cosa potrebbe andare male?"

"Non lo so, un gruppo di avventurieri potrebbe uscire da quella porta con un'esplosione, che dici?"


Non fece in tempo a finire la frase che, dalla porta che aveva indicato, uscì di corsa un nano abbattendola con una sonora martellata. I due amici si guardarono, straniti, estraendo le armi, mentre l'edificio esplodeva malamente. Una colonna di fiamme sradicò il soffitto, volando rapida in cielo, dissipandosi dopo un'istante. Fuori dalla porta, oltre al nano, vi erano quella che pareva essere un'elfa, la quale aveva uno gnomo ferito gravemente in braccio, e un figuro losco, in un'armatura completamente nera, incappucciato completamente. Si intravedevano i suoi occhi, rossi come le fiamme dell'inferno, e la sua lunga chioma ramata fuoriusciva dal cappuccio.

"Ehy voi, fermatevi! Che cosa avete fatto?"

"Scocciatori, ci penso io Thorgrim, portate Sdenif in salvo"

"Ma io voglio picchiare!"

"Portali in taverna e prendi la birra"

"OK"


il nano, alla parola birra,si attivò, iniziando a correre come un forsennato verso la taverna più vicina. L'elfa, senza pensarci due volte, seguì il guerriero. I due amici, con le spade sguainate e gli scudi alzati, si avvicinarono lesti allo strano figuro

"Deponi le armi e non ti faremo alcun male. Sei sotto fermo per ordine dell'Imperatore della Cittadella!"

"Ti pare che io, Chierico del dio della Morte, mi faccia problemi sentendo nominare il tuo stupido Imperatore? Non capisci nulla, e ora vedrai il DOLORE"


Dalla mano destra del Chierico pendeva una catena chiodata, la quale era legata attorno al suo braccio. Con un movimento fulmineo la mosse, per sferrare un colpo al più vicino dei due, il quale, con un movimento di fortuna, riuscì a parare il colpo. Il Chierico, dopo aver riso malamente, tirò con violenza, strappando lo scudo dalle mani del soldato, gettandolo lontano dopo averlo liberato dalla catena

"Tutto qui? Devo davvero uccidervi con così tanta semplicità, o pensate di tirare fuori le palle?"

I due si scambiarono uno sguardo d'intesa. Ilias si mosse sul fianco del Chierico, con lo scudo alzato, mentre Udritch prese il pugnale nella mano libera, tenendo la guardia alzata e fiancheggiandolo dall'altro lato. Ad un nuovo cenno, i due si scagliarono contro il Chierico contemporaneamente, dirigendo tre colpi in tre direzioni differenti. Il Chierico sorrise sotto la maschera, alzando le mani e puntandole contro i due. Ilias fu sbalzato indietro da un fiotto d'energia oscura, il quale, rimbalzando sullo scudo, non gli fece troppi danni. Udritch non fu altrettanto fortunato. Il getto d'energia colpì il braccio sinistro del ragazzo, sciogliendone l'armatura e corrodendo malamente il braccio, rendendolo una poltiglia fumante. Mentre urlava per il dolore il Chierico, lentamente, si avvicinava, godendosi ogni singolo urlo del ragazzo. Una volta sopra di lui, lo afferrò per il collo, sollevandolo

"Pensavi di fermarmi, vero? Ora morirai, cane schifoso, come tutti quelli che ho massacrato la sotto!"

La lama si mosse rapida e precisa in un istante fulmineo. Dopo aver superato la resistenza iniziale dell'armatura, penetrò la carne con facilità estrema, arrivando a fuoriuscire dalla parte opposta. L'urlo di dolore fu tremendo ed insopportabile, come se una creatura Abissale fosse appena stata sgozzata in quel piccolo spiazzo. Udritch cadde a terra, tenendosi il collo, ansante. Ilias, in piedi, guardava il Chierico ai suoi piedi, morente. Con un urlo sovrumano, estrasse la spada per poi decapitarlo senza porsi troppe domande. Quando le Guardie Reali arrivarono, tutto era già accaduto. Ilias cadde a terra, stremato, al fianco di Udritch

"Tu e la tua boccaccia, idiota"

"Almeno tu hai due braccia ora"


Nel frattempo, il Capitano, assieme a due figure, si era avvicinato a loro. Diede ordini rapidi, facendoli posizionare su due barelle di fortuna, controllate dal Druido di corte

"Tecnicamente, anche lei ha due braccia.Certo, una è messa un pò male, ma pazienza. Anzi, se vuole seguirci. il nostro Druido è pronto per sistemarla"

"Un momento solo, arrivo. Grazie fratello, mi hai salvato la vita"

"Siamo pari per quella volta con il Gargantua"

Il Capitano battè le mani, e i due vennero sollevati da terra. Dopodichè, si volto verso la truppa che l'aveva seguito

"Ottimo, direi che ora possiamo andare. Forza ragazzi, levate le tende e seppellite quel... quell'abominio"

Mentre i due ragazzi venivano trasportati via, si addormentarono sulle barelle. Nell'oscurità delle loro menti, una voce si fece avanti

"Pensavate di avermi sconfitto davvero, poveri sciocchi? L'oscurità, ormai, è DENTRO DI VOI!"

Una risata grottesca svegliò di soprassalto i due, i quali si guardarono. Con sommo orrore, scoprirono che i loro occhi erano diventati rossi come quelli del loro aggressore

"Pensi anche tu quello che penso io?"

"Sì, e siamo nei guai, in guai molto seri!"

"Non se non lo scoprono, amico mio, non se non lo scoprono..."



 
  
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